30 incendi in corso ieri nella Russia orientale. Foto NASA.
Gli Stati Uniti non sono i soli ad aver sperimentato di recente eventi climatici da record. Negli ultimi mesi fenomeni meteorologici estremi hanno colpito diverse parti del mondo con una ferocia impressionante. In aggiunta alle ondate di calore, gli incendi e la siccità che hanno colpito gli Stati Uniti, inondazioni mortali hanno sommerso l’India, la peggior siccità mai registrata sta affliggendo la Corea del Sud ed estesi incendi hanno devastato le foreste della Siberia. Questo solo per citare alcuni esempi.
Incendi in Siberia: Quest’estate un’eccezionale ondata di caldo e siccità ha provocato centinaia d’incendi in Siberia. Secondo Greenpeace gli ettari di foresta bruciati in Russia quest’anno superano quelli dei devastanti incendi del 2010.
Inondazioni mortali in Russia: Gli incendi non sono stati il solo evento estremo che ha colpito la Russia quest’estate. Nel sud del Paese una spaventosa inondazione ha ucciso 171 persone, danneggiato 13.000 case e provocato una crisi di fiducia nei confronti dei leader politici russi. Per due giorni sulla regione di Krasnodar Krai si è abbattuta una quantità di pioggia pari a cinque mesi di precipitazioni. In meno di ventiquattro ore sono caduti 300 millimetri d’acqua.
Piogge in Inghilterra: Il Regno Unito, dopo una primavera particolarmente piovosa, ha vissuto il mese di Giugno più bagnato di tutti i tempi, con massicce inondazioni e danni materiali. Secondo le compagnie di assicurazione questa stagione di pesanti inondazioni costerà decine di milioni di sterline. Le previsioni annunciano ulteriori alluvioni nel mese in corso, anche se nel sud della Gran Bretagna in ventiquattro ore è già caduta acqua equivalente a un mese di piogge.
Devastazioni in Bangladesh: Cinque giorni di piogge torrenziali in Bangladesh hanno provocato frane e inondazioni, uccidendo 100 persone e bloccandone nel fango 250.000. Le precipitazioni monsoniche sono state tra le più pesanti degli ultimi anni. La maggior parte delle fatalità è da attribuirsi alle frane. Il Bangladesh è considerato uno dei Paesi più vulnerabili alle conseguenze del cambiamento climatico.
Sommerso lo stato indiano di Assam: Gravi inondazioni hanno colpito anche lo stato indiano di Assam. A oggi le piene hanno inondato oltre 4.500 villaggi e ucciso 125 persone. Oltre un milione di persone è stato costretto ad abbondare le proprie case durante il diluvio. L’inondazione ha anche sommerso uno dei più famosi parchi naturali dell’India, il Kaziranga National Park, uccidendo 595 animali, tra cui diciassette rinoceronti indiani e due elefanti asiatici.
Siccità in Corea: Sia la Corea del Nord che quella del Sud stanno soffrendo per la peggior siccità mai registrata in questi Paesi. La siccità sta decimando i raccolti e peggiorando la crisi alimentare già in corso in Corea del Nord. Decine di migliaia di ettari di raccolto sono andati persi.
Fame nel Sahel: Da mesi funzionari segnalano il rischio che la scarsità delle piogge e la prolungata siccità nella regione africana del Sahel possano portare a una carestia. L’UNICEF ha dichiarato di recente che 18 milioni persone rischiano la morte per fame e la malnutrizione. La crisi alimentare è stata esacerbata dai conflitti locali.
Inondato il porto di Lagos: L’enorme citta portuale di Lagos ha vissuto una drammatica inondazione, insieme ad altre zone della Nigeria sud-occidentale. L’acqua ha sommerso aeroporto, strade e case. Sette bambini hanno perso la vita nel crollo della loro scuola dovuto alle forti precipitazioni.
Nel frattempo, negli Stati Uniti: Dopo aver registrato la primavera più calda di tutti i tempi, gli Stati Uniti hanno sofferto la peggior ondata di calore dai tempi delle devastanti tempeste di sabbia. Le alte temperature e la siccità hanno anche contribuito ad alimentare incendi di proporzioni epiche, come quello sprigionatosi dal Waldo Canyon in Colorado che ha costretto all’evacuazione 36.000 persone, distrutto 300 case e ucciso due persone. Nel frattempo anche il New Mexico è stato colpito dal peggior incendio mai registrato nello stato, con 100.000 ettari di terreno già bruciati nel Gila Wilderness.
Fenomeni meteo estremi più frequenti e distruttivi in un pianeta più caldo
La “cicatrice” lasciata dall’incendio del Waldo Canyo in Colorado. Foto NASA.
Benché collegare il singolo evento meteorologico al cambiamento climatico sia difficile (ma non impossibile, come dimostrano studi recenti), gli scienziati da tempo ci avvertono che in un pianeta più caldo il numero e la forza di eventi climatici estremi -come ondate di calore, inondazioni, incendi e siccità – è destinato ad aumentare.
“Se consideriamo gli eventi nel loro insieme, il legame con il cambiamento climatico diventa più chiaro. Si tratta di una questione di probabilità” ha spiegato di recente Dim Coumou, ricercatore del PIK (Potsdam Institute for Climate Impact Research). Secondo lo studioso, se paragoniamo l’impatto del cambiamento climatico sui fenomeni meteorologici al lancio di un dado “di tanto in tanto otterremo un sei, ma non possiamo sapere quando succederà. Oggi però, con il cambiamento climatico, succede molto più spesso, perché abbiamo cambiato il dado.”
Coumou è il principale autore di un recente studio che ha trovato prove consistenti dei legami tra il cambiamento climatico ed eventi meteorologici estremi come inondazioni e siccità.
I climatologi si stanno impegnando a fondo per spiegare il legame tra un mondo più caldo e fenomeni sempre più estremi. E’ generalmente accettato che il cambiamento climatico aumenti la probabilità e la forza di ondate di calore e siccità. In queste condizioni, anche gli incendi diventano più probabili.
Il legame con le potenti inondazioni può essere meno intuitivo, ma se l’aria sovrastante gli oceani è più calda, l’evaporazione aumenta e ci sono maggiori probabilità di grosse inondazioni. Questo è anche il motivo per cui ci si aspetta che il cambiamento climatico determini un aumento delle tempeste di neve. Attualmente l’atmosfera trattiene il 4% in più di umidità sugli oceani rispetto a 40 anni fa.
Il collegamento con altri eventi estremi, come uragani e tornado, è meno chiaro. Tuttavia, una primavera anticipata potrebbe comportare una stagione dei tornado più lunga mentre secondo gli scienziati gli uragani potrebbero diventare meno frequenti complessivamente ma più potenti.
Per quanto anomalo possa apparire il 2012 in termini di estremi meteorologici, l’anno passato non è stato da meno: nel 2011 ci sono stati dodici eventi estremi negli USA che sono costati più di un miliardo di dollari in danni; la Tailandia ha vissuto la sua peggiore inondazione, costata 45 miliardi di dollari; la Corea del Sud, oggi colpita dalla siccità, ha registrato la sua estate più piovosa, che ha provocato la morte di 69 persone; la siccità, esacerbata dal conflitto interno e dall’instabilità politica, ha spinto la Somalia verso una carestia che ha ucciso tra le 50.000 e le 100.000 persone, metà delle quali bambini sotto i 5 anni.
“Ciò che stiamo vedendo in realtà è uno scorcio di ciò che il riscaldamento globale rappresenta: caldo, incendi, disastri ambientali” ha affermato il climatologo della Princeton University, Michael Oppenheimer, in relazione agli eventi che hanno colpito gli USA.
Globalmente il cambiamento climatico fino a oggi ha provocato un rialzo delle temperature di 0,8 gradi Celsius (1,44 Gradi Fahrenheit) ma le emissioni mondiali di gas serra continuano ad aumentare. Per fermare il cambiamento climatico gli esperti raccomandano di passare massicciamente dai carburanti fossili all’energia verde, di migliorare diffusamente l’efficienza energetica e di proteggere e ripristinare le foreste e gli altri ecosistemi ricchi di carbonio.