Madre e cucciolo di armadillo gigante a Baia des Pedras. Foto di: The Pantanal Giant Armadillo Project.
Nonostante sia un animale molto grande, che pesa quanto un essere umano adulto, non si sa quasi nulla dell’armadillo gigante (Priodontes maximus), neppure dei suoi comportamenti di riproduzione. Come avviene l’accoppiamento? Quanto dura la gravidanza? Quanti cuccioli nascono di solito? Gli scienziati sono completamente al buio, ma uno studio innovativo che impiega macchine fotografiche trappola ha cominciato a cambiare la situazione. Per la prima volta degli scienziati che lavorano nel Pantanal brasiliano hanno documentato la riproduzione dell’armadillo gigante e li suo felice risultato: un cucciolo di armadillo gigante (guarda il video e altre foto qui sotto).
«Partecipare a questo momento esclusivo ella storia della conservazione di questa specie e vedere la prima fotografia di un cucciolo di armadillo gigante è stato uno dei momenti più emozionanti della mia carriera di professionista degli animali selvatici» ha dichiarato, un veterinario di animali selvatici del Pantanal Giant Armadillo Project.
Sebbene sia di gran lunga il più grande armadillo al mondo, col suo peso di circa 50 kg, il fatto che l’armadillo gigante sia molto raro e abbia una vita notturna e nascosta ha fatto sì che per molto tempo l’animale abbia eluso lo sguardo della scienza. Anzi, in alcune parti del suo habitat l’armadillo gigante è considerato più mito che sostanza. Il Pantanal Giant Armadillo Project, cominciato nel 2010, tuttavia sta facendo luce, lentamente ma con chiarezza, sul mammifero gigante.
Arnaud Desbiez e Danilo Kluyber osservano le immagini della trappola fotografica. Foto di: The Pantanal Giant Armadillo Project. |
Nel seguire una femmina di armadillo gigante con trappola fotografica a controllo remoto, i partecipanti al progetto cominciarono a notare un maschio in alcune foto risalenti al gennaio dello scorso anno. L’amore è sbocciato più o meno come accade tra gli umani, con il maschio innamorato che andava a far visita alla femmina in una delle sue tane ogni tanto. Sei mesi più tardi sono andati a vivere insieme. Sono rimasti insieme per alcuni giorni, poi il maschio è scomparso.
«Noi pensavamo che la femmina stesse diventando più grande, ma a dir la verità era più che altro una speranza» ha dichiarato il coordinatore del progetto, Arnaud Desbiez, che nel 2011 aveva confessato a mongabay.com che il suo sogno era di fotografare un cucciolo di armadillo gigante.
Il gruppo di ricercatori ha osservato che dopo cinque mesi di coabitazione con il maschio, la femmina viveva in una sola tana, cosa inusuale per gli armadilli giganti, che amano spostarsi di tana in tana. Dopo tre settimane, i ricercatori hanno scoperto finalmente la ragione: una trappola fotografica ha immortalato il naso di un cucciolo di armadillo gigante che spuntava dalla tana. Successivamente i ricercatori hanno fotografato il cucciolo mentre si spostava con sua madre in un’altra tana per la prima volta (vedi le foto). I ricercatori credono che allora il piccolo gigante aveva quattro settimane.
«Questo è un esempio di quanto sia importante effettuare studi a lungo termine con una squadra di ricercatori che si impegnano con dedizione alla causa perché si possano ottenere le informazioni necessarie per conservare questa specie rara» ha dichiarato Desbiez. Questa esperienza, insieme ad altri segnali, ha portato i ricercatori a credere che l’armadillo gigante possa dar vita a un solo cucciolo alla volta, cosa che aggiunge grandi preoccupazioni per la sicurezza di questo grande mammifero, per il quale la caccia e la perdita del proprio habitat potrebbero essere fatali.
Al momento l’armadillo gigante è considerato una specie Vulnerabile nella Lista Rossa IUCN. Si pensa che la densità della popolazione dell’armadillo gigante, che vive nella foresta amazzonica e nel Pantanal brasiliano, sia bassa. Nonostante abbia un guscio duro e degli artigli a forma di scimitarra lunghi 20 centimetri, l’armadillo gigante è in grande pericolo a causa della caccia; a questo riguardo gli scienziati avvertono che la specie potrebbe svanire per sempre con l’intensificarsi della caccia.
«Gli armadilli giganti potrebbero estinguersi localmente senza che nessuno se ne accorga. La densità della popolazione degli armadilli giganti è bassa, la specie vive una vita nascosta e notturna, e possono facilmente sfuggire all’osservazione» hanno scritto gli osservatori in un comunicato stampa. «Nell’area oggetto del nostro studio, molti degli abitanti, alcuni dei quali hanno vissuto nell’area dalla nascita, non hanno mai visto questo animale. Non sappiamo nulla dell’armadillo gigante e potremmo perdere la specie prima di comprenderne la storia naturale di base e il ruolo ecologico».
Con la raccolta dei primi dati validi su questa specie sconosciuta, il Pantanal Giant Armadillo Project spera di fornire informazioni su come migliorare la conservazione del gigante timido.
«Quello di documentare la nascita di un armadillo gigante è un passo in avanti eccezionale che ci aiuta a capre meglio la biologia e la riproduzione di questa specie criptica e ci aiuta a conservarla» ha concluso Desbiez.
Un’altra immagine della madre e del cucciolo di armadillo gigante a Baia des Pedras. Foto di: The Pantanal Giant Armadillo Project.
Dettaglio del cucciolo di armadillo gigante a Baia des Pedras. Foto di: The Pantanal Giant Armadillo Project.
Armadillo gigante in piedi mostra artigli e guscio. Foto di: Kevin Schafer/The Pantanal Giant Armadillo Project.
Armadillo gigante. Foto di: Kevin Schafer/The Pantanal Giant Armadillo Project.
I ricercatori del progetto sull’armadillo gigante (da sinistra): Gabriel-Massocato, Danilo-Kluyber, e Arnaud-Desbiez. Foto di: Kevin Schafer/The Pantanal Giant Armadillo Project.