Miniera di carbone a cielo aperto a Bihar (India). In India il carbone fornisce circa il 70-80 percento dell’energia prodotta.
Mentre il dibattito sulla riduzione delle emissioni di gas serra riprende vigore – sostenuto di recente anche da istituzioni conservatrici come la Banca Mondiale e l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) – un nuovo studio del World Resources Institute (WRI) rivela che in India e Cina si starebbe prendendo in esame l’apertura di 818 nuove centrali a carbone. In base al rapporto del WRI, in tutto il mondo è prevista l’apertura di un totale di 1.199 nuovi impianti a carbone, pari a 1,4 milioni di megawatt di energia.
Sempre secondo il rapporto, sono 59 le nazioni che stanno progettando la costruzione di nuove centrali a carbone. Tra queste, la Turchia con 49 nuovi impianti proposti, la Russia con 48, gli USA con 36, il Vietnam con 30 e l’Indonesia con 17. Ma è l’India, con 455 nuovi impianti previsti, a essere nettamente in testa. Mentre la Cina, che è già il Paese in cui in assoluto si brucia più carbone, ne ha proposti 363.
“Non tutti questi progetti saranno necessariamente approvati e sviluppati. Il rapporto prende in considerazione solo gli impianti ancora in fase progettuale. Tuttavia questo studio dimostra un significativo e preoccupante interesse a livello globale per lo sviluppo dell’energia da carbone.” scrive Ailun Yang del WRI in un blog.
Il carbone è la fonte di energia a maggiore intensità di CO2. E’ stato stimato che circa un terzo di tutte le emissioni di gas serra sia originato dalla combustione di carbone. Oltre alle emissioni di carbonio, la combustione del carbone libera nell’ambiente circa 20 sostanze chimiche tossiche. L’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) stima che l’uso del carbone ogni anno accorci la vita di circa un milione di persone in tutto il mondo. Nonostante queste statistiche, l’uso del carbone è in crescita, soprattutto in Asia.
“Dopo un leggero declino nel 2008, il commercio internazionale di carbone ha segnato una ripresa e continua a crescere” si legge nello studio. “Nel 2010 il commercio globale di carbone è aumentato del 13,4 percento, raggiungendo 1 milione di tonnellate. Questa crescita è stata alimentata dalla ripresa dell’economia mondiale e dal consumo crescente di carbone in Cina.” .