- Uno studio recente ha rilevato che le giraffe femmine che vivono nelle vicinanze di una città hanno un raggio d’azione più ampio rispetto a quelle che vivono in zone più lontane dagli insediamenti umani.
- Gli autori dello studio ritengono che vasti insediamenti umani rendano più difficoltoso l'accesso delle giraffe al cibo e all'acqua.
- Il team richiama l'attenzione su quanto sia importante comprendere di quanto spazio abbiano bisogno le giraffe, per riuscire a far fronte alla drastica diminuzione del numero di esemplari in Africa negli ultimi 30 anni.
Le giraffe hanno bisogno di spazi più ampi per nutrirsi, quando vivono in prossimità di insediamenti umani, secondo quanto viene riportato da un recente studio.
“Le giraffe sono enormi animali che abitano gli ecosistemi della savana africana, costrette a cercare tutto ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere e riprodursi in ambienti in cui si sente sempre di più l’impatto dell’attività umana”, come dichiara Derek Lee, biologo della Pennsylvania State University e del Wild Nature Institute, e uno degli autori della ricerca. “L’azione dell’uomo sta trasformando i paesaggi naturali della savana in città e campi adibiti alla coltivazione, abbattendo gli alberi per le industrie boschive e del carbone, compromettendo gravemente l’habitat delle giraffe”.
Alcune ricerche precedenti hanno dimostrato che le dimensioni dello spazio di cui le giraffe hanno bisogno per procurarsi cibo e acqua, accoppiarsi e crescere i loro piccoli varia visibilmente in tutto il continente africano. Gli ecologi suppongono che probabilmente l’ampiezza di questi spazi venga determinata da una complessa rete di fattori, che vanno dalla disponibilità di acqua alla presenza dell’uomo. Tuttavia, fino ad ora, non era mai stato considerato il ruolo giocato da ogni singolo fattore.
Lee e i suoi colleghi hanno cominciato con l’installazione di telecamere nella regione del Tarangire- Manyara, nel nord della Tanzania, una zona particolarmente popolata da giraffe. L’area di studio comprende parte dei due parchi nazionali e una riserva privata, oltre a strade, campi coltivati e insediamenti umani. Tra il 2011 e il 2016, il team ha monitorato gli spostamenti di 132 giraffe Masai (Giraffa camelopardalis tippelskirchi), organizzando i dati rilevati all’interno di un modello statistico progettato per dimostrare in che modo diversi fattori ambientali hanno inciso sulle dimensioni degli spazi delle giraffe. (Alcuni scienziati sostengono che nelle savane africane e nelle zone aride si aggirino quattro specie diverse di giraffe. Ma l’IUCN ancora oggi considera la giraffa come un’unica specie, elencata tra quelle vulnerabili della Lista Rossa, comprendente nove sottospecie)
Sorprendentemente, fattori come il tipo di vegetazione e la numerosità del branco che, incidono in modo significativo sull’ampiezza degli spazi di altri grandi erbivori, non hanno invece avuto un impatto rilevante sulle dimensioni del raggio d’azione delle giraffe. Ciò che ha piuttosto sortito degli effetti, almeno per le giraffe femmine, è stata la loro vicinanza alle grandi città. Più le giraffe vivevano in prossimità delle città, più era esteso il loro raggio d’azione.
Mara Knüsel, una studentessa laureata in genetica evolutiva presso l’Università svizzera di Zurigo e autrice principale dello studio, ha dichiarato che “l’intrusione dell’uomo e la frammentazione dell’habitat all’interno e nelle zone limitrofe di aree densamente popolate, hanno probabilmente diminuito la disponibilità di cibo e acqua per le giraffe, costringendole ad aumentare le distanze dei loro spostamenti per procurarsi le risorse necessarie”.
Il team ha pubblicato la ricerca nell’edizione di marzo 2019 di Animal Behavior.
Secondo quanto scrivono gli autori, il fattore critico determinante sembrava essere non soltanto la presenza di esseri umani in una determinata zona, ma anche la densità demografica degli insediamenti umani. I ricercatori non hanno invece trovato alcuna correlazione tra la dimensione del raggio d’azione delle giraffe e la presenza di Maasai bomas. Insediamenti, spesso provvisori, caratterizzati da una minore densità demografica rispetto alle città, motivo per cui potrebbero essere maggiormente tollerati dalle giraffe. Oppure potrebbe essere che le mandrie di bestiame dei Masai non incidano negativamente sulla possibilità delle giraffe di procurarsi il cibo.
Il team ha inoltre analizzato le dimensioni del raggio d’azione di giraffe appartenenti ad otto popolazioni sparse in diverse regioni dell’Africa, in base alla piovosità media. Il livello delle precipitazioni, considerato singolarmente, era sufficiente a spiegare, per quasi i tre quarti, le differenti dimensioni del raggio d’azione tra questi gruppi di giraffe. Anche se Lee ha ammesso che tale conclusione “era prevedibile”.
“Una maggiore disponibilità di risorse necessarie, come cibo e acqua, comporta la possibilità di muoversi in aree di dimensioni più ridotte”, ha affermato.
Gli autori sostengono che è di fondamentale importanza avere una conoscenza più approfondita di quanto spazio abbiano bisogno le giraffe, soprattutto se si pensa che il numero degli esemplari è sceso a meno di 100.000 negli ultimi anni a causa della caccia, dei conflitti umani e della perdita del loro habitat.
“Le giraffe sono vulnerabili di estinzione, dopo un calo del 40% della popolazione negli ultimi tre decenni”, ha dichiarato Knüsel. “Comprendere quali siano i fattori che possono essere correlati con le dimensioni degli spazi aiutano gli ecologisti a prendere decisioni migliori per le specie a rischio come le giraffe”.
Immagine del banner: Giraffa Masai nel Parco Nazionale del Tarangire. Immagine di John C. Cannon / Mongabay.
Citations
Knüsel, M. A., Lee, D. E., König, B., & Bond, M. L. (2019). Correlates of home range sizes of giraffes, Giraffa camelopardalis. Animal Behaviour, 149, 143-151. doi: 10.1016/j.anbehav.2019.01.017
Muller, Z., Bercovitch, F., Brand, R., Brown, D., Brown, M., Bolger, D., Carter, K., … & Wube, T. 2018. Giraffa camelopardalis (amended version of 2016 assessment). The IUCN Red List of Threatened Species 2018: e.T9194A136266699. doi: 10.2305/IUCN.UK.2016-3.RLTS.T9194A136266699.en. Downloaded on 06 March 2019.
Articolo originale: https://news-mongabay-com.mongabay.com/2019/03/towns-and-cities-force-giraffes-to-ply-larger-home-ranges/