Un sondaggio biologico sulle foreste distrutte a causa del progetto sull’olio di palma in Camerun ha scoperto 23 specie di grandi mammiferi, tra cui la sottospecie di scimpanzé più minacciata al mondo, lo scimpanzé Nigeria-Camerun (Pan troglodytes ellioti). Il progetto in questione, gestito dalla società statunitense Herakles Farms, è stato oggetto di molte critiche sia localmente che all’estero per la minaccia a una delle terre più ricche biologicamente della foresta Africana e per il mancato accesso delle popolazioni locali alle terre tradizionali.
“Questi risultati mostrano chiaramente che la zona di concessione ha un alto valore di conservazione. Mostrano inoltre che le indagini precedenti sono state insufficienti a stabilire adeguate informazioni sulla presenza di mammiferi grandi”, racconta un rapporto di indagine. Inoltre, queste indagini intensive – incoraggiate dal Save Wildlife Conservation Fund, Greenpeace, WWF e l’Università di Dschang – hanno trovato prove sull’esistenza di nidi di scimpanzé nella zona di concessione.
“Alcune zone potrebbero essere definite santuari per gli scimpanzé,” osserva Kadiri Serge Bobo dell’Università di Dschang.
Si ritiene che solo circa 3.500 scimpanzé Nigeria-Camerun si trovano in natura.
Oltre agli scimpanzé, sono stati trovati elefanti di foresta, decimati dai bracconieri, scimmie trapano (Mandrillus leucophaeus), dichiarate in pericolo di estinzione dalla Lista Rossa IUCN; la scimmia rosso colobus di Preuss (Procolobus preussi), considerata ad alto pericolo di estinzione, e la scimmia mangabey dal mantello rosso (Cercocebus torquatus), considerata vulnerabile. I censitori hanno anche scoperto quattro specie diverse di cefalofo.
Scimpanzé sull’albero, Mefou, Parco Nazionale del Cameroon. Foto a gentile concessione di Greeenpeace/Filip Verbelen. |
L’indagine ha esaminato anche pesci d’acqua dolce della regione e ha trovato alcune specie rare, tra cui una che potrebbe essere del tutto sconosciuta per la scienza. Il sondaggio sugli uccelli della zona è ancora in corso.
Herakles Farms progetta di costruire una piantagione di olio di palma di 70.000 ettari di foresta, che confina con quattro aree protette, tra cui il Parco Nazionale Korup. In passato la società ha affermato che sarà attiva sul piano ambientale, non tagliando le foreste ad alto valore di conservazione (HCVF) e lavorando insieme alla comunità locale per contrastare il commercio di carne selvatica in corso nella regione. Tuttavia, le prove dimostrano che gran parte della zona in questione è in realtà ad alto valore di conservazione. Gli ambientalisti avvertono sul fatto che nel sud-est asiatico il bracconaggio è peggiorato a causa delle piantagioni di olio di palma, invece che diminuito. Inoltre, indagini aeree hanno rivelato che l’89 per cento delle concessioni Herakles Farms si trova su aree forestali.
La società è entrata in conflitto con le comunità locali, che sono divise circa le promesse della compagnia di migliorare la vita di questa comunità estremamente povera. Tuttavia, molti abitanti hanno espresso preoccupazione per la consegna delle terre tradizionali con un contratto di locazione di 99 anni ad una società estera. Le proteste contro Herakles hanno portato a vari arresti e rivendicazioni di violenza e attivisti trattenuti senza alcun capo d’accusa.
Nel 2012, in seguito alle proteste delle NGO, Herakles Farms ha smesso di chiedere la certificazione dal Consiglio sull’olio di palma ecosostenibile (RSPO), che fornisce le linee guida per la produzione di olio di palma ecosostenibile.
“Il governo americano ha investito molto nella preservazione di uno dei nostri più simili antenati in via di estinzione [lo scimpanzé Nigeria-Camerun]”, ha dichiarato Rolf Skar, direttore della campagna Greenpeace per le foreste. “Risulta sia ironico che tragico che Herakles Farms, un’azienda americana, sia fissata con la distruzione della foresta tanto fondamentale per la sopravvivenza di questi scimpanzé.”
Immagine di un nido di scimpanzé nella foresta Nguti vicino a New Konye. Recenti ricerche sul campo svolte da Greenpeace hanno trovato nidi di scimpanzé, compreso questo, nella zona della piantagione di Herakles Farm. Foto: © Greenpeace / Jan-Jospeh Stok.
La foresta e il fiume nell’area di concessione appartenente Herakles. Foto: © Greenpeace/Alex Yallop.
Scimmie Mangabey dal mantello rosso nella foresta, Parco Nazionale Mefou, Cameroon. Foto: © Greenpeace/Filip Verbelen.
Uomo con indosso una maglia di protesta contro il piano della Herakles Farms di creare una grande piantagione di olio di palma nel sud ovest della regione, in Cameroon. La scritta sulla maglia dice ‘No alle piantagioni nelle nostre terre, Herakles Farms (SGSOC) Fuori!’ Foto: © Greenpeace/Jean-Pierre Kepseu.
Vivaio di olio di palma nella zona di concessione della Herakles Farm. L’anno scorso Herakles Farms ha detto di avere il permesso per tre vivai locati su 100 ettari prima ancora dell’assessment sull’impatto sociale ed ambientale (SEIA). Foto: © Greenpeace/Alex Yallop.