Una nuova teoria, “Dal Collo di Bottiglia alla Ripresa”, assume come l’urbanizzazione, unita a una riduzione della fertilità e alla fine della povertà estrema, potrebbero dare origine a un mondo molto più verde di quello che abbiamo ereditato.Gli scienziati dietro questa teoria sono del parere che la conservazione debba continuare a occuparsi di specie e luoghi mentre le nazioni si fanno strada attraverso un declino più rigido.Se il trend attuale dovesse persistere, la popolazione globale potrebbe continuare il fenomeno di urbanizzazione e nel contempo calare drasticamente nei prossimi duecento anni, trasformando la conservazione in ripristino.Questo post è parte di “Salvare la Vita sulla Terra: Parole sulla Natura”, una rubrica mensile tenuta da Jeremy Hance, uno dei giornalisti originali di Mongabay. Essendo giornalista ambientale, vengo ogni giorno bombardato da titoli di notizie quali “L’Apocalisse degli Insetti è arrivata”, oppure “Persa Metà della Biodiversità Globale.” La fine della natura, almeno per come la conoscevano le generazioni precedenti, appare maledettamente vicina. E se invece ciò a cui stiamo assistendo non sia un collasso di massa della biodiversità globale, quanto piuttosto un breve, benché triste, momento della storia geologica – un momento in cui la salute ambientale del pianeta appare un disastro, ma anche uno in cui, se sei abbastanza coraggioso da vederlo, sta per emergere il bagliore di un nuovo mondo migliore? Secondo il parere di alcuni scienziati esistono dei macro-schemi che conducono a un cambiamento nel mondo, impossibile per noi da comprendere oggi nel 2019. Tali schemi mostrano che se resistiamo, se i conservazionisti mantengono la loro posizione e si tengono forte, la natura potrebbe fare il suo più grande ritorno sulla scena nella storia dell’uomo. In accordo con uno studio recente pubblicato su Bioscience da tre scienziati, insieme alla Wildlife Conservation Society (WCS), la storia si trova al momento in un collo di bottiglia – tutto appare soffocante, stretto e claustrofobico – ma c’è della luce alla fine del tunnel. Ed è verde. La Teoria del Collo di Bottiglia e della Ripresa L’anno scorso, Eric Sanderson, responsabile di ecologia e conservazione per la WCS, Joseph Walston, vice presidente della conservazione sul campo e, John Robinson, vice presidente esecutivo di scienza e conservazione, pubblicarono un articolo ad accesso libero dal titolo “Dal Collo di Bottiglia alla Ripresa: Urbanizzazione e Futuro della Conservazione della Biodiversità”. L’articolo non riscosse molto successo nella stampa e, in accordo con Google Scholar, è stato citato solamente tre volte fino a oggi. Tuttavia la storia spazio temporale che racconta è completamente diversa rispetto alla maggior parte delle storie che oggi ci espongono gli scienziati della conservazione – e credetemi, ne ho sentite veramente tante davanti a una buona birra.