- In Sudafrica, ad aprile 2020, le forze dell’ordine preposte alla conservazione hanno salvato una femmina di pangolino di Temminck incinta dal traffico di fauna selvatica e, dopo un intenso percorso di riabilitazione, l’hanno inserita nel programma di rilascio African Pangolin Working Group.
- Non si sa molto sulla biologia riproduttiva del pangolino, perciò lo staff di veterinari ha avuto difficoltà a stabilire quando il pangolino tratto in salvo avrebbe partorito.
- Ad agosto 2020, il video di una fototrappola ha rivelato che il pangolino aveva dato alla luce un cucciolo sano.
Ally è arrivata alla clinica veterinaria come la maggior parte dei pangolini tratti in salvo dal traffico di fauna selvatica: sottopeso, disidratata e affetta da polmonite. Un’ecografia di routine ha però rivelato che Ally non era una paziente come gli altri: era anche incinta.
Ad aprile 2020, alcuni ufficiali appartenenti all’Unità per le Specie in Pericolo del South African Police Service sono riusciti a salvare Ally, una femmina selvatica di pangolino di Temminck (Smutsia temminckii), da individui che avevano tentato di trafficare illegalmente lei e le parti del suo corpo. A causa dell’alto livello di stress, i pangolini in cattività non mangiano e non bevono, spiega Ray Jansen, capo dell’African Pangolin Working Group (APWG), e per questo, nelle mani dei trafficanti, Ally era deperita velocemente.
“Questo animale tanto innocente che in natura non ha predatori è stato esposto a musica ad alto volume, fumo, alcol e tassia,” ha dichiarato Jansen a Mongabay. “È una cosa terribile. Ho visto video di pangolini a cui vengono strappate le scaglie, che vengono picchiati con …dei machete, maltrattati, strapazzati. Vengono gravemente abusati. Quindi, dobbiamo trattare un trauma mentale, in aggiunta alle… malattie che contraggono durante gli scambi e alla privazione di acqua e di cibo.
Le otto specie di pangolino sono considerate le più trafficate nel commercio di fauna selvatica. Sono ricercati per le loro scaglie, che continuano a essere uno tra gli ingredienti principali di alcuni preparati della medicina tradizionale cinese, nonostante la Cina abbia le abbia messe al bando nel giugno scorso. Inoltre, anche la carne del pangolino in molti paesi viene considerata una prelibatezza: un altro fattore che ne incentiva il traffico.
Karin Lourens, veterinaria al Wildlife Veterinary Hospital di Johannesburg, spiega che, per evitare di abortire, per Allie è stato fondamentale non subire ulteriore stress durante la riabilitazione. Una condizione di cattività, compreso un programma di riabilitazione, può comunque stressare un pangolino, per questo lo staff di veterinari ha dovuto occuparsi di lei con molta attenzione.
In una e-mail a Mongabay Lourens scrive: “il confine tra la certezza che la madre sia abbastanza in salute da essere rilasciata e un eccessivo prolungamento della cattività è molto sottile.”
Non si sa molto sulla biologia riproduttiva del pangolino, perciò i veterinari non sono riusciti a stabilire l’età del feto o quando Ally avrebbe partorito. Tuttavia, si sono impegnati moltissimo per farla riprendere in modo da poterla inserire nel programma di rilascio dell’APWG, che si sta occupando della reintroduzione dei pangolini di Temminck nella provincia sudafricana di KwaZulu-Natal, dove si sono “ecologicamente estinti” da 30 o 40 anni. I membri del gruppo stanno rilasciando dei pangolini anche nelle province di Limpopo e Mpumalanga. Secondo loro, un parto in libertà sarebbe stata la cosa migliore sia per Ally che per il suo piccolo.
Non appena Ally è guarita dalle malattie che aveva contratto e ha ripreso peso, il gruppo APWG l’ha trasportata nel luogo del suo rilascio, nella Limpopo Valley, sul confine settentrionale del Nordafrica. Come per tutti i pangolini del programma APWG, il rilascio di Ally è stato graduale e strettamente controllato. Nella fase iniziale, dei custodi l’hanno accompagnata durante le esplorazioni del territorio e la ricerca di cibo ma, durante la notte, l’hanno riportata in uno spazio recintato. Ally ha dimostrato di provare stress tentando di fuggire da questo luogo. Tuttavia, i custodi hanno osservato che si stava nutrendo bene e stava mantenendo il suo peso.
Il Gruppo ha poi deciso di spostare Ally in un altro luogo, e questa si è dimostrata una decisione vincente: Ally sembrava molto più rilassata. Infatti, poco dopo averla trasferita nella nuova area, l’hanno lasciata completamente libera, tenendola comunque sotto stretto controllo con trasmettitori radio e satellitari e con fototrappole poste all’ingresso della sua tana preferita. I controlli fisici sono stati effettuati solo se assolutamente necessari.
Ad agosto, una fototrappola ha rivelato che Ally non era più da sola: aveva dato alla luce un cucciolo sano. Secondo Jansen, è la prima volta che accade a un pangolino di Temminck tratto in salvo dal traffico di fauna selvatica.
“L’aspetto eccezionale è che Ally ha partorito libera in natura,” ha scritto Jansen in una e-mail a Mongabay. “Ha stabilito un legame con il cucciolo ed entrambi stanno bene. Di solito, quando i pangolini partoriscono durante lo smercio o in cattività, anche se in clinica, rifiutano il piccolo. Questo è il primo caso mai sentito di una femmina di pangolino di Temmnick incinta che viene salvata dal traffico illegale, curata in una clinica veterinaria, riabilitata e rimessa in libertà e che partorisce un cucciolo che poi accetta.”
A distanza di un mese, sia Jansen che Lourens ci fanno sapere che Ally e il suo cucciolo sono ancora in perfetta salute.
“Abbiamo visto di nuovo il cucciolo, è sano e cresce velocemente,” ha detto Lauren. “Siamo tutti euforici!”.
Immagine nel banner: cucciolo nato da un pangolino salvato dal traffico di fauna selvatica e rimesso in libertà di Sudafrica. Foto di Francois Meyer.
Articolo originale: https://news-mongabay-com.mongabay.com/2020/09/we-are-all-ecstatic-rescued-wild-pangolin-gives-birth-to-healthy-pup/