Le rane della nuova specie Paedophryne amauensis rappresentano i più piccoli vertebrati presenti al mondo… per lo meno fino ad ora. Immagine tratta da: Rittmayer EN et al. (2012) Ecological Guild Evolution and the Discovery of the World’s Smallest Vertebrate. PloS ONE 7(1): e29797.
Quanto si può essere piccoli e possedere ancora una colonna vertebrale? La risposta continua a sorprendere gli scienziati. Una nuova specie di rana è stata infatti scoperta dai ricercatori in Papua Nuova Guinea; è minuscola rispetto ad altri insetti e risulta persino più piccola di una monetina da 10 centesimi. La rana infatti misura circa 1 millimetro in meno rispetto al più piccolo vertebrato finora conosciuto, un pesce minuscolo.
Il più piccolo esemplare di questa nuova specie, chiamata Paedophryne amauensis, misura circa 7 millimetri, mentre il più grande circa 8. Il precedente detentore del record era un pesce chiamato Paedocypris progenetica, la cui lunghezza variava tra 7,9 e 10,3 millimetri. In base allo studio condotto, alla specie Paedophryne (che in greco antico significa “giovane rana”) appartengono quattro tra le dieci rane più piccole al mondo. La specie è stata descritta per la prima volta nel 2010.
All’estremo opposto dello spettro troviamo invece la balenottera azzurra (Balaenoptera musculus), ovvero il vertebrato più grande al mondo.
“Sappiamo molto poco delle limitazioni funzionali causate da dimensioni fisiche così estreme, siano esse grandi o piccole”, ha affermato Christopher Austin della Louisiana State University durante una conferenza stampa, aggiungendo inoltre che “è stato alquanto difficile localizzare la Paedophryne amauensis a causa delle sue dimensioni ridotte e al richiamo acuto dei maschi durante l’accoppiamento che risulta simile a quello di altri insetti. Ma la scoperta è senz’altro straordinaria. La Nuova Guinea è un luogo ricco di specie diverse e qualsiasi ulteriore scoperta ci consente di ottenere nuove e preziose informazioni sull’origine e la conservazione di questa biodiversità”.
Le foreste pluviali della Papua Nuova Guinea, che sono tra le meno esplorate al mondo, vengono messe a repentaglio dal disboscamento delle piantagioni monocolturali e dall’attività mineraria, nonché dall’amministrazione inadeguata e dalla diffusa corruzione. Le comunità possiedono il 90% della terra in Papua Nuova Guinea, ma negli ultimi anni i loro diritti sono notevolmente diminuiti, poiché diverse società straniere hanno cominciato a mostrare interesse per questa nazione montuosa. Da uno studio del 2008 è emerso che quasi un quarto delle foreste del paese è stato degradato o è addirittura andato perduto tra il 1972 e il 2002, e ciò è più di quanto si potesse immaginare.
“Le foreste della Papua Nuova Guinea sono tre le più importanti al mondo dal punto di vista biologico, ma stanno scomparendo davanti ai nostri occhi”, ha affermato nel 2010 l’ecologista tropicale William Laurance della James Cook University di Cairns, in Australia.
Primo piano della Paedophryne amauensis. Immagine tratta da: Rittmayer EN et al. (2012) Ecological Guild Evolution and the Discovery of the World’s Smallest Vertebrate. PloS ONE 7(1): e29797.
CITATION: Rittmeyer EN, Allison A, Gründler MC, Thompson DK, Austin CC (2012) Ecological Guild Evolution and the Discovery of the World’s Smallest Vertebrate. PLoS ONE 7(1): e29797. doi:10.1371/journal.pone.0029797.