Cucciolo di tre mesi di elefante del Borneo di fianco alla madre morta Le forze dell’ordine hanno il sospetto che questo elefante, insieme ad altri 13, sono stati avvelenati. Fotografia del Dipartimento faunistico Sabah
Le forze dell’ordine per la salvaguardia della fauna selvatica nello stato malaysiano di Sabah hanno trovato nella riserva forestale di Gunung Rara i corpi di 14 elefanti del Borneo, e sospettano ce ne potrebbero essere altri. In attesa dei risultati delle analisi, si pensa che gli elefanti sono stati probabilmente avvelenati a causa dei danni negli apparati digerenti degli animali. Sull’isola di Borneo sono rimasti solo circa 2.000 elefanti del Borneo (Elephas maximus borneensis), la maggior parte dei quali si trovano nel Sabah.
“Pensiamo che tutti i decessi di questi elefanti siano correlati,” ha detto alla BBC il direttore del Dipartimento faunistico del Sabah (SWD) Laurentius Ambu. Una volta un cucciolo di elefante di 3 mesi è stato trovato a fianco della madre morta. I soccorritori dicono che il piccolo, soprannominato “Joe,” sta bene ed è stato spostato nella Riserva faunistica Lok Kawi.
Secondo la WWF Malaysia, tutti gli elefanti morti sono stati trovati in aree forestali che venivano convertite in piantagioni di olio di palma. Due compagnie di olio di palma e una compagnia del legname lavorano ai confini della Riserva forestale Gunung Rar. Questo potrebbe significare che gli elefanti sono stati uccisi come i parassiti, visto che sono conosciuti per causare danni importanti nelle piantagioni di olio di palma. Avvelenamenti del genere non sono poco frequenti: l’anno scorso vari elefanti del Sumatra, considerati in via di estinzione, sono stati avvelenati nelle piantagioni di olio di palma.
In effetti, Ambu ha detto ieri al Wall Street Journal che “Sospettiamo che il veleno sia stato sparso nell’area dagli operai della piantagione. Stiamo aspettando i risultati del laboratorio per stabilire se gli elefanti siano morti a causa dell’avvelenamento oppure a causa dell’infezione batterica.”
Tuttavia, ci sarà bisogno di più informazioni per poter stabilire una diagnosi. Le piantagioni di olio di palma si sono diffuse lungo il Sabah negli ultimi decenni, spesso sostituendo le foreste.
“Le conversioni provocano le frammentazioni delle foreste, che in cambio provocano la perdita del habitat naturale per i branchi di elefanti, spingendoli a trovare cibo e spazio alternativi, mettendo l’uomo e la fauna selvatica in un conflitto diretto,” ha detto Dionysius S K Sharma, amministratore esecutivo della WWF-Malaysia. Sharma consiglia che gli elefanti del Borneo siano aggiornati allo stato di ‘totalmente protetto’ nel paese.
I test genetici hanno mostrato che gli elefanti del Borneo sono una sottospecie distinta di elefanti asiatici. Essendo l’elefante più piccolo del mondo, sono descritti a volte come “elefanti pigmeo” anche se gli adulti possono arrivare a pesare più di 5 tonnellate.