Foresta tropicale in Indonesia. Photo di Rhett A. Butler.
Il governo indonesiano dovrebbe estendere, fino alle prossime elezioni presidenziali del 2014, la moratoria di due anni applicata sulle nuove concessioni per lo sfruttamento di circa 64,8 milioni di ettari di foreste e torbiere, ha dichiarato il più alto funzionario del paese per le politiche forestali il 21 novembre 2012.
Il Ministro per le Politiche Forestali Zulkifli Hasan ha affermato inoltre, che la moratoria dovrebbe continuare oltre la scadenza attualmente prevista a maggio 2013. Ha aggiunto che il Presidente Susilo Bambang Yudhoyono vorrebbe sostenerne l’estensione, dato che la moratoria ha un ruolo centrale nel suo progetto di riduzione delle emissioni nazionali di gas serra del 26 percento da realizzare entro il 2020. La deforestazione e il degrado forestale rendono conto dei tre quarti delle emissioni di gas serra del paese, ma i settori responsabili della quantità maggiore di queste emissioni generano meno del sei percento del PIL (Prodotto Interno Lordo).
La moratoria dell’Indonesia fa parte di un accordo da un miliardo di dollari firmato con la Norvegia nel 2010. Secondo i termini dell’impegno, la Norvegia fornirebbe all’Indonesia fondi a fronte della riduzione documentata della deforestazione. Ad oggi la Norvegia ha distribuito, in base alle condizioni stabilite nel patto, circa 30 milioni di dollari, mentre l’Indonesia non ha ancora fornito dati affidabili sulla deforestazione per il 2011 o il 2012. D’altronde, gli osservatori hanno notato che la riforma del settore forestale indonesiano è contrastata da numerose problematiche, tra cui la sovrapposizione e la conflittualità tra i vari livelli di autorità e regolamentazione, la corruzione, le scarse informazioni sull’attuale utilizzo del territorio, la mancanza di un regime della proprietà terriera in molte comunità, e potenti interessi acquisiti.
La dichiarazione di Zulkifli è arrivata contemporaneamente all’annuncio del Ministero delle Politiche Forestali dell’ultima revisione della mappa indicativa su cui si basa la moratoria. La mappa è aggiornata ogni sei mesi con nuove informazioni basate su valutazioni effettuate sul campo e sull’armonizzazione delle mappe dell’amministrazione centrale con quelle delle amministrazioni locali. La nuova revisione ha ridotto l’area complessiva della moratoria di 485.655 ettari, pari a meno dell’1 percento. Al momento della firma nel maggio 2011, la moratoria aveva esteso una nuova protezione su base temporanea a circa 14,5 milioni di ettari di foreste e torbiere.
La richiesta di estensione di Zulkifli non è popolare in tutti gli ambienti. Il Jakarta Globe (quotidiano indonesiano in lingua inglese, n.d.t.) riferisce che Romahurmuzy, il capo della commissione per le politiche forestali e agricole della Camera dei Rappresentanti, richiede la scadenza della moratoria alla data originaria.
“Non ne vale la pena”, ha dichiarato, aggiungendo che il paese dovrebbe concentrarsi sull’espansione delle piantagioni di palma da olio.
D’altro canto, Greenpeace ha gradito le osservazioni del Ministro delle Politiche Forestali e richiesto un consolidamento della moratoria.
“Allo scopo di raggiungere gli obiettivi per cui era stata progettata, la moratoria necessita urgentemente di un rafforzamento attraverso l’inclusione di una revisione di tutte le licenze di concessione forestale esistenti, e la protezione di tutte le aree forestali secondarie e torbiere,” ha detto in una dichiarazione Yuyun Indradi, un attivista di Greenpeace per le foreste.