Pale eoliche in Minnesota, U.S. Foto: Tiffany Roufs.
Secondo due diversi nuovi studi l’energia eolica è più che sufficiente a rifornire l’intero fabbisogno umano. Entrambi gli studi, uno pubblicato nel periodico Nature Climate Change l’altro nel resoconto dell’Accademia Nazionale delle Scienze (Stati Uniti D’America), hanno scoperto che il potere del vento che sta in superficie potrebbe produrre centinaia di terrawat (TW) mentre l’attuale fabbisogno globale si aggira solamente ai 18 terrawat. “Questo non significa che dovremmo mettere pale eoliche ovunque. Abbiamo solamente dimostrato che non ci sono barriere imprescindibili per sfruttare il vento e ottenere la metà o, se vogliamo, anche più di sette volte il fabbisogno mondiale di energia dal 2013. Il potenziale risiede là, se avremo la possibilità di costruire un numero sufficiente di turbine”, ha detto il coautore dell’articolo pubblicato dall’Accademia Nazionale della Scienze, Mark Z. Jacobson, un ingegnere civile e ambientale a Stanford.
Debunkin, lo studio di Jacobson tratta dell’efficacia del vento su larga scala. Jacobson ha impiegato complessi modelli di simulazione per scoprire che è vero che ogni pala eolica addizionale riduce la capacità energetica delle altre, ma la riduzione non è sufficiente da costituire un problema per il fabbisogno globale anche quando milioni di turbine stessero operando simultaneamente in tutto il mondo. Il coautore Cristina Archer, insieme al College of Earth, Ocean and Environment e all’ Università di Delaware, lo hanno chiamato una scoperta “molto importante”.
L’altro studio condotto da Nature Climate Change ha determinato che 400 TW di energia possono essere prodotti dalla sola potenza del vento che sta in superficie, ma altri 1,800 TW possono essere ottenuti dai venti atmosferici; questa cifra sarebbe circa 100 volte la necessità globale correntemente utilizzata. I venti atmosferici possono essere convertiti da aquiloni dotati di turbine.
“Guardando l’intero quadro, è molto più probabile che fattori economici, tecnologici o politici determineranno la crescita dell’energia eolica nel mondo, piuttosto che limitazioni geofisiche”, dice il coautore Ken Caldeira, un climatologo di Carnegie. Alimentare il mondo con il potere del vento potrebbe creare dei problemi ambientali, ma molti meno di quelli che provocano i fluidi fossili. Lo studio di Caldeira ha rinvenuto che usando esclusivamente il potere del vento, le precipitazioni potrebbero diminuire dell’ uno per cento e la temperatura aumentare di 0.1 gradi Celsius.
E’ chiaro da entrambi gli studi che il vento ha la capacità di produrre tutta l’energia che la società globale necessita. Combinandolo con altre energie rinnovabili, come quella solare, geotermale e quella delle maree, il potere del vento potrebbe giocare un ruolo importante nella nuova post-fossil fuel era.
FONTI:
Kate Marvel, Ben Kravitz, and Ken Caldeira. Geophysical limits to global wind power. Nature Climate Change. DOI: 10.1038.
Mark Z. Jacobson and Cristina L. Archer. Saturation wind power potential and its implications for wind energy. Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).