- I ricercatori dell’Institute for Sustainable Food dell’Università di Sheffield nel Regno Unito hanno utilizzato la loro città come caso di studio per esaminare il potenziale di espansione della produzione alimentare nelle città.
- I ricercatori hanno mappato le “infrastrutture verdi” (parchi, giardini, cigli erbosi a lato delle strade e aree boschive) e le “infrastrutture grigie” come gli edifici in tutta la città di Sheffield e hanno stabilito che se gli orti avessero coperto anche solo il 10% degli spazi verdi della città, quei terreni coltivati avrebbero potuto fornire al 15% della popolazione locale le loro “5 al giorno”, le cinque porzioni giornaliere raccomandate di frutta e verdura.
- Complessivamente, i ricercatori hanno calcolato che ci sono circa 98 m² per ogni residente a Sheffield che potrebbero essere convertiti all’orticoltura basata sul suolo: 71 m² all’interno degli orti domestici e dei piccoli lotti di terreno in affitto e 27 m² in altre infrastrutture verdi. Se tutto questo spazio verde venisse utilizzato per coltivare cibo, potrebbe fornire a circa 709.000 persone (vale a dire al 122% della popolazione di Sheffield) le loro “5 al giorno”.
L’orticoltura urbana ha un grande potenziale non sfruttato, secondo un nuovo studio.
I ricercatori dell’Institute for Sustainable Food dell’Università di Sheffield nel Regno Unito hanno utilizzato la loro città come caso di studio per esaminare il potenziale di espansione della produzione alimentare nelle città. Hanno mappato le “infrastrutture verdi” (parchi, giardini, cigli erbosi a lato delle strade e aree boschive) e le “infrastrutture grigie” come gli edifici in tutta la città di Sheffield, utilizzando un insieme di dati spaziali ad alta risoluzione provenienti da Ordnance Survey (l’ente pubblico dello Stato Britannico incaricato di redigere la cartografia della nazione) e Google Earth. Ciò ha permesso loro di stabilire che, se gli orti avessero coperto anche solo il 10% degli spazi verdi della città, quei terreni coltivati avrebbero potuto fornire al 15% della popolazione locale le loro “5 al giorno”, le cinque porzioni giornaliere raccomandate di frutta e verdura.
La linea guida delle “5 al giorno” si basa sulla raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo cui le persone dovrebbero mangiare “un minimo di 400 g di frutta e verdura al giorno (escluse le patate e altri tuberi amidacei) per la prevenzione di malattie croniche come le malattie cardiache, il cancro, il diabete e l’obesità, nonché per la prevenzione e per la diminuzione di parecchie carenze di micronutrienti, specialmente nei paesi meno sviluppati.”
Secondo Jill Edmondson, una scienziata ambientale dell’Università di Sheffield e autore principale dello studio che dettaglia i risultati della sua squadra pubblicati sulla rivista Nature Food di marzo 2020, gli orti urbani non sono solo un mezzo per fornire cibo nutriente agli abitanti delle città, ma anche un modo per migliorare la sicurezza alimentare. Solo il 16% della frutta e il 53% delle verdure consumate nel Regno Unito sono coltivate all’interno dei confini nazionali.
“Al momento, per la stragrande maggioranza della nostra frutta e per metà della nostra verdura, il Regno Unito dipende totalmente da complesse catene internazionali di approvvigionamento; ma la nostra ricerca suggerisce che c’è spazio più che sufficiente per far crescere ciò di cui abbiamo bisogno vicino a casa”, ha affermato Edmondson in una dichiarazione. “Coltivare anche solo una piccola percentuale della terra disponibile potrebbe cambiare profondamente la salute delle popolazioni urbane, migliorare l’ambiente di una città e aiutare a costruire un sistema alimentare più resiliente”.
Sheffield si estende su circa 36.800 ettari (quasi 91.000 acri) e le infrastrutture verdi della città coprono 10.600 ettari, quindi più o meno il 45% della superficie totale della città. Tale cifra, secondo Edmondson e i colleghi, è grosso modo in linea con la quantità media di spazi verdi presenti nelle città del Regno Unito.
Gli appezzamenti urbani (piccoli lotti di terreno che vengono affittati specificamente per la produzione orticola) costituiscono circa l’1,3% delle infrastrutture verdi di Sheffield, mentre i giardini domestici occupano attualmente un altro 38%. Quelle aree hanno un potenziale immediato per iniziare a coltivarci del cibo, se ciò non viene già fatto. Nello studio, i ricercatori scrivono di aver identificato ulteriori 1.192 ettari, ovvero circa l’11% delle infrastrutture verdi della città, che sarebbero “potenzialmente adatti per la coltivazione in piccoli lotti”, oltre ad altri 404 ettari, ovvero il 4% degli spazi verdi, che potrebbe essere utilizzato “per la coltivazione in forma di orto comunitario”.
Complessivamente, i ricercatori hanno calcolato che ci sono circa 98 m² per residente a Sheffield che potrebbero essere aperti all’orticoltura basata sul suolo: 71 m² nei giardini domestici e nei piccoli lotti in affitto e 27 m² in altre infrastrutture verdi. Se tutto questo spazio verde venisse utilizzato per coltivare cibo, potrebbe fornire a circa 709.000 persone (ovvero il 122% della popolazione di Sheffield) le loro “5 al giorno”.
I ricercatori fanno notare che questa è una stima per eccesso della terra disponibile ad essere convertita in orticoltura, in quanto non tutti gli spazi verdi identificati potrebbero essere effettivamente utilizzabili per la coltivazione. Tuttavia, essi sottolineano che se anche solo un quarto di quelle zone fosse in grado di essere trasformato in terreni coltivati, ciò equivarrebbe ai 23 m² pro capite che sono attualmente utilizzati a livello nazionale per la produzione commerciale di ortaggi nel Regno Unito. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che dedicando un ancor più realistico 10% di giardini domestici e altri spazi verdi disponibili alla produzione alimentare mantenendo al contempo l’attuale quantità di appezzamenti in affitto, si potrebbero rifornire 87.375 persone (il 15% della popolazione di Sheffield) di frutta e verdura sufficienti per un dieta sana.
La maggior parte delle infrastrutture verdi di Sheffield si trova nelle aree suburbane, ma Edmondson e i coautori hanno esaminato anche il potenziale per un’agricoltura non al suolo ma sui tetti, che potrebbe utilizzare metodi come l’idroponica, in cui le piante vengono coltivate in una soluzione nutritiva anziché nel suolo, o l’acquaponica, che combina l’allevamento di animali acquatici con la coltura idroponica.
Secondo lo studio, il centro commerciale della città di Sheffield si estende su 229 ettari, con edifici che coprono il 58% di quella zona e tetti piani che hanno il potenziale di ospitare operazioni orticole non al suolo che coprono il 24%. (Ancora una volta, i ricercatori avvertono che questa è una stima superiore all’area disponibile, in quanto non tutti i tetti piani sarebbero effettivamente utilizzabili.) Ciò si traduce in soli 0,5 m² per residente di Sheffield, ma i ricercatori affermano che gli alti rendimenti possibili con i sistemi di produzione privi di suolo consentirebbero a tali spazi di fornire notevoli quantità di frutta e verdura.
“Ci vorranno significativi cambiamenti culturali e sociali per arrivare a sfruttare l’enorme potenziale di crescita delle nostre città; ed è fondamentale che le autorità lavorino a stretto contatto con le comunità per trovare il giusto equilibrio tra spazio verde e orticoltura”, ha dichiarato Duncan Cameron, direttore dell’Institute for Sustainable Food all’Università di Sheffield e coautore dello studio. “Ma con un’attenta gestione degli spazi verdi e con l’utilizzo della tecnologia per creare reti di distribuzione, potremmo vedere l’ascesa di ‘smart food cities’, dove i coltivatori locali possono dare sostentamento alle loro comunità con alimenti freschi e sostenibili”.

CITAZIONI
• Edmondson, J. L., Cunningham, H., Tingley, D. O. D., Dobson, M. C., Grafius, D. R., Leake, J. R., … & Stovin, V. (2020). The hidden potential of urban horticulture. Nature Food, 1(3), 155-159. doi:10.1038/s43016-020-0045-6
Articolo originale: https://news-mongabay-com.mongabay.com/2020/03/study-finds-huge-potential-for-urban-gardens-to-feed-city-dwellers/