Alberi abbattuti illegalmente in Indonesia. Foto di: Rhett A. Butler.
Il disboscamento illegale non è mai stata una priorità per gli investigatori criminali, ma un nuovo rapporto della Banca Mondiale afferma che dovrebbe esserlo. In tutto il mondo, il disboscamento illegale epidemico sta decimando le risorse naturali, mettendo a rischio la biodiversità, producendo emissioni di carbonio e minando il sostentamento delle popolazioni locali e indigene. Ma i fondi redditizzi che derivano da questi profitti illeciti sono altrettanto problematici: i maggiori criminali organizzati rastrellano 10-15 miliardi di dollari l’anno dal disboscamento illegale e utilizzano gran parte di questi fondi per la corruzione.
“Dobbiamo combattere la criminalità organizzata nel campo del disboscamento illegale nello stesso modo in cui perseguiamo i gangster che vendono droga o praticano il racket”, ha affermato Jean Pesme, Manager della divisione “Integrità del Mercato finanziario” della Banca Mondiale, il quale ha elaborato il rapporto dal titolo Justice for Forests: Improving Criminal Justice Efforts to Combat Illegal Logging (“Giustizia per le Foreste: migliorare gli sforzi della giustizia penale per combattere il disboscamento illegale”).
Secondo la Banca Mondiale, il disboscamento illegale contribuisce alla deforestazione di porzioni di foresta delle dimensioni di un campo da calcio ogni due secondi. La pratica criminale è talmente diffusa in alcuni paesi che il 90 per cento della loro deforestazione è dovuta al disboscamento illegale; il significato di tali cifre è che molti paesi ricchi di foreste, ma economicamente poveri, perdono sia le loro risorse naturali sia ogni possibilità di ottenere, attraverso la tassazione, delle entrate dal disboscamento spregiudicato.
Legname della foresta pluviale in un porto del Gabon. Foto di: Rhett A. Butler. |
Ad oggi, il disboscamento illegale è stato in gran parte combattuto con misure preventive, ma il rapporto sostiene che queste, da sole, non sono riuscite ad arginare la marea. Le misure preventive, invece, devono essere integrate con una nuova spinta ad indagare, perseguire e condannare criminali di alto livello e favoreggiatori.
“Le operazioni di disboscamento illegale su vasta scala sono eseguite da sofisticate reti criminali e le azioni delle forze dell’ordine devono essere incentrate sulle ‘menti’ che si nascondono dietro queste reti e sugli alti funzionari corrotti che le proteggono e rendono possibili tali azioni” afferma il rapporto, il quale sostiene che anziché concentrarsi esclusivamente su quelle persone che effettivamente tagliano gli alberi, molte delle quali sono costrette dalla povertà, si dovrebbe seguire il percorso del denaro.
Le raccomandazioni per i funzionari incaricati dell’applicazione della legge includono la necessità di sviluppare una strategia di giustizia penale a livello nazionale sul disboscamento illegale, migliorare la cooperazione tra le nazioni, lavorare con il settore dei privati e delle ONG e collegare i progressi della giustizia penale in quanto parte di pacchetti di sviluppo. Strategie come sorveglianza, protezione dei testimoni e operazioni sotto copertura dovrebbero essere impiegate dai rappresentanti della legge sul territorio. Inoltre, uno dei modi migliori per catturare criminali di alto livello è quello di concentrarsi sul riciclaggio di denaro.
“Il sistema della giustizia penale dovrebbe costituire parte integrante di qualsiasi strategia equilibrata e organizzata per la lotta ai crimini forestali”, si legge nel rapporto.
Il rapporto si congratula anche con gli Stati Uniti per l’emendamento bipartisan del 2008 al Lacey Act, che combatte il disboscamento illegale all’estero vietando l’importazione di prodotti di legno disboscato illegalmente.
“Altri paesi dovrebbe approvare legislazioni nazionali simili, criminalizzando l’importazione di legname illegale e colmando una lacuna significativa nel diritto internazionale”, si legge nel rapporto.
Il Lacey Act, tuttavia, è stato di recente criticato negli Stati Uniti dai gruppi del Tea Party e da politici non regolamentazionisti a causa di un’indagine sulla compagnia di strumenti Gibson Guitars, che si presume possa aver violato l’atto mediante importazione di prodotti derivati da legno disboscato illegalmente dal Madagascar e legno non lavorato dall’India. Eppure, il Lacey Act è stato indicato come un fattore importante alla base della recente diminuzione del disboscamento illegale in tutto il mondo.
L’UE sta attualmente considerando una legislazione simile al Lacey Act americano.