L’uragano Sandy si abbatte sulla costa del New Jersey. Foto di: Master Sgt. Mark C. Olsen/U.S. Air Force/New Jersey National Guard.
In base a una nuova ricerca della rivista open access Environmental Research Letters, il livello dei mari starebbe salendo a un ritmo del 60 percento più veloce rispetto a quanto previsto dal Gruppo Intergovernativo di Esperti sul Cambiamento Climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change -IPCC). Oltre a mettere in pericolo le aree costiere e le isole, l’aumento del livello globale dei mari aggrava i danni causati da eventi climatici estremi come l’uragano Sandy, che recentemente ha provocato inondazioni catastrofiche nel New Jersey e a New York.
“Questo studio dimostra ancora una volta come lo IPCC, lungi dall’essere allarmista, abbia al contrario sottostimato il problema del cambiamento climatico” ha affermato il principale autore di questo studio, Stefan Rahmstorf. “Questo vale non solo per l’innalzamento del livello dei mari, ma anche per gli eventi estremi e la perdita di ghiacci artici”.
Secondo la ricerca, il livello globale dei mari ha iniziato a salire al ritmo di 3,2 millimetri l’anno, a fronte dei 2 millimetri indicati come stima più attendibile nell’ultimo rapporto dell’IPCC. Il cambiamento climatico sta provocando l’innalzamento dei mari a causa delle acque di scioglimento provenienti dalla riduzione di ghiacciai e calotte glaciali e anche per l’espansione fisica dell’acqua più calda.
Mentre secondo la ricerca le previsioni dello IPCC sull’aumento delle temperature e dei livelli di CO2 nell’atmosfera sarebbero in linea di massima accurate, le proiezioni del gruppo di scienziati concernenti l’innalzamento dei mari ”potrebbero essere sistematicamente errate per difetto”, scrivono i ricercatori.
“Al contrario della fisica del riscaldamento globale, l’innalzamento del livello dei mari è molto più complesso” spiega Rahmstorf. “Al fine di migliorare le proiezioni future è molto importante monitorare gli scostamenti delle proiezioni passate dai dati osservati”.
I negazionisti del cambiamento climatico hanno spesso attaccato l’IPCC per le sue previsioni, ma nella maggior parte dei casi gli effetti osservati del cambiamento climatico di fatto hanno confermato se non superato le stime dell’IPCC. Per rallentare l’innalzamento delle acque è necessario ridurre i gas serra che stanno sciogliendo il ghiaccio terrestre e scaldando gli oceani. Il prossimo rapporto dell’IPCC sarà pubblicato tra il 2013 e il 2014.
FONTI CITATE: Rahmstorf, S, Foster, G., Cazenave, A. (2012). Comparing climate projections to observations up to 2011. Environmental Research Letters 7 044035 (doi:10.1088/1748-9326/7/4/044035).