- Secondo una nuova relazione, oltre il 50 percento delle testuggini e delle tartarughe al mondo sono in pericolo di estinzione.
- La relazione del 2018 presenta un elenco aggiornato di 50 specie a rischio di estinzione imminente, selezionate in base alle loro "aspettative di sopravvivenza e ai rischi di estinzione".
- Stando alla relazione, circa il 58 percento delle 50 specie principali sono originarie dell'Asia, e la maggior parte delle specie proviene dalla Cina, seguita da Vietnam, India, Indonesia e Madagascar.
La morte di Lonesome George nel giugno 2012, è stata la fine di un’intera specie. Era l’ultimo sopravvissuto delle tartarughe giganti dell’isola di Pinta (Chelonoidis abingdonii), icona della conservazione delle Galapagos che ha vissuto per oltre 100 anni. Ma Lonesome George non è stato l’unico con un destino simile.
Una nuova relazione avverte che oltre il 50 percento delle 356 specie di testuggini e tartarughe note al mondo sono attualmente in pericolo di estinzione o sono quasi estinte. La perdita e il degrado dell’habitat, la caccia per la carne e le uova o per le pratiche mediche tradizionali nonché il commercio di animali domestici, legale e illegale, sono in gran parte la causa del calo nel numero di tali rettili.
“Questa relazione è un campanello di allarme — un invito ad agire, se volete — per chiunque sia interessato al futuro di questo gruppo emblematico di animali”, ha affermato in una dichiarazione Rick Hudson, presidente della Turtle Survival Alliance. “Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per proteggerli e, nonostante abbiamo fatto notevoli passi avanti nel recupero di varie specie, altre corrono ancora il rischio di passare inosservate. Attualmente, le tartarughe e le testuggini devono far fronte a molte serie minacce ma nessuna è più insidiosa del commercio illegale di animali selvatici”.
Ogni quattro anni, dal 2003, gli ambientalisti che operano a favore delle tartarughe pubblicano un elenco delle 25 specie di tartarughe maggiormente minacciate al mondo. La relazione del 2018 presenta un elenco aggiornato di 50 specie a rischio di estinzione imminente, selezionate in base alla loro “aspettativa di sopravvivenza e ai rischi di estinzione”.
Stando alla relazione, circa il 58 percento delle 50 specie principali sono originarie dell’Asia e la maggior parte delle specie proviene dalla Cina, seguita da Vietnam, India, Indonesia e Madagascar. Sebbene ciò sia in parte dovuto alla notevole ricchezza di tartarughe dell’Asia, sono anche da prendere in considerazione fattori quali il bracconaggio su vasta scala, il degrado dell’habitat e il commercio di animali domestici.
“Lo scopo dell’elenco Top25+ è richiamare l’attenzione sulle specie che sono più a rischio di estinzione imminente, informare il pubblico in merito alla potenziale perdita di tali stupendi animali e incoraggiare i governi a fare di più per evitare queste estinzioni imminenti”, ha affermato Craig Stanford, presidente del Gruppo specialistico per le testuggini di acqua dolce e per le tartarughe della Commissione per la sopravvivenza delle specie dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (“International Union for Conservation of Nature”, IUCN) e professore di scienze biologiche presso la University of Southern California.
Ecco cinque delle tartarughe e testuggini più minacciate al mondo:
1. Tartaruga dal guscio molle gigante dello Yangtze (Rafetus swinhoei)
Con un peso di circa 100 chilogrammi, questa tartaruga seriamente minacciata è la tartaruga di acqua dolce nota più grande al mondo. La specie è stata trovata in passato nel Fiume Rosso in Cina e Vietnam nonché nella pianura cinese soggetta alle esondazioni della parte terminale del fiume Yangtze ma è accertata l’esistenza solo di tre esemplari. L’unico esemplare selvatico conosciuto vive nel lago Dong Mo, a Ovest di Hanoi in Vietnam. Gli altri due, una vecchia coppia, vivono nello zoo Suzhou, in Cina. I tentativi di far riprodurre la specie in cattività non hanno avuto finora alcun successo.
2. Testuggine dal vomere (Astrochelys yniphora)
Avvistata solo nel Parco nazionale della baia di Baly nella parte nord-occidentale del Madagascar, il numero di testuggini dal vomere con guscio di color oro e nero è sceso a meno di 100 esemplari selvatici. Il guscio dell’animale dagli straordinari colori lo ha reso un obiettivo del commercio internazionale di animali domestici, alimentando un bracconaggio e un traffico dilaganti. Anzi, dall’inizio del 2016, sembra che le testuggini dal vomere siano state spazzata via da diverse aree del parco nazionale, facendo sorgere il timore che la testuggine possa estinguersi nell’arco di pochi anni.
3. Tartaruga scatola dello Yunnan (Cuora yunnanensis)
Nel 2000, la tartaruga scatola dello Yunnan è divenuta la prima tartaruga di acqua dolce a essere catalogata come estinta nella lista rossa dell’IUCN. Negli anni seguenti, tuttavia, gli ambientalisti hanno scoperto tre esemplari nei mercati cinesi locali. Nel 2008, gli scienziati hanno trovato una ristretta popolazione selvatica che ora conta circa 50 esemplari e alcuni cacciatori hanno trovato alcuni altri esemplari. Si ritiene che la tartaruga marrone sia originaria della provincia dello Yunnan nella Cina meridionale ma non ne è chiara la distribuzione.
4. Terrapin di fiume settentrionale (Batagur baska)
La terrapin di fiume settentrionale è ritenuta estinta in Thailandia, Myanmar, Vietnam e Singapore ed è raro avvistarla nei fiumi e nei delta dell’India, del Bangladesh e del Myanmar. Per salvare la specie dall’estinzione imminente, gli ambientalisti hanno creato quattro colonie di salvaguardia della specie per migliorare le loro probabilità di successo di allevamento: una nei Sundarbans e una nel Madras Crocodile Bank Trust entrambi in India e due nel Bangladesh meridionale. Secondo la relazione, nel 2017, nei due gruppi del Bangladesh hanno visto la luce 118 cuccioli.
5. Tartaruga alata della Nubia (Cyclanorbis elegans)
Si ritiene che questa tartaruga carnivora dal guscio molle viva nei bacini fluviali di Ghana, Nigeria, Benin, Ciad, Etiopia, Sudan e Togo. Nonostante la sua potenziale ampia distribuzione, è raro avvistare in natura tartarughe alate della Nubia. Gli scienziati non hanno trovato un solo esemplare di questa specie nel corso di studi approfonditi effettuati negli ultimi decenni su tutte le sue sottospecie e la tartaruga non esiste nemmeno in cattività. Tuttavia, le interviste con alcuni pescatori locali suggeriscono che la specie potrebbe forse trovarsi in alcune zone paludose remote del Nilo Bianco in Sud Sudan.