Una mappa ad alta risoluzione della calotta glaciale in assottigliamento del ghiacciaio Thwaites. L’acqua calda, guidata dai venti più forti, penetra alla base dello strato galleggiante del ghiacciaio. Gli scienziati credono adesso che lo scioglimento sia inevitabile. Mappa di: David Shean/Università di Washington.
Inoltre, queste stime riguardano solo l’Antartide Occidentale, e non le altre perdite di ghiaccio per il continente o in Groenlandia.
Joughin ed il suo team hanno usato dei laser aviotrasportati per mappare meglio la topografia del suolo sotto il ghiacciaio Thwaites. Ciò ha consentito loro la più accurata visione sul processo di scioglimento.
Tuttavia, Joughin ha affermato su Climate Progress che le loro scoperte sono state “moderate” e che “non includono tutti i feedback.” Se da un lato notano che alla luce dei dati attuali la durata più probabile sia di circa 200-500 anni, la squadra non ha tuttavia prospettato uno scenario peggiore, con una perdita del ghiaccio ancora più rapida.
Lo studio Science è stato correlato da un’altra ricerca della NASA su sei ghiacciai nella stessa regione –tra cui il Thwaites—che è giunto ampiamente alla stessa conclusione: lo scioglimento dei ghiacciai della regione ha raggiunto un punto critico. Questo team ha usato misurazioni aviotrasportate e satellitari per registrare lo scioglimento dei ghiacciai dai primi anni Novanta e mapparnee meglio la topografia.
“Il crollo di questo settore dell’Antartide Occidentale sembra essere inarresabile”, nota il coautore Eric Rignot, in cooperazione con l’Università della California e la NASA, il cui studio è stato pubblicato su Geophysical Research Letters (Lettere di ricerca geofisica). “A questo punto, la fine sembra inevitabile.”
Putroppo, il team non ha trovato alcuna collina o montagna che possa rallentare lo scioglimento.
Le scoperte dimostrano anche che il recente Intergovernamental Panel on Climate Change – Gruppo Intergovernativo di Esperti sul Campo Climatico- (IPCC) possa essere superato. Il rapporto finale di Settembre non includeva lo scioglimento dall’Antartide in termini di innalzamento di livello del mare, che vanno dagli 0,28 metri al metro (0.9 – 3.2 piedi) entro 2010.
Mentre lo scioglimento nella regione è estremamente complesso,ma entrambi gli studi concordano che ci siano venti più forti – possibilmente legati al cambiamento climatico, il buco nello strato di ozono o entrambi i fattori – hanno spinto delle acque più calde sotto i ghiacciai, scardinandoli.
Rignot aggiunge:“La ritirata simultanea su un vasto settore suggerisce che sia stata innescata da una causa commune, come un aumento della quantità di calore oceanico al di sotto della parte bassa dei ghiacciai”.
Il grande scioglimento nell’Antartide Occidentale – che può verificarsi tra qualche centinaio o un migliaio di anni – potrebbe dipendere, almeno parzialmente, dalla quantità di combustibili fossili utilizzati in futuro, secondo i ricercatori.
Iceberg nel mare di Amundsen nell’Antatide Occidentale. Quando i ghiacciai si sciolgono, spesso liberano degli iceberg giganti. Fotografia della NASA.
Citazioni:
- I. Joughin et al. Marine Ice Sheet Collapse Potentially Underway for the Thwaites Glacier Basin, West Antarctica. Science, 2014.
- Rignot et al. Widespread, rapid grounding line retreat of Pine
Island, Thwaites, Smith and Kohler glaciers, West
Antarctica from 1992 to 2011. Geophysical Research Letters, 2014.