- I continui lavori di costruzione di un aeroporto internazionale a nord di Manila potrebbero rimpiazzare come minimo 12 specie di uccelli minacciate, ha dichiarato un gruppo di osservatori ornitologici (di bird-watching).
- Tra queste specie a rischio è la spatola dalla maschera nera (Platalea minor), di cui 24 esemplari sono state avvistati lo scorso mese nell’ambito del censimento asiatico Waterbird— il più grande stormo registrato finora nelle Filippine.
- Il progetto “aerotropoli”, un complesso aeroportuale di 2.500 ettari (6.200 acri) situato a 25 chilometri (16 miglia) da Manila, sconfinerà su una delle più grandi paludi costali intatte della baia di Manila.
- Ogni anno, oltre 50 milioni di uccelli d’acqua, tra cui 32 specie minacciate a livello globale, attraversano le Filippine lungo la rotta migratoria Asia Orientale-Australasia, una delle più grandi rotte migratorie di uccelli al mondo.
MANILA — La costruzione di un nuovo aeroporto in un habitat paludoso cruciale a nord della capitale delle Filippine sta per colpire dozzine di specie di uccelli migratori, di cui molti già a rischio di estinzione, fanno notare gli osservatori.
Il complesso dell’ “aerotropoli” di 2.500 ettari (6.200 acri)nella provincia di Bulacan, a 25 chilometri (16 miglia) da Manila, fa parte di una più ampia spinta alla realizzazione di infrastrutture che bonificherà quasi 30.000 ettari (74.000 acri) di palude nella baia di Manila.
Ma sarebbero almeno 12 le specie di uccelli attualmente a rischio o quasi di estinzione minacciate dal progetto aeroportuale, secondo il Wild Bird Club delle Filippine (WBCP), una associazione nazionale di osservatori di uccelli (bird-watchers). Tra questi volatili vi è la spatola dalla maschera nera, un grosso e raro uccello d’acqua che viene classificato come specie a rischio nella lista rossa dell’IUCN. La popolazione globale di questo frequentatore abituale dei fanghi paludosi ammonterebbe a 2,250 esemplari, secondo le stime del BirdLife International. “Dei 50 milioni di uccelli migratori che attraversano la rotta dell’Asia Orientale-Australasia, circa il 27% passa attraverso le Filippine”, ha affermato in una conferenza stampa di fine gennaio Cristina Cinco del WBCP. E aggiunge: “Si tratta di 60 specie migratorie di cui 12 necessitano di protezione”.
Tali cifre provengono dal censimento annuale del Waterbird asiatico effettuato dall’11 al 19 gennaio di quest’anno, nell’ambito del quale gli osservatori del WBCP hanno registrato 24 esemplari di spatola dalla maschera nera proprio nell’area in cui si andrebbe a costruire il nuovo aeroporto. Ciò costituisce la prima volta in oltre un secolo in cui le specie in pericolo vengono osservate nella Baia di Manila. Si tratta anche dell’unico e più grande stormo di questa specie mai registrato nel paese, ha dischiarato Cinco.
Il progetto dell’aeroporto di Bulacan, il cui costo ammonta a 745,6 miliardi di peso (15 miliardi di dollari), è portato avanti dalla corporazione San Miguel (SMG) che vanta il più alto fatturato nelle Filippine, e fa parte dei 22 progetti di bonifica programmati per la Baia di Manila, centro del commercio e della navigazione della capitale delle Filippine. Approvato nell’ambito del programma “Build, Build, Build” del Presidente Rodrigo Duerte, l’ aeroporto è il più costoso progetto di infrastrattura intrapreso ad oggi nel paese. Si prevede che esso possa facilitare il traffico aereo dell’aeroporto internazionale Ninoy Aquino a Manila (NAIA) contenendo 100 milioni di passeggeri l’anno. Tuttavia, a differenza degli altri progetti di bonifica della baia, che si trovano in fasi diverse dell’approvazione, l’areotropolis ha già ricevuto il via libera e andrà in porto il 15 gennaio.
La spatola dalla maschera nera non è l’unica specie minacciata dal progetto aeroportuale, fa osservare Cinco. Diverse altre specie di uccelli acquatici presenti nella stessa area ne sarebbero altrettanto minacciati. Tra queste si annoverano il chiurlo dell’Estremo Oriente (Numenius madagascariensis), il più grande uccello di ripa migratorio, e il piovanello beccosottile (Calidris tenuirostris), entrambe considerate specie a rischio dall’IUCN, nonché la vulnerabile garzetta cinese (Egretta eulophotes).
Le specie quasi a rischio di estinzione quali l’Asian dowitcher (Limnodromus semipalmatus), la pittima minore (Limosa lapponica), la pittima reale (Limosa limosa), il chiurlo euroasiatico (Numenius arquata), il gambecchio collorosso (Calidris ruficollis), il piovanello maggiore (Calidris canutus), e il piovanello comune (Calidris ferruginea) risultano anche esse gravitare attorno al sito del progetto aeroportuale trovandosi pertanto sotto uguale minaccia.
Sebbene risulti che la popolazione dei chiurli orientali sia in diminuzione a livello mondiale, Cinco ha dichiarato che i membri del WBCP avrebbero avvistato centinaia di questi chionidi nel Bulacan, che comprende la più ampia porzione di costa paludosa lungo l’intera estensione della Baia di Manila. Considerata l’importanza ecologica della palude, Cinco ha proposto che essa venga riconosciuta come sito Ramsar ai fini della protezione delle specie all’interno dei suoi confini.
La Baia di Manila, distribuita attorno a cinque provincie, è dimora di oltre 200.000 uccelli acquatici durante l’alta stagione, dei quali il 75% sono migratori secondo il rapporto di Arne Jensen del Wetlands International. Un quarto delle paludi vitali della Baia di Manila si trovano sotto la giurisdizione di Bulacan. Ogni anno, oltre 50 milioni di uccelli acquatici, tra cui 32 specie a rischio e 16 specie quasi a rischio, attraversano le Filippine lungo la rotta dell’Asia Orientale Australasia, una delle rotte migratorie di uccelli più grandi al mondo, secondo i dati raccolti dal dipartimento per l’ambiente. Le Filippine sono sede di sette siti designati come paludi di importanza internazionale, ovvero siti Ramsar, che ospitano in totale più di 80 specie durante la stagione migratoria annuale.
Nella provincia filippina di Bulacan, l’alba e il tramonto attirano centianaia di migliaia di uccelli, a detta di Cinco_ indicatore chiave questo della importanza ambientale del sito. Il progetto di bonifica in corso, afferma ancora Cinco, comporta l’evacuazione degli uccelli. “Ovviamente con la bonifica gli uccelli finiscono con il perdere il proprio habitat. Dove andranno dunque a finire?”, ha fatto notare Cinco, “Dovranno senz’altro trasferirsi, sì, ma quale ne è l’effetto sulla rotta migratoria?”.
Immagine del titolo della spatola dalla maschera nera (Platalea minor), un grosso e raro uccello d’acqua classificato come specie a rischio nella Lista Rossa dell’ IUCN Red List. Foto a cura di spaceaero2 via Wikimedia Commons (CC BY 3.0)
Articolo originale: https://news-mongabay-com.mongabay.com/2020/02/endangered-migratory-birds-on-collision-course-with-philippine-airport-project/