A un mese dall’annuncio della moratoria, il governo transitorio ha finalmente firmato un decreto che vieta il taglio e il commercio di legno duro pregiato.
Il decreto arriva in seguito alla crescente pressione esercitata dalla comunità internazionale riguardo alla continua distruzione dei parchi nazionali del Madagascar da parte di taglialegna abusivi.
Il traffico di legname era connesso ad un incremento nella caccia di frodo di animali selvatici a scopo di lucro – compresi i lemuridi in via d’estinzione – e atti di violenza compiuti da bande di saccheggiatori ai danni di lavoratori impegnati nella tutela dell’ambiente e comunità locali. Il decreto in particolare proibisce “il taglio, lo sfruttamento e l ’ esportazione di palissandro ed ebano in Madagascar”.
Il documento afferma che “le persone coinvolte nel taglio, sfruttamento e esportazione di palissandro ed ebano rischiano un’azione legale penale”.
Il decreto è firmato dal Vice Primo Ministro, Albert Camille Vital, dai Ministri dell’Ambiente, delle Finanze, della Giustizia, del Commercio, degli Interni e dal Segretario di Stato responsabile della Gendarmeria.
La moratoria è stata ben accolta dagli ambientalisti, alcuni tuttavia rimangono scettici sulla reale attuazione da parte dell’attuale governo. Alcuni importanti consiglieri d’amministrazione – saliti al potere durante il colpo di stato di un anno fa – sono stati messi in relazione al commercio di legname.
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Film on the silky sifaka and rosewood logging in Madagascar. Aired last week on South African Television.
Part 1:
http://beta.mnet.co.za/mnetvideo/browseVideo.aspx?vid=25569
Part 2: