La popolazione orientale degli ibis eremita (Geronticus eremita) si è probabilmente ridotta a un unico uccello nidificante, riferiscono gli ambientalisti osservando lo stormo che si dirada. Si credeva che gli esemplari avessero iniziato a estinguersi a partire dal 1989, finché fu scoperto un piccolo gruppo nel 2002 in Siria. Tuttavia sembra che questo ultimo gruppo stia scomparendo, un esemplare dopo l’altro, nonostante gli sforzi dei gruppi di ambientalisti che sostengono questa distinta popolazione.
Solo un esemplare di ibis eremita è tornato nella zona di riproduzione a Palmyra, in Siria, questa stagione. Soprannominata “Zenobia”, probabilmente è diventata l’unica superstiste, ossia l’ultima della sua specie. Zenobia era in coppia con un maschio, Odeinat, ma il suo tag satellitare ha smesso di trasmettere a luglio dello scorso anno. Questi uccelli migrano annualmente dalla Siria verso gli altipiani dell’Etiopia.
Gli ibis eremita in Siria tecnicamente non rappresentano una specie a parte o una sottospecie, secondo l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN). Tuttavia sono geneticamente diversi dai loro cugini occidentali (trovati in Nordafrica) e sono gli unici membri della specie che intraprendano migrazioni a lungo raggio.
“[Questa] è molto probabilmente la prima volta nel corso di millenni che la riproduzione di questa specie non avviene nel Medio Oriente. Questa popolazione migratoria unica e leggendaria, ha ora un piede (e mezzo) nella fossa”, ha detto a Mongabay Gianluca Serra, un biologo ambientalista che ha lavorato con le popolazioni, aggiungendo che “ci potrebbe essere ancora qualche esemplare immaturo girovagante nella penisola arabica”.
C’è una speranza finale per la popolazione orientale di questa specie: una popolazione semi-selvatica viene attualmente allevata in Turchia e conta circa 100 esemplari. Tuttavia, questo gruppo non è allo stato brado e non migra ancora. Inoltre, dice Serra, se liberati, non conoscono la posizione delle loro zone di svernamento poiché questa informazione si ritiene sia socialmente appresa da uccello a uccello.
L’ibis eremita è registrato come specie a rischio di estinzione sulla lista rossa dell’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) e conta circa 500 animali selvatici in Nordafrica.
Lubomir Peske impegnato a posizionare un tag satellitare su un ibis eremita in Siria nella primavera del 2006. Foto @ G. Serra.