La NASA ha preparato un nuovo filmato che mostra i cambiamenti delle temperature regionali in una mappa della Terra nel periodo che va dal 1880 al 2011. Sulla mappa, il blu rappresenta temperature inferiori alle medie di riferimento, mentre il rosso indica temperature superiori alla media. Al termine dei 131 anni considerati, la mappa diventa da bluastra-bianca a sempre più gialla e rossa. A causa della combustione dei combustibili fossili, della deforestazione, di pratiche agricole scorrette e altre azioni di origine umana, il cambiamento climatico ha fatto registrare un aumento delle temperature di 0,8 gradi Celsius (1,44 gradi Fahrenheit) oltre la media della Rivoluzione Industriale.
“Sappiamo che il pianeta assorbe più energia di quanta ne emette,” spiega James E. Hansen, direttore del GISS, il Goddard Institute for Space Studies della NASA. “In questo modo le temperature continuano a crescere.”
Quello passato è stato il nono anno più caldo mai registrato e anche La Niña, che normalmente porta aria fresca, è stata la più calda finora. Nel decennio scorso (2000-2009) si sono registrate le temperature più alte: sin dal 2000 si sono succeduti nove dei 10 anni più torridi. Intanto il livello di biossido di carbonio nell’atmosfera è di 390 ppm (parti per milione), di cento unità più alto che nel 1880.
Il cambiamento climatico globale viene collegato a fenomeni come lo scioglimento della banchisa artica, l’innalzamento del livello dei mari, l’aumento delle siccità e delle inondazioni, condizioni meteorologiche sempre più estreme, la desertificazione, lo scioglimento dei ghiacciai, le migrazioni di specie animali e molte altri fenomeni. L’aumento dei conflitti mondiali, penuria di cibo, tracolli economici ed estinzioni di massa sono alcune delle conseguenze previste.