Mentre il governo indonesiano gioisce per l’accordo con la Norvegia, che prevede un rallentamento della deforestazione per la consistente cifra di un miliardo di dollari, una relazione di Eyes on the Forest fornisce prove fotografiche di aree disboscate con l’autorizzazione del governo, facendosi così beffe di numerose leggi indonesiane. Di carattere chiaramente imbarazzante, la relazione e le foto rivelano che, dal 2009, due imprese, la Asian Pulp and Paper (APP) e la Asian Pacific Resource International (APRIL), hanno distrutto il 5% delle foreste della provincia di Riau, comprese torbiere, foreste di alto valore ambientale (HCVF, High conservation value forests), l’habitat della tigre di Sumatra, che è in grave pericolo d’estinzione, e foreste tra Giam Siak Kecil e Bukit Batu, Riserva della Biosfera dell’UNESCO. Circa 130.000 ettari in totale (un’area più grande di Hong Kong), quasi tutta foresta torbiera, distrutta per la cellulosa.
“La APP e la APRIL stanno vanificando l’impegno del Presidente a ridurre le emissioni del paese per circa il 41%. Invitiamo la APP e la APRIL a fermare immediatamente ogni attività di abbattimento connessa con la conversione della foresta pluviale e la bonifica delle torbiere,” ha dichiarato Ian Kosaish, di WWF Indonesia, in una comunicato stampa.
In base all’accordo con la Norvegia, il Presidente dell’Indonesia, Susilo Bambang Yudhoyono, si è impegnato con una moratoria di due anni relativa a tutte le nuove concessioni sulle foreste e le torbiere a partire da gennaio 2011. Tuttavia, l’annuncio della moratoria deve aver spinto il governo a rilasciare velocemente nuove licenze forestali alla APP e alla APRIL: secondo Media Indonesia, a Riau sono state rilasciate 17 nuove licenze per disboscare porzioni di foresta naturale, fornendo così materia prima per le cartiere di Riau della APP e della APRIL, rispettivamente in percentuali del 29% e del 50%.
Sito di disboscamento presso PT, concessione di Artelindo Wiratama, connesso con la APP, nella foresta di Bukit Tigapuluh dove 2.000 ettari di foresta naturale sono già stati abbattuti per far posto ad una piantagione per la produzione di cellulosa. Foto: Eyes on the Forest. |
Considerando le possibili scappatoie alla moratoria, Moray McLeish, project manager del World Resources Institute, ha dichiarato al Wall Street Journal che “nei prossimi due anni è possibile che ci sia ancora un rilevante livello di deforestazione.
Un’altra prova a favore del fatto che il governo indonesiano sembra autorizzare la deforestazione è stato data da Eyes on the Forest in una relazione che mostra come “gran parte della deforestazione è ‘programmata’ in base ai permessi richiesti dall’industria della carta e della cellulosa [e concessi dal governo]”. Gran parte di questi permessi violano le leggi indonesiane in quanto relativi a torbiere profonde più di tre metri. Infatti, 20 delle 25 licenze rilasciate nel 2009 a queste due compagnie sono relative proprio a torbiere maggiori di 3 metri.
“Le società affiliate alla APP e alla APRIL continuano a disboscare foreste naturali e prosciugare le torbiere profonde mentre la Commissione indonesiana per l’estirpazione della Corruzione e squadre speciali presidenziali stanno ancora svolgendo indagini sulla legalità delle licenze e su casi di corruzione,” spiega Hariansyah Usman di Walhi Riau. “Esortiamo il nostro governo a sospendere temporaneamente tutte le licenze esistenti per verificarne la legalità e la sostenibilità. Qualsiasi perdita di foresta risultante dal rilascio di licenze irregolari è irreversibile e di conseguenza deve essere evitata.”
Entrambe le compagnie avevano promesso che, entro il 2009, avrebbero smesso di distruggere foreste naturali per la produzione di carta e cellulosa. Tuttavia, Eyes on the Forest stima che le foreste distrutte a Riau rappresentino il 40% del bisogno di materie prime della APP e l’84% della APRIL relativamente all’anno scorso.
Scimmia su tronchi abbattuti da PT SRL di Rupat block presso Rupat Island. Questo prova che la conversione della foresta minaccia l’habitat delle specie che vivono nella foresta torbiera. Foto: Eyes on the Forest. |
Secondo Eyes on the Forest, la APP, mentre venivano abbattute le foreste e prosciugate le torbiere, ha promosso il proprio impegno ecologico attraverso spot nella CNN in cui mostra di occuparsi di Giam Siak Kecil- Bukit Batu, Riserve della Biosfera dell’UNESCO. Contemporaneamente a questa campagna, la APP disboscava foreste naturali all’interno della riserva stessa. Allo stesso modo, mentre pubblicizzava di darsi da fare per la protezione delle tigri, distruggeva l’habitat naturale di quella di Sumatra, a grave rischio di estinzione: infatti, soltanto 500 esemplari sopravvivono nell’isola.
”I consumatori dovrebbero perndere queste massice campagne ecologiche delle due compagnie esattamente per quello che sono: delle costose trovate pubblicitarie concepite per ingannare il mondo,” afferma Santo Kurniawan, coordinatore di Jikalahari, una rete di ONG a Riau.
Per rendere ancora meno trasparente il problema del greenwashing va ricordato che la APP è composta da 13 consociate e la APRIL da 12.
Gli ambientalisti sono convinti che, per raggiungere l’obiettivo di rallentare la deforestazione in Indonesia, è necessario varare una moratoria più severa.
Gli ambientalisti sono convinti che, per raggiungere l’obiettivo di rallentare la deforestazione in Indonesia, è necessario varare una moratoria più severa.
L’Indonesia è il terzo produttore di gas serra, dopo Cina e USA. A differenza però di queste due grandi potenze, le emissioni dell’Indonesia derivano in gran parte dalla massiccia deforestazione e dal prosciugamento delle torbiere. Per questo il Presidente indonesiano ha promesso che la nazione ridurrà del 41% le emissioni entro il 2020, secondo un programma di base, se le nazioni ricche sosterranno economicamente il progetto. Oltre all’accordo da un miliardo di dollari con la Norvegia, gli Stati Uniti hanno contribuito con 136 milioni. Rimane da vedere se le nuove rivelazioni bloccheranno le sovvenzioni provenienti da Norvegia e Stati Uniti.
Vista aerea dell’inarrestabile deforestazione nelle torbiere di Kerumutan. Questa foresta torbiera protetta è stata convertita in piantagione per cellulosa da una consociata della APRIL: PT Sumatera Riang Lestari di Blok Indragiri. Foto: Eyes on the Forest.
Canale all’interno di una torbiera prosciugato dalla PT LUM a seguito dell’abbattimento della foresta naturale a Pulau Tebing Tinggi. Foto: Eyes on the Forest.
Abbattimento di foresta naturale da parte di una compagnia conosciuta come PT Sumatera Riang Lestari a Rupat Island. La compagnia lascia soltanto alberi ramino (Gonystylus spp.) di una certa misura e abbatte i più piccoli. A causa dello sfruttamento intensivo il ramino è stato inserito nell’Appendice II del CITES nel 2004, quindi sono necessari speciali permessi per il commercio. Poiché si tratta di una specie della palude, il ramino non può essere coltivato in piantagioni, quindi i pochi alberi rimanenti sono destinati ad essere abbattuti a causa della distruzione del loro ecosistema per la produzione di cellulosa. Secondo Eyes on the Forest, l’espansione di piantagioni per la cellulosa da parte di PT SRL ha eliminato le specie di ramino che dovrebbero essere protette. Foto: Eyes on the Forest.
Abbattimento della foresta torbiera di Kerumutan da parte della PT Sumatera Riang Lestari di Blok Indragiri. Foto: Eyes on the Forest.
Una famiglia di indigeni, conosciuti come Suku Anak Dalam (SAD) o Orang Rimba, cerca un nuovo posto dove insediarsi poiché la foresta in cui vivevano è stata abbattuta dalla PT Tebo Multi Agro presso la foresta di Bukit Tigapuluh, Jambi. Foto: Eyes on the Forest.