‘Minerali insaguinati’. Per gentile concessione di Enough Project
Il colosso dei videogiochi Nintendo è la peggiore azienda nel garantire che i materiali usati nei suoi componenti elettronici non siano collegati allo spargimento di sangue nei paesi straziati dalla guerra come la Repubblica Democratica del Congo (RDC), secondo una valutazione pubblicata oggi da Enough Project, un’iniziativa che mira a incoraggiare la trasparenza intorno alla provenienza dei minerali.
Nintendo ha ricevuto un punteggio pari a zero in base alla classifica stilata dal gruppo; questo significa che non sta facendo nulla per garantire che i suoi componenti elettronici non siano collegati ai conflitti sulle risorse naturali.
“Credo che Nintendo sia l’unica azienda che in pratica si rifiuti di riconoscere il problema o cerchi di intraprendere una qualche iniziativa a riguardo,” ha riferito alla CNN Sasha Lezhnev, co-autore del rapporto e analista politico per Enough Project. “E questo nonostante sia da due anni che tenti di mettermi in contatto con loro.”
Anche Canon, Nikon, Sharp e HTC occupano posizioni basse in classifica. Intel, HP, Motorola Solutions, AMD, RIM, Phillips, Apple, e Microsoft invece hanno un buon punteggio.
“HP e Intel sono andate oltre al loro dovere per quanto riguarda i ‘minerali insanguinati’,” ha riferito Sasha Lezhnev in conferenza stampa.
Le aziende di elettronica classificate in base ai progressi compiuti sui ‘minerali insaguinati’. Per gentile concessione di Enough Project
Il rapporto è stato reso pubblico dopo una votazione dalla Security and Exchange Commission (SEC) in base alle regole sull’impiego dei minerali insaguinati. La regolamentazione riguarda paesi come la Repubblica Democratica del Congo dove i conflitti per minerali come stagno, tungsteno e oro hanno giocato un ruolo critico nell’alimentare una guerra che dura da molto tempo e che ha richiesto il sacrificio di 5,4 milioni di vite. I gruppi armati finanziano le loro operazioni grazie al traffico di minerali.
“Il SEC dovrebbe garantire che i venditori e tutte le aziende che usano questi minerali siano coperte da regole e che non ci sia un lungo periodo di graduale immissione,” riferisce Lezhnev. “Dall’altro lato, Intel e HP si ritroveranno ad avere responsabilità per un problema che appartiene a migliaia di aziende che per anni hanno chiuso un’occhio sulla questione.
Il rapporto rileva come le aziende di elettronica di consumo stiano generalmente facendo progressi nel tracciare le origini dei materiali che utilizzano. Mentre, secondo il rapporto, sono stati lenti i progressi specialmente in settori come quello dei gioielli, delle automobili e dei macchinari industriali.
Walikale, un punto strategico nel commercio dei minerali nella Repubblica Democratica del Congo. Su gentile concessione di Google Maps.
Taking Conflict Out of Consumer Gadgets | Company Rankings on Conflict Minerals 2012 Sasha Lezhnev and Alexandra Hellmuth (August 2012)