Il comunicato stampa del Conservation International aveva inizialmente classificato le foreste neozelandesi al secondo posto tra quelle più minacciate del Pianeta, quando in realtà tale primato spetta alle foreste della Nuova Caledonia.
Le foreste dell’Asia pacifica sono quelle maggiormente a rischio e annoverano 5 delle 10 foreste più minacciate al mondo.
Le popolazioni in aumento, l’espansione dei terreni agricoli, la richiesta di prodotti come l’olio di palma e la carta, lo sfruttamento del legname e quello minerario, l’espansione incontrollata delle città e altre azioni dell’uomo hanno spinto molte delle più grandi foreste del Pianeta sull’orlo della crisi. Scienziati, ambientalisti e persino qualche politico ammoniscono sempre più che le foreste valgono più da vive che da morte. Essi sostengono che, tramite la salvaguardia della biodiversità, la cattura del carbonio, il controllo dell’erosione del suolo e il rifornimento di acqua dolce, le foreste offrono servizi preziosi all’umanità, per non parlare dell’importanza non quantificabile che rivestono le regioni selvatiche in un mondo sempre più umanizzato. Nonostante ciò, il declino delle più grandi foreste del Pianeta non si arresta: la FAO stima che ogni anno vanno persi circa 10 milioni di ettari di foresta tropicale. Naturalmente alcune di queste foreste sono più a rischio di altre e una nuova analisi effettuata dal Conservation International (CI) ha stilato una classifica delle 10 foreste più minacciate del Pianeta.
La lista annovera foreste che hanno già perso il 90% della loro primitiva estensione ma che costituiscono tuttora punti caldi per la biodiversità, caratterizzata da almeno 1500 specie endemiche di piante presenti in ciascuna foresta. Secondo il CI, le foreste dell’Asia pacifica sono quelle maggiormente a rischio, poiché annoverano 5 delle 10 foreste più minacciate al mondo, incluse le prime 4 della lista. L’Africa, invece, possiede 3 delle 10 foreste più minacciate al mondo (se includiamo l’isola del Madagascar) mentre America del Sud e America del Nord ne possiedono una ciascuna.
![]() Uno dei Paesi dalla biologia più ricca e variegata, le Filippine, ospita specie come l’aquila delle Filippine, la seconda al mondo per grandezza. Solo il 7% del suo habitat è rimasto intatto. Foto di Oliver Langrand. |
Mentre i politici hanno sottolineato l’importante ruolo delle foreste nella cattura del carbonio – a seconda degli anni, il 10-15% delle emissioni di gas serra è dovuto alla deforestazione -Tracy Farrel, direttore del Freshwater Conservation Program (programma di conservazione dell’acqua dolce), presso il CI, afferma che il ruolo delle foreste come risorse di acqua dolce diverrà sempre più importante nel corso di questo secolo.
“Mentre si stima che la popolazione mondiale crescerà da 6 a 9 miliardi di persone nei prossimi 30 anni, l’accesso all’acqua diverrà sempre più arduo se milioni di ettari di foreste tropicali continueranno ad essere bruciati ogni anno. Oltre a costosi impianti di desalinizzazione delle acque, l’uomo non è ancora riuscito a trovare un metodo per aumentare le proprie risorse di acqua dolce, per cui è necessario proteggere le rimanenti foreste del Pianeta per preservare le attuali fonti idriche.
Dal momento che le foreste ospitano circa l’80% delle specie terrestri, una loro perdita comporterebbe una maggiore probabilità di estinzioni di massa, cosa che alcuni scienziati dicono sta già avvenendo. Ma le foreste e la loro biodiversità offrono servizi importantissimi, tra cui: impollinazione, produzione di cibo e nuove scoperte mediche.
I punti caldi delle 10 foreste più minacciate (per la mappa di ogni foresta, vedere la fine dell’articolo)
1. Indo-Burma
Con solo il 5% rimanente di quella che fu la grande foresta del sud-est asiatico, la foresta indo-burma è una delle più minacciate al mondo, nonostante i fiumi e le zone umide inondabili di questa foresta offrano acqua, cibo e opportunità economiche a molte delle grandi popolazioni del sud-est asiatico. Le foreste e le risorse idriche risentono del drenaggio per le colture di riso, della costruzione di dighe idroelettriche, della sovrapesca e della conversione di foreste di mangrovie in acquacolture di gamberetti.
2. Nuova Caledonia
Solo il 5% del paesaggio forestale della Nuova Caledonia è rimasto intatto. Rinomate per le loro piante endemiche, le foreste della Nuova Caledonia ospitano specie come il kagu (o cagou), un uccello in pericolo d’estinzione, unico membro superstite della propria famiglia. L’estrazione di nichel, la deforestazione e le specie invasive sono le minacce maggiori.
3. Sundaland
Non molto tempo fa, le foreste della Malesia e dell’Indonesia erano rigogliose e in larga misura intatte. Oggi l’Indonesia ha sorpassato il Brasile per la maggiore perdita di foreste al mondo e la Malesia segue poco distante. L’industria boschiva, la richiesta di prodotti come polpa, carta, gomma e, più di recente, l’olio di palma, hanno decimato numerose foreste, portando alcune delle più celebri specie di animali selvatici asiatiche sulla lista delle specie a più alto rischio, inclusi gli orangotango, le tigri e i rinoceronti di Sumatra. Attualmente, solo il 7% delle originarie foreste del Sundaland è rimasto intatto. La deforestazione intensiva e il drenaggio delle torbiere ha avuto impatti globali: sebbene non sia una potenza industriale l’Indonesia è il terzo maggiore produttore di gas serra al mondo, provenienti quasi interamente dalla deforestazione.
4. Filippine
Poco più a nord di Malesia e Indonesia ci sono le isole delle Filippine, le cui foreste sono minacciate quasi quanto quelle del Sundaland, sebbene i motivi siano diversi. Numerose foreste filippine erano state abbattute in passato. Oggi, il rimanente 7% delle foreste è minacciato da popolazioni agricole in costante aumento, le quali vivono in condizioni di estrema povertà e disboscano le foreste per fare spazio alle coltivazioni. Circa 80 milioni di filippini dipendono dalle foreste per la loro sopravvivenza e stanno minacciando alcune delle foreste biologicamente più ricche del Pianeta.
5. Foresta Atlantica
L’America del Sud è celebre per avere la più grande foresta tropicale del mondo: l’Amazzonia. Oltre ad essa, però, il continente ospita un altro ecosistema meno conosciuto ma più minacciato, la
Foresta Atlantica. Un tempo essa copriva la maggior parte delle coste orientali del Sud America, mentre oggi ne rimane circa l’8% dell’originaria grandezza. La distruzione su larga scala della Foresta Atlantica cominciò qualche secolo fa, per far posto inizialmente alle piantagioni di zucchero di canna e successivamente a quelle di caffè. Oggi la foresta si è assottigliata e sopravvive principalmente in piccoli frammenti, minacciata dall’espansione urbana, dall’agricoltura e dall’allevamento del bestiame. Numerose delle sue specie uniche sopravvivono sull’orlo dell’estinzione in aree di foresta sempre più piccole.
6. Montagne del sud-ovest cinese
Ridotte all’8% della loro primitiva grandezza, le foreste delle montagne del sud-ovest cinese ospitano una delle specie più amate al mondo: il panda gigante. Oltre a ciò, queste foreste riforniscono alcuni dei più importanti e biodiversi fiumi cinesi, incluso lo Yangtze. Mentre le foreste della regione sono minacciate da sfruttamento eccessivo dei pascoli, raccolta di legna da ardere e caccia illegale, i fiumi sono minacciati da sovrappopolazione, sfruttamento incontrollato e sviluppo inarrestabile della Cina, come il Three Gorges Dam. Il Yangze ha già perso una delle sue specie più preziose, il baiji, o delfino del fiume Yangtze, mentre molte altre sono in pericolo.
7.California Floristic Province
La California Floristic Province ospita l’albero più grande al mondo, per non dire l’organismo vivente più grande, la sequoia. Ridotta al 10% dell’habitat di un tempo, la foresta fu abbattuta nel passato, mentre oggi è minacciata soprattutto dall’agricoltura commerciale. Oltre a ciò, l’espansione delle città, l’inquinamento e le arterie stradali hanno un impatto notevole su quel che rimane della foresta costiera.
8. Foreste costiere in Africa orientale
Nonostante l’Africa orientale sia celebre per le sue sterminate pianure, essa ospita anche alcune delle foreste più minacciate al mondo, incluse le foreste della regione costiera. Solo il 10% di queste foreste è sopravvissuto, sebbene in maniera molto frammentata. Come in molte parti del mondo, l’espansione agricola è la minaccia più grande per queste foreste. Nel caso delle foreste costiere, sia l’agricoltura commerciale che quella di sussistenza, esacerbate dalla crescita della popolazione, stanno mettendo sotto pressione le foreste. Le specie superstiti, come il numero di primati che non si ritrova in nessun altro luogo al mondo, sono minacciati dalla caccia di animali selvatici.
9. Madagascar e isole dell’oceano indiano
Pochi posti al mondo sono più unici del Madagascar, habitat di tutti i lemur del mondo. Tuttavia, la disperata povertà, la sovrappopolazione, la caccia di animali selvatici, lo sfruttamento del legname e quello dei minerali minacciano il rimanente 10% delle foreste dell’isola. Nemmeno le foreste protette sono davvero tali in Madagascar:
a seguito di una recente crisi, infatti, i mitici parchi dell’isola sono stati saccheggiati alla ricerca del legno di palissandro e i suoi lemur sono stati uccisi per il commercio di carne selvatica. Data l’estrema povertà in cui vive questa nazione, la sopravvivenza delle foreste è vitale in quanto forniscono acqua dolce, proteggono il suolo dall’erosione, producono cibo e turismo, quest’ultimo generato essenzialmente dall’incredibile biodiversità dell’isola. Alcuni conservazionisti hanno ammonito che se la deforestazione andrà avanti in Madagascar la nazione assomiglierà presto ad Haiti.
10. Zona afromontana orientale
Le foreste afromontane orientali occupano i primi posti della lista. Estendendosi dalle montagne dell’Arabia Saudita a quelle dello Zimbabwe, il rimanente 11% di queste foreste ospita una straordinaria biodiversità, inclusi gli immensi laghi con oltre 600 specie ittiche che non si ritrovano in nessun altro posto al mondo. Queste foreste sono ora minacciate dall’agricoltura, comprese le piantagioni di banane, fagioli e tè. Il crescente commercio di carne selvatica, fiorente in gran parte dell’Africa sub-sahariana, sta mettendo ulteriormente a dura prova le specie della regione.
Da notare: Nuova Zelanda
Solo una frazione di questo paesaggio forestale davvero unico sopravvive con i suoi bizzarri abitanti, tra cui i pipistrelli cacciatori, le antiche rane e gli uccelli che non volano. La deforestazione e il prosciugamento delle zone umide minacciano le foreste sopravvissute, mentre molte delle specie uniche della Nuova Zelanda devono combattere contro le specie invasive, incluso mammiferi e erbacce. Alcune delle specie uniche dell’isola sono scomparse definitivamente.
Il CI aveva erroneamente classificato le foreste della Nuova Zelanda al secondo posto tra quelle più minacciate al mondo. Le foreste della Nuova Zelanda in realtà occupano la ventiduesima posizione.
Map courtesy of CI.
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