- Un team guidato dai ricercatori della Radboud University nei Paesi Bassi, mettendo a confronto i veicoli elettrici con i veicoli a benzina quanto ad emissioni, ha scoperto che i primi sono complessivamente meno inquinanti in circa il 95% del mondo.
- In paesi quali la Svezia e la Francia, la cui produzione dell’elettricità si basa soprattutto sulle fonti di energia nucleare e rinnovabile, le emissioni di durata media dei veicoli elettrici risulterebbero per il 70% inferiori a quelle prodotte dalle auto a benzina.
- Soltanto in quei paesi fortemente dipendenti dal carbonio per la produzione di energia, come la Polonia, il veicolo elettrico non apporterebbe alcun beneficio climatico, hanno concluso i ricercatori.
L’auto elettrica ha difatti la funzione di mitigare l’impatto climatico del settore dei trasporti, che è responsabile di circa il 15% delle emissioni di gas serra. Tuttavia, il fatto che questo tipo di veicoli venga per la maggior parte dei casi e in una certa misura alimentato da una rete elettrica che dipende ancora dai carburanti fossili rende dubbio il loro beneficio climatico.
Ad ogni modo, il nuovo studio dimostra che tale dubbio sia ingiustificato per ciò che concerne la quasi totalità dei paesi mondiali.
Un team condotto dai ricercatori della Radboud University nei Paesi Bassi, mettendo a confronto le emissioni dei veicoli elettrici con quelli emessi dai veicoli a benzina, ha scoperto che l’auto elettrica produrrebbe nel complesso meno emissioni inquinanti in quasi il 95% del mondo. In paesi, quali la Svezia e la Francia, dove l’elettricità viene prodotta per lo più attraverso fonti di energia nucleare e rinnovabile, le emissioni di durata media dei veicoli elettrici risulterebbero per il 70% inferiori a quelle delle auto a benzina. Soltanto in quei paesi la cui produzione di energia elettrica dipende fortemente dal carbonio, come la Polonia, le auto elettriche non apporterebbero alcun beneficio climatico, secondo i risultati del suddetto studio.
I ricercatori hanno anche preso in esame le pompe di calore domestiche giungendo alla conclusione che anch’esse produrrebbero nel 95% del pianeta meno emissioni inquinanti rispetto alle alternative alimentate dai carburanti fossili. I risultati di questo studio sono stati dettagliatamente presentati in un articolo pubblicato questa settimana sulla rivista Nature Sustainability.
Secondo Florian Knobloch della Radboud University, autore principale dello studio, “l’idea che i veicoli elettrici e le pompe di calore elettriche potrebbero aumentare le emissioni inquinanti è sostanzialmente un mito”. E aggiunge: “Eccovi uno studio che smentisce decisamente quel mito: prendendo in considerazione, con numeri alla mano attinenti a tutti i paesi mondiali, una intera gamma di macchine e di sistemi di riscaldamento, abbiamo osservato una diminuzione delle emissioni inquinanti in quasi tutti i casi, persino nelle ipotesi peggiori. Questa informazione dovrebbe essere molto utile per i decisori politici.”
Sulla base delle differenze di tipi di carburante e tecnologie usate per la produzione energetica, Knobloch e il suo team hanno suddiviso il mondo in 59 regioni, per ognuna delle quali hanno quindi calcolato le emissioni di gas serra prodotte non soltanto durante l’utilizzo delle macchine e dei sistemi di riscaldamento ma anche durante tutto il processo di produzione e di trattamento dei rifiuti. Sono arrivati pertanto alla conclusione che le macchine elettriche e le pompe di calore emettono già meno inquinanti delle alternative alimentate con carburanti fossili in 53 di quelle regioni, tra cui l’Europa, gli Stati Uniti e la Cina.
“Considerando le emissioni inquinanti provenienti dall’industria e dal continuo utilizzo energetico, va incoraggiato senza dubbi né rimpianti il passaggio all’auto elettrica e alle pompe di calore domestiche”, ha dichiarato Knobloch in una intervista.
Lo studio prevede che entro il 2050, circa la metà delle auto in circolazione possa essere elettrica. Ciò contribuirebbe a ridurre le emissioni globali di carbonio di ben 1,5 giga-tonnellate, quantità questa pari alle emissioni totali di CO2 di cui la Russia da sola è responsabile ogni anno. Le pompe di calore elettriche potrebbero ridurre le emissioni globali di CO2 dello 0,8 giga-tonnellate all’anno, il che equivale approssimativamente alla quantità delle emissioni prodotte annualmente dalla Germania.
Secondo i ricercatori, le conclusioni tratte dallo studio hanno già catturato l’attenzione dei decisori politici.
“Abbiamo iniziato questo lavoro alcuni anni fa e i decisori politici nel Regno Unito e all’estero si sono mostrati molto interessati ai nostri risultati”, ha affermato in una intervista Jean-Francois Mercure della Università di Exeter e coautore dello studio, “La soluzione è chiara: per ridurre le emissioni di carbonio, andrebbero scelti l’auto elettrica e la pompa di calore domestica piuttosto delle alternative alimentate con carburanti fossili”.
CITAZIONE
• Knobloch, F., Hanssen, S., Lam, A., Pollitt, H., Salas, P., Chewpreecha, U., Huijbregts, M. A. J., & Mercure, J. F. Net emission reductions from electric cars and heat pumps in 59 world regions over time. Nature Sustainability. doi:10.1038/s41893-020-0488-7
Articolo originale: https://news-mongabay-com.mongabay.com/2020/03/idea-that-electric-cars-might-produce-as-much-emissions-as-fossil-fueled-vehicles-essentially-a-myth-researchers-conclude/