“Sembrano umani: hanno la pelle senza piumaggio, le rughe, delle accociature… forse per questo a molta gente non piacciono,” ha dichiarato Stoyan Nikolov dell’Associazione bulgara per la conservazione degli animali parlando del capovaccaio (Neophron percnopterus).
Avvelenati, folgorati, sparati, questi uccelli rari e magnifici sono i rapaci che stanno scomparendo più velocemente in Europa. La specie, che è a rischio in tutto il mondo, si è estinta in nove Paesi europei negli ultimi cinqunt’anni. Nikolov, che gestisce un progetto di conservazione finanziato dall’UE sta lavorado duro con il suo team di 100 persone per far sì che il capovaccaio non scompaia dalla Bulgaria e dalla Grecia.
Avvoltoio di Madjarovo vulture. Foto di Kalojan Hristov
Nel Vecchio Continente sono rimaste solo 2.000 coppie di uccelli, per la maggior parte in Spagna. Nella penisola balcanica ne restano solo circa 80 coppie ma sempre di meno ritornano dalle loro migrazioni in Africa. Questi uccelli bianchi da preda relativamente piccoli hanno una vita interessante. I genitori depongono le uova in primavera in Bulgaria e i pulcini nascono dopo un mese e mezzo. Entro la fine dell’estate i giovani avvoltoi mettono le piume e venti giorni dopo tutta la famiglia migrante raggiunge il Sudan o il Ciad (volando per 4.000 km). Passano un paio di anni in Africa, dove vivono vicino alle popolazioni locali e si cibano degli avanzi buttati via dalle case. A sei anni diventano adulti e ritornano in Europa a scegliere un territorio dove fare il nido. Da questo momento in poi migrano ogni anno passando sei mesi in Europa e sei mesi in Africa, come dei veri cosmopoliti . In alcuni Paesi europei si crede che l’arrivo dei capovaccai annunci l’inizio della primavera.
Sapevate che…?
I capovaccai formano coppie che vivono insieme per tutta la vita, che può durare più di 30 anni. Solo se uno dei due uccelli muore l’altro cerca un nuovo partner. Depongono 1 o 2 uova all’anno e in molti posti sono considerati simbolo di cure genitoriali. |
Avvelenamento
Lazaros, un uccello che aveva sorvolato il Sahara in un solo giorno, è stato trovato morto nel sud della Grecia l’anno scorso, avvelenato. Lazaros è diventato una vittima involontaria di un attacco contro altri animali selvatici, come lupi, orsi e volpi. Gli agricoltori, gli apicoltori e i cacciatori locali usano bocconi avvelenati e pesticidi illegali nel tentativo di proteggere pecore, api e selvaggina dai predatori. Purtroppo, quando un avvoltoio mangia il cadavere avvelenato di un lupo o di una volpe, cade vittima anche lui del veleno.
In Europa è illegale usare il veleno, ma questo non è un deterrente sufficiente. Invece, questo progetto di conservazione lavora con le popolazioni locali, fornendo cani da guardia addestrati ad allontanare le volpi e recinti elettrizzati contro gli orsi. In questo modo gli agicoltori hanno meno incentivi a usare i veleni.
Folgorazione
Avete sentito parlare degli incendi che devastano la Grecia quasi ogni estate? Gli scienziati sospettano che gli uccelli da preda foglorati ne siano la causa! I cavi elettrici ad alto voltaggio sono la seconda causa di morte più comune per i capovaccai. Gli uccelli si appollaiano su posti alti come i pali di trasmissione e osservano l’area in cerca di cibo. Il problema è che quando aprono le ali lunghe due metri per mettersi in volo e toccano entrambe le linee di trasmissione, prendono fuoco.
Anche le società che forniscono elettricità sono preoccupate, soprattutto perché le folgorazioni causano interruzioni dell’energia. L’associazione The Return of the Neophron ha stipulato alcune collaborazioni con EVN ed EnergoPro per isolare le linee pericolose o reinstallarle sottoterra. Tuttavia ci sono migliaia di pali per cui i lavori potrebbero durare di più degli uccelli.
Uccisione
La terza maggiore minaccia per i capovaccai sono gli sciamani, la criminalità organizzata e i cittadini preoccupati in Africa! Spartacus, un giovane avvoltoio che aveva un dispositivo di rilevamento satellitare sulla schiena è stato ucciso in Ciad qualche anno fa da alcuni abitanti del posto che pensavano che il congegno fosse uno strumento di spionaggio straniero.
I capovaccai sono ormai quasi completamente estinti in Nigeria, a causa di una tradizione vudu: gli sciamani mangiano le teste degli avvoltoi perché credono che la vista eccezionale di questi uccelli darà loro un maggiore potere di divinazione. Inoltre, la criminalità organizzata è riuscita di recente a convincere molte persone in Ciad e Nigeria che tenere in casa una testa mummificata di avvoltoio le proteggerà dagli spiriti maligni. Di conseguenza sempre meno rapaci fanno ritorno dalle loro migrazioni.
Poiché gli uccelli passano metà della loro vita nell’Africa sub-sahariana, non si può garantirne la sopravivenza senza la collaborazione delle comunità africane. The Return of the Neophron ha organizzato una spedizione di sviluppo delle competenze e sta creando una rete di esperti locali in Sudan, Ciad, Somalia, Gibuti ed Etiopia.
Inoltre, gruppi di conservazionisti nei Balcani fanno la guardia ai nidi durante le stagioni della riproduzione e forniscono altro cibo agli adulti su piattaforme costruite per l’occasione. Raccolgono informazioni scientifiche (analisi genetiche e chimiche, dati GPS, ecc.) e lavorano con la popolazione locale per affrontare le ragioni della scomparsa degli uccelli.
“Gli diamo da mangiare, facciamo loro la guardia, ma in fondo non sono polli da allevamento” ha dichiarato Nikolov, augurandosi che le misure e le conoscenze di conservazione che arrivano da altri Paesi europei possano dare speranza ai capovaccai dei Balcani.