- Recentemente, più della metà degli esperti in conservazione dei primati di tutto il mondo si è riunita ad Antananarivo per esaminare lo stato di conservazione di 111 specie e sottospecie di lemuri, tutte endemiche del Madagascar, e per fornire un'aggiornata valutazione del rischio per la Lista Rossa IUCN.
- Hanno scoperto che 105 lemuri (il 95% di tutte le specie e sottospecie conosciute) potrebbero considerarsi in pericolo critico, in pericolo o vulnerabili.
- La valutazioni aggiornate stilate dal Gruppo specialista dei primati della SSC (Species Survival Commission) dello IUCN devono ancora essere sottoposte a un processo di revisione prima di essere completamente convalidate, ma le scoperte del gruppo dovrebbero far aumentare da 24 a 38 il numero dei lemuri ritenuti in pericolo critico sulla Lista Rossa IUCN.
Insieme ad altri conservazionisti esperti di primati, Russell Mittermeier, responsabile della conservazione presso la ONG Global Wildlife Conservation (che ha recentemente annunciato il vincitore del 2018 del Premio di Indianapolis) lancia l’allarme sulle condizioni dei lemuri.
Mittermeier, che è anche membro del Gruppo specialista dei primati della SSC è stato uno degli oltre 50 esperti in conservazione dei primati di tutto il mondo che recentemente si sono riuniti ad Antananarivo per esaminare lo stato di conservazione di 111 specie e sottospecie di lemuri, tutte endemiche del Madagascar e per fornire un’aggiornata valutazione del rischio per la Lista Rossa IUCN. Hanno scoperto che 105 lemuri (il 95% di tutte le specie e sottospecie conosciute) potrebbero considerarsi in pericolo critico, in pericolo o vulnerabili.
“Questa è senza dubbio la percentuale di rischio più elevata per qualsiasi grande gruppo di mammiferi e vertebrati”: queste le parole di Mittermeier, in una dichiarazione rilasciata il 1 agosto 2018. “Questa valutazione non mette solo in evidenza l’elevatissimo rischio di estinzione delle caratteristiche facce dei lemuri malgasci, ma è indice di gravi minacce all’intera biodiversità del Paese. Le sue specie uniche e meravigliose sono la risorsa più preziosa del Madagascar, sono la sua caratteristica principale, nonché base per la grande industria dell’ecoturismo”.
La sopravvivenza dei lemuri è messa a repentaglio da diverse minacce, prima tra tutte la massiccia distruzione del loro habitat: la foresta tropicale. Il disboscamento illegale e la deforestazione dovute al debbio, alla produzione del carbone e all’attività estrattiva continuano a mettere in pericolo ciò che resta delle foreste del Madagascar. Secondo gli esperti del Gruppo specialista dei primati della SSC, i nuovi dati indicano la caccia dei lemuri per il cibo e per il commercio animali da compagnia una minaccia emergente ma grave.
Le valutazioni aggiornate stilate dal Gruppo specialista dei primati devono ancora essere sottoposte a un processo di revisione prima di essere completamente convalidate, ma le scoperte del gruppo dovrebbero far salire da 24 a 38 il numero dei lemuri ritenuti in pericolo critico sulla Lista Rossa IUCN.
Nel frattempo, secondo le nuove valutazioni del Gruppo, 44 lemuri dovrebbero essere indicati come in pericolo e 23 come vulnerabili. In totale, 12 specie di lemuri sarebbero state recentemente classificate come minacciate dato che il Gruppo specialista dei primati ha tenuto il suo ultimo seminario a luglio 2012.
L’Indri è il più grande tra tutti i lemuri e tra tutte le rispettive specie, ha un tale valore simbolico per il Madagascar da essere spesso paragonato al panda gigante cinese, è tra le specie di lemuri che passerebbero dal pericolo al pericolo critico. Anche il microcebo di Madame Berthe, il primate più piccolo del mondo rientrerebbe in questa categoria al momento della convalida delle valutazioni. Ora anche tutte le nuove specie di sifaka dovrebbero essere ritenute in pericolo critico.
Due specie largamente diffuse di microcebo sono le uniche a essere state classificate dal gruppo come “minor preoccupazione” e altre quattro sono state collocate nella categoria “carente di dati” perché le informazioni per determinare il rischio di estinzione non erano sufficienti.
“Ciò è molto preoccupante e abbiamo notato un intensificarsi particolarmente allarmante della caccia ai lemuri, compresa una caccia di tipo commerciale su scala più ampia, del tutto nuova in Madagascar”: questo è ciò che Christoph Schwitzer, direttore della conservazione presso la Bristol Zoological Society e uno degli organizzatori del workshop relativo al piano di conservazione e alla Lista Rossa del lemuri della SSC dello IUCN, ha detto in una dichiarazione.
Ad Antananarivo gli esperti del Gruppo specialista dei primati ha anche aggiornato un piano d’azione per la conservazione dei lemuri, originariamente stilato nel workshop del 2012. Schwitzer ha aggiunto: “Stiamo investendo molto tempo e molte risorse per affrontare queste problematiche; nei prossimi anni attueremo il nostro piano d’azione per i lemuri e siamo certi che farà davvero la differenza per l’attuale situazione”.
Mittermeier, che ha contribuito alla descrizione di una nuova specie di lemuri agli inizi di quest’anno, a giugno ha dichiarato a Mongabay che in Madagascar potrebbero esservi altre 10 o 20 specie di lemuri da scoprire. Ma dovremo agire rapidamente se vogliamo conoscere tutte le specie di lemuri del mondo e garantire la sopravvivenza di quelle già note.
Secondo Mittermeier “Il Madagascar ha all’incirca le stesse dimensioni del Texas e il 90% è già stato disboscato. L’area di ciò che resta non è molto ampia: corrisponde all’estensione del New Jersey raddoppiata o triplicata. Eppure in un’area così piccola si trova un incredibile numero di specie endemiche e uniche, che non ci sono da nessun’altra parte”.