L’eupholus Schohenrri , appartenente alla famiglia dei Curculionidi, è un insetto coleottero di uno spettacolare colore azzurro-turchese, dannoso per le piante. Dall’Indonesia, Nuova Guinea, foto di Rhett A. Butler.
Il 20% degli invertebrati sono a rischio di estinzione, secondo una nuovo resoconto che ha osservato 21,621 invertebrati che sono stati valutati dalla Lista Rossa dello IUNCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) fino ad oggi. Sebbene gli invertebrati non sono mai stati salvaguardati attentamente come gli enormi, carismatici animali, cioè come le tigri e gli elefanti, non si può non riconoscere l’importante ruolo che essi svolgono nel mantenere sani gli ecosistemi. Inoltre, dal momento in cui gli invertebrati rappresentano l’80% delle specie nel mondo, il rapporto ha sollevato nuove preoccupazioni sul declino globale della biodiversità.
“Noi sappiamo che, all’incirca un quinto degli vertebrati e delle piante erano minacciati dal rischio di estinzione, ma non era chiaro se questo fosse rappresentato dai piccoli animali senza corda dorsale che costituiscono la maggior parte della vita sul pianeta;” spiega il condirettore Jonathan Baillie, direttore della Salvaguardia presso la Società Zoologica di Londra. “Le scoperte iniziali rivelano che il 20% di tutte le specie potrebbero essere in pericolo. Questo è un dato particolarmente preoccupante, poiché noi dipendiamo da questi animali senza corda dorsale per la nostra propria sopravvivenza.”
Gli invertebrati, che comprendono il 97% degli animali nel mondo, sono quegli animali privi di colonna vertebrale. Tali ampi criteri di classificazione si estendono agli insetti, ai molluschi, all’istrice e alle tranquille barriere coralline. Sebbene, generalmente piccoli, (l’istrice di grandi dimensioni, rappresenta una grande eccezione), gli invertebrati svolgono un ruolo di grande rilievo nell’ambiente. Dal riciclaggio dei rifiuti all’impollinazione dei fiori e alla risorsa alimentare, offrono numerosi vantaggi, molti ancora non riconosciuti dalla società umana.
Il bruco della falena Automeris mostra dei velenosi aculei verde brillante. Foto di Rhett A. Butler
Richards Edwards, amministratore delegato della Wildscreen, un’organizzazione partner della Lista Rossa dello IUCN che utilizza immagini per promuovere il profilo delle specie, disse: “Avremo bisogno di trasmettere con successo il significato e il valore della vita degli invertebrati, se vogliamo salvare le molte migliaia di specie minacciate dal rischio di estinzione.”
Conosciuta come la valutazione più esauriente degli invertebrati della Terra, il resoconto rileva che gli invertebrati d’acqua dolce hanno il più alto tasso di pericolosità. Ciò non è strano, poiché le specie d’acqua dolce, in generale, sono ritenute più a rischio rispetto alle specie terrestri e marine. Ad esempio, il resoconto rileva che un terzo di tutti i molluschi d’acqua dolce sono, attualmente, a rischio di estinzione, e che la stessa percentuale di anfibi del mondo si trova, attualmente, in uno stato di crisi.
Farfalla tropicale di colore rosso con ali variopinte. Foto di Rhett A. Buler
“Invece, il rischio di estinzione globale, subita dagli insetti volanti, come le libellule, gli zigotteri odonati, le farfalle, tende ad essere molto più vicino a quella degli uccelli (circa uno su dieci sono le specie minacciate),” si legge nel rapporto.
Eppure, anche se lo IUCN ha adesso valutato più di 12,000 invertebrati, questa percentuale rappresenta meno dell’1% di tutti gli invertebrati noti che superano 1.000.003 delle specie. Il solo numero dei coleotteri rappresenta i 400,00 delle singole specie. Inoltre, ogni anno, gli scienziati, di solito, attestano la presenza di oltre 10,000 invertebrati.
“La valutazione degli invertebrati è rimasta indietro rispetto a quella riguardante gli vertebrati [nella Lista Rossa dello IUCN],” il rapporto ammette. “Uno dei motivi spesso citati è una mancanza di informazioni. Infatti, i dati sono spesso difficili da reperire, e risultano particolarmente insufficienti a documentare gli invertebrati marini in acque profonde, e i micro-invertebrati d’acqua dolce.”
Verde anemone di mare. Foto di Rhett A. Butler
Tuttavia, il rapporto prosegue affermando che il progresso può essere compiuto, utilizzando una “vasta gamma di approcci”. Ad esempio, i granchi d’acqua dolce, i gamberi, le aragoste, le seppie, e i coralli ermatipici sono stati completamente valutati. Intanto, gli scienziati stanno lavorando per portare a termine le valutazioni eseguite sui calamari del mondo, i polpi, le lumache a cono, i cetrioli di mare, e le ostriche coralline.
“Stiamo cercando di estendere il numero delle specie di invertebrati valutati dalla Lista Rossa dello IUCN delle Specie Minacciate”, ha detto Simon Stuart, Presidente della Commissione dello IUCN sulla Sopravvivenza delle Specie, aggiungendo che, “Spero vivamente che la diffusione delle informazioni relative alla tutela degli invertebrati, fornirà loro, in futuro, un profilo più dinamico delle forme di tutela.”
Mantide religiosa orchidea della Malesia nel Suriname. Foto di Rhett A. Butler
Ninfa di Tettigonia di color rosa elettrico con zampe e antenne simili ad una cavalletta. Foto di Rhett A. Butler.