Nella relazione del 2010 sullo stato delle specie osservate (SOS), i ricercatori hanno annunciato che nel 2008 sono state scoperte 18225 specie viventi. Inoltre, sono state scoperte 2,140 nuove specie estinte tramite i fossili.
Secondo i ricercatori, tra le nuove specie, le più facili da scoprire erano insetti: più del 48 percento delle nuove specie descritte nel 2008 erano insetti. Oltre un terzo dei nuovi insetti erano coleotteri. I mammiferi erano tra i più difficili: i ricercatori hanno scoperto solo 41 nuove specie di mammiferi nel 2008, quasi un terzo dei quali erano roditori. Il numero delle specie viventi trovato ammonta a 5 volte il numero dei mammiferi estinti.
Ad oggi, gli insetti rappresentano la maggior parte delle specie mondiali con un numero di insetti descritti appena superiore a un milione. Le piante sono al secondo posto con poco più di 250000 specie. Per quanto riguarda il 2008, i ricercatori hanno descritto 9997 uccelli, 8863 rettili, 6644 anfibi, e 5528 mammiferi. In totale, gli scienziati hanno descritto quasi 2 milioni di specie (1922710) da quando si è cominciato a lavorare alla tassonomia nel 18esimo secolo.
![]() Insetto non identificato dei Fulgoridei del Madagascar. Gli scienziati stimano che al massimo il 20 percento delle specie mondiali è stato descritto. Foto di: Rhett A. Butler. |
Tuttavia, la maggior parte delle specie mondiali resta sconosciuta ai ricercatori. Secondo la relazione, gli scienziati credono che ci siano almeno 10 milioni di specie al mondo, e decine di milioni di microbi. Se il ritmo attuale di scoperte (cioè circa 18000 nuove specie all’anno) si mantiene costante, i tassonomisti avranno bisogno di altri 444 anni per descrivere le restanti specie (non microbiche), che secondo le stime ammontano a 8 milioni.
Tuttavia, se le stime di un totale di specie più elevato risultassero corrette, per esempio 50 milioni di specie, allora ci vorrebbero due millenni e mezzo per descrivere le specie mondiali al ritmo attuale.
Che il numero di specie che restano da scoprire ai ricercatori sia 8 milioni o 48 milioni, è possibile che molte di queste specie scompaiano prima che gli scienziati le scoprano. Attualmente si stima che i tassi di estinzione siano tra le 100 e le 1000 volte più alti del tasso di estinzione naturale (cioè il tasso di estinzione medio determinato dallo studio dei fossili), il che porta gli scienziati a mettere in guardia su un’estinzione di massa che potrebbe eguagliare la cometa che distrusse i dinosauri.
Per leggere la relazione: SOS 2010.