Okapi
Ci sono due ranger tra le sei persone uccise durante il vergognoso attacco di domenica scorsa, da parte di una milizia, alle strutture di una riserva naturale nella Repubblica democratica del Congo. 13 okapi in via di estinzione sono stati abbattuti durante il raid del mattino, che presumibilmente è stato una risposta all’applicazione di misure restrittive nei confronti del bracconaggio illegale di elefanti e dell’estrazione dell’oro all’interno della Riserva naturale di Okapi.
Secondo l’Okapi Conservation Project, che gestisce la Riserva naturale di Okapi, l’attacco è stato condotto dai ribelli Mai Mai Simba. La milizia ha distrutto edifici e attrezzature presso la struttura, condivisa dall’Istituto Congolese per la Conservazione della Natura (ICCN) e dall’Okapi Conservation Project. Computer, telefoni, forniture mediche, cibo e altre attrezzature sono state rubate.
I morti comprendono due ranger dell’ICCN, la moglie di uno dei due, un lavoratore immigrato e 2 abitanti di Epulu, la città dove l’attacco ha avuto luogo.
John Lukas con un okapi alla Stazione di ricerca e allevamento dell’OCP a Epulu, RDC. |
“Non ci sono parole per descrivere la perdita degli okapi alla stazione ambientale, alcuni di questi hanno abitato qui per più di 23 anni e tutti hanno superato illesi sette anni di guerra civile”, ha scritto John Lukas, capo della Riserva Naturale di Okapi, in un aggiornamento sul campo pubblicato sul sito web del Wildlife Conservation Network.”Erano ambasciatori di tutta la fauna selvatica della foresta e da oltre 25 anni ci aiutavano ad educare i visitatori della stazione riguardo le meraviglie della diversità della vita nella foresta pluviale.”
I ribelli hanno ucciso 13 “ambasciatori” okapi che venivano utilizzati dal gruppo per sensibilizzare l’opinione pubblica locale sulle specie e la loro casa, la foresta. Un okapi è stato ferito.
Lukas ha affermato che l’attacco è stato una rappresaglia contro gli sforzi recenti per fermare il bracconaggio degli elefanti e gli scavi nella riserva.
“Deve essere chiaro che i ribelli Mai Mai Simba non stanno combattendo per una causa politica. Questo gruppo è composto da bracconieri di elefanti e minatori illegali”, ha scritto. “L’attacco alla stazione di Epulu è stato una rappresaglia contro i recenti impegni dell’ICCN, i cui ranger hanno interrotto il bracconaggio e le attività estrattive nella parte meridionale della riserva. I ribelli vogliono essere liberi di riaprire le miniere e di fare attività di bracconaggio ai danni della fauna selvatica senza interferenze “.
Lukas ha affermato che l’attacco non era del tutto inatteso.
“Dal marzo di questo anno l’ICCN e i suoi partner a Epulu hanno richiesto assistenza, dal momento che era evidente l’intento da parte di questi ribelli di intraprendere una qualche azione a scopo di ritorsione. La mancanza di risposte a tale appello ha portato oggi ad una terribile perdita di vite”.
L’Okapi Conservation Project ha lanciato un appello di emergenza per raccogliere fondi per ricostruire le strutture e riprendere le pattuglie anti-bracconaggio.
“Tutti i nostri pensieri sono con la gente di Epulu e con le famiglie che hanno perso i propri cari. Ringraziamo i nostri amici per la loro preoccupazione in questo tragico momento e sappiamo che con il vostro sostegno l’Okapi Conservation Project e l’ICCN saranno nuovamente insieme al lavoro per salvaguardare la foresta, casa degli okapi. ”