Luis Alfredo Socarrás Pimienta, capo della tribù indigena Wayúu, è stato assassinato fuori dalla sua casa a Riohacha, Colombia, il 27 luglio. Attivista per i diritti umani e a capo di numerose dimostrazioni contro l’abuso sulle popolazioni indigene e a favore di migliori condizioni di vita, si pensa che Socarrás Pimienta sia stato ucciso con un colpo di pistola da un sicario che poi è fuggito. Secondo Survival International, in seguito all’omicidio, sono stati distribuiti dei volantini con i nomi dei prossimi obiettivi degli assassini, tra cui oltre una dozzina di membri delle tribù Wayúu.
La Corte Interamericana dei Diritti Umani (IACHR), parte dell’Organizzazione degli Stati Americani (OAS), condanna severamente l’omicidio ed esorta le autorità colombiane a rintracciare gli assassini di Socarrás Pimenta.
Inoltre, in un comunicato stampa, la Corte Interamericana dei Diritti Umani ha chiesto alla Colombia di “occuparsi dei bisogni di protezione e sicurezza di coloro che difendono i diritti degli indigeni colombiani, di assicurarsi che simili crimini non succedano mai più”.
Secondo Survival International, dal 2002, in Colombia sono stati uccisi più di 1400 indigeni.
La tribù Wayúu è una comunità matriarcale che parla una lingua unica, il Wayunaiki e che risiede nello stato del Guajira, Colombia.