Secondo il WWF, quest’anno, il numero di farfalle monarca che ha svernato in Messico ha raggiunto il livello più basso mai registrato prima. Qui, questi insetti attualmente coprono solo 0.67 ettari di foresta, con una diminuzione del 44 per cento dal 2012 quando la popolazione era già estremamente scarsa. Per dare un’idea, la copertura media di questo esemplare dal 1994 a oggi era di 6.39 ettari, ovvero circa dieci volte quella di quest’anno. Per anni gli ambientalisti hanno temuto che la deforestazione in Messico avrebbe significato la fine della migrazione della monarca, ma ora gli scienziati affermano che i cambiamenti nell’agricoltura e della linea politica di Stati Uniti e Canada – incluso il mais OGM e la perdita di habitat – stanno distruggendo uno dei più grandi fenomeni migratori al mondo.
“Questo è il terzo anno consecutivo di rapido declino, che ritengo decisamente allarmante”, dichiara al New York Times. Karen S. Oberhauser, biologa presso l’Università del Minnesota. “Questo fenomeno – considerando la migrazione in sé e l’alto numero di esemplari coinvolti – è a rischio.”
Ritenuto uno dei più spettacolari eventi in natura, milioni di farfalle monarca (Danaus plexippus)probabilmente miliardi ogni volta – viaggiano per circa 4.000 km attraversando habitat e climi differenti nel Nord America, dal Canada al Messico. Il viaggio è così lungo che nessun esemplare sopravvive fino alla fine, ma viene portato a termine da più generazioni. Le farfalle, facilmente riconoscibili anche dai non naturalisti, si nutrono principalmente di Asclepiadaceae (Asclepias syriaca).
Farfalla monarca (Danaus plexippus). Foto per gentile concessione di Kenneth Dwain Harrelson.
Queste piante però stanno diventando sempre più rare. L’uso di mais OGM, resistente agli erbicidi, ha portato al largo impiego di questi ultimi, causando la morte delle Asclepiaceae che crescono lungo i margini dei campi.
“Parliamo di centinaia di migliaia di acri di terra che sono stati sterilizzati, eliminando ogni risorsa di nettare, uccidendo tutte le Asclepiadaceae”, ha detto lo scorso anno a mongabay.com Lincoln Brower, ricercatore di biologia presso lo Sweet Briar College.
Inoltre, le politiche governative, come il mandato sull’etanolo, hanno fatto sì che vasti appezzamenti di terra venissero coltivati soltanto a mais e soia. Per le farfalle monarca questi campi costituiscono solo un arido deserto.
“Dal 2007 (anno del mandato sull’etanolo) la coltivazione del mais è andata via via aumentando, con la conseguente rimozione delle siepi da parte dei contadini e il restringimento dei margini dei campi. Quasi tutta la corn-belt viene coltivata, da una strada all’altra, poco è l’habitat che rimane per qualunque altra forma di vita selvatica”, scrive Chip Taylor, fondatore e direttore di Monarch Watch. I prati – comprese alcune delle ultime praterie rimaste, i pascoli, le zone umide e gli 11.2 milioni di acri di terra del Conservation Reserve Program (n.d.r. il più grande programma di sussidi all’agricoltura in America) – sono scomparsi per aumentare la produzione di mais e di soia. Su gran parte di questi terreni una volta crescevano le Asclepiadaceae, vivevano le farfalle monarca, animali impollinatori e altre forme di vita selvatica.
Area occupata dalle farfalle monarca durante lo svernamento in Messico. Foto per gentile concessione di Monarch Watch.
Taylor ritiene che questo esemplare, dal 1996, abbia perso, a causa dell’agricoltura e dello sviluppo, 67.5 milioni di ettari di habitat, una superficie superiore a quella della Francia.
La Oberhauser infatti conferma su Slate.com che l’improvviso declino di questo insetto è da attribuire senza ombra di dubbio principalmente all’uso di mais OGM e alla considerevole distruzione del suo habitat.
Negli ultimi anni hanno contribuito anche le estreme fluttuazioni climatiche e gli scienziati temono che questa minaccia possa solo peggiorare a causa del continuo riscaldamento globale.
Non tutte le monarca fanno l’epico viaggio e la specie non è in via d’estinzione, a differenza di molte farfalle meno conosciute che sono state vittime del boom agricolo. Ma questo spettacolo, che a lungo ha affascinato in egual misura scienziati e non, potrebbe ben presto diventare un ricordo del passato.
Gli ambientalisti stanno incoraggiando i giardinieri a piantare le Asclepiadaaceae nei loro giardini per aiutare questi insetti nelle soste durante la loro migrazione, ma gli scienziati ritengono che siano necessari sforzi maggiori per preservare questo spettacolare fenomeno.
Farfalle monarca che trascorrono l’inverno in California. Foto per gentile concessione di Agunther.