Due lemuri Sifaka di Coquerel che si baciano. Foto di Rhett A. Butler. |
Secondo una nuova ricerca dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) recentemente prodotta da un gruppo di lavoro della Commissione per la salvaguardia delle specie , 94 delle 103 specie totali di lemuri sono a rischio di estinzione.
I lemuri, un gruppo di primati endemici del Madagascar, sono minacciati dalla distruzione del loro habitat e dal bracconaggio e commercio della loro carne. Gli aggiornamenti della Lista Rossa IUCN mostrano come 23 specie di lemuri siano ora classificate come “a grave rischio di estinzione”, 52 “a rischio”, 19 “vulnerabili” e 3 “quasi a rischio”. Solamente 3 specie di lemuri sono classificate come “a minimo rischio”. Le nuove cifre sono allarmanti se paragonate all’ultima lista, pubblicata nel 2005: in essa 10 specie erano “a grave rischio”, 21 “a rischio” e 17 “vulnerabili”.
“I risultati prodotti dal gruppo di lavoro ci hanno scioccato, perché mostrano come il Madagascar abbia di gran lunga il numero più alto di specie a rischio rispetto ad ogni altro habitat di primati o ad ogni altro paese” – dice Christoph Schwitzer, Direttore alla Ricerca dello Zoo di Bristol, che lavora per il Gruppo specialista dei primati della Commissione per la salvaguardia delle specie. “Basandoci sui risultati, possiamo dire che i lemuri sono probabilmente il gruppo di vertebrati più in pericolo al mondo”.
Il lemure Indri, ad altissimo rischio di estinzione. Foto di Rhett A. Butler. |
Russ Mittermeier, Presidente della Conservazione Internazione (CI) e Direttore del Gruppo specialista di primati dell’IUCN, aggiunge: “Questa nuova valutazione evidenzia l’altissimo rischio di estinzione dei lemuri del Madagascar e i possibili danni complessivi alla biodiversità, vitale per la sopravvivenza della popolazione locale”.
La già critica situazione dei lemuri è notevolmente peggiorata dopo il colpo di stato del 2006 che ha gettato la nazione in una crisi politica, indebolito le istituzioni locali, contribuito all’abbandono di iniziative di salvaguardia ambientale, distrutto l’emergente industria ecoturistica e causato un brusco aumento del disboscamento illegale e della caccia al lemure. Andry Rajoelina, salito al potere durante il colpo di stato, rimane tuttora presidente.
Nonostante tutto, non ci sono solo cattive notizie per i lemuri. Gli ecoturisti e le donazioni alla tutela ambientale stanno tornando in Madagascar, in un tentativo di proteggere l’habitat locale e sostenere imprese e comunità locali che traggono beneficio dall’incredibile ricchezza biologica del Madagascar. Il paese ha la più ricca diversità di primati al mondo.
“Le meravigliose ed uniche specie del Madagascar ne costituiscono il patrimonio più importante ed il marchio distintivo; sono il fondamento di una ricca industria turistica che continua a crescere nonostante gli attuali problemi politici”, dice Mittermeier della Conservazione Internazionale, una delle organizzazioni che ha contributo al gruppo di lavoro della Commissione per la salvaguardia delle specie.
Lemuri dalla coda ad anelli. Foto di Rhett A. Butler |
La riunione dell’IUCN ha inoltre annunciato la scoperta di una specie finora sconosciuta di lemure topo nell’area orientale di Marolambo. La specie non è stata ancora formalmente descritta o nominata, ma è la 103esima specie di lemure conosciuta scientificamente. Dal 2000 sono stati scoperti 40 “nuovi” lemuri.
Il Vari bianconero, ad altissimo rischio di estinzione. Foto di Rhett A. Butler. |
Il seminario è avvenuto in concomitanza con l’apertura del Centro Valbio, un moderno centro di ricerca ai confini del Parco nazionale di Ranomafana. Nel parco di Ranomafana
vivono 14 specie di lemuri, incluso le specie ad altissimo rischio di estinzione del Vari bianconero (Varecia variegata), del Prolemure dal naso largo (Prolemur simus), Apalemure dorato (Hapalemur aureus) e del Sifaka di Milne-Edwards (Propitecus edwardsi).