Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale delle Nazioni Unite, come previsto, nel 2011 le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera terrestre hanno toccato un nuovo record. Il continuo aumento di tali concentrazioni significa che il forcing radiativo (ossia i cambiamenti nell’equilibrio dell’energia atmosferica, che determinano il surriscaldamento) è cresciuto del 30% negli ultimi 20 anni.
Nel 2011 il diossido di carbonio ha raggiunto le 390,9 parti per milione, mentre anche il metano ed il protossido di azoto hanno toccato nuovi record: 1.813 parti per miliardo il primo e 324,2 parti per miliardo il secondo.
La notizia è arrivata pochi giorni prima della Conferenza ONU sul Cambiamento Climatico a Doha, Qatar (novembre-dicembre 2012, ndr). Negli stessi giorni la Banca Mondiale ha pubblicato un rapporto negativo circa l’attuale andamento del riscaldamento globale, anche se le nazioni mantengono fede agli impegni presi in relazione ai tagli alle emissioni. Secondo tale rapporto, entro la fine del secolo (se non prima) le temperature globali raggiungeranno i 4° Celsius sopra i livelli pre-industrali.
“Un mondo in cui la temperatura media raggiunge i 4°C sopra i livelli pre-industriali […] sarebbe un mondo caratterizzato da ondate di calore senza precedenti, gravissima siccità e forti alluvioni in molte regioni, con un serissimo impatto sui sistemi umani, gli ecosistemi ed i servizi ad essi associati”: questo l’avvertimento della Banca Mondiale, la quale evidenzia che “con il surriscaldamento della Terra il rischio di una minor resa dei raccolti crescerà rapidamente”.