Una tribù dell’Amazzonia redige un’enciclopedia di medicina tradizionale da 500 pagine


A Matsés shaman named Cesar. Photo courtesy of Acaté.

Uno sciamano Matsés, di nome Cesar. Foto gentilmente concessa da Acaté.


In una delle grandi tragedie della nostra epoca, le tradizioni, i racconti, le culture e le conoscenze indigene stanno svanendo in tutto il mondo. Intere lingue e mitologie stanno scomparendo e in alcuni casi persino alcuni interi gruppi indigeni si stanno estinguendo. Ciò fa sì che sia una notizia degna di nota il fatto che una tribù in Amazzonia – il popolo dei Matsés tra Brasile e Perù – abbia redatto un’enciclopedia da 500 pagine della loro medicina tradizionale. L’enciclopedia, compilata da cinque sciamani con l’assistenza del gruppo ambientalista Acaté, espone nel dettaglio tutte le piante usate dalla medicina Matsés per curare una massiccia varietà di disturbi.



“L'[Enciclopedia della Medicina Tradizionale Matsés] rappresenta la prima volta in cui gli sciamani di una tribù dell’Amazzonia hanno creato un’intera trascrizione completa delle loro conoscenze mediche, scritta nella propria lingua e con le loro parole” ha detto a Mongabay in un’intervista (qui sotto riportata per completo) Christopher Herndon, presidente e cofondatore di Acaté.



I Matsés hanno stampato l’enciclopedia solo nella loro lingua per assicurare che le conoscenze mediche non vengano rubate da corporazioni o ricercatori com’è successo in passato. Infatti, l’enciclopedia è intesa come una guida per formare nuovi e giovani sciamani secondo la tradizione e per registrare la saggezza degli sciamani in vita prima che muoiano.



“Uno dei più celebri guaritori anziani Matsés è morto prima che il suo sapere potesse essere trasmesso, quindi bisognava agire subito. Acaté e i capotribù Matsés hanno deciso di fare dell’enciclopedia una priorità prima che morissero altri anziani e che il loro sapere ancestrale sparisse con loro” ha affermato Herndon.



Acaté ha anche iniziato un programma che metta in contatto gli sciamani Matsés rimasti con giovani studenti. Attraverso questo programma di formazione, il popolo indigeno spera di preservare i suoi costumi come ha fatto per secoli in passato.



“Con la conoscenza delle piante officinali che sparisce in fretta tra la maggior parte dei gruppi indigeni e senza nessuno che la trascriva, i veri perdenti alla fine sono tragicamente coloro che vogliono tutelare gli interessi degli indigeni” ha affermato Herndon. “La metodologia sviluppata dai Matsés e da Acaté può essere un esempio perché altre culture indigene salvaguardino il loro sapere ancestrale.”




UN’INTERVISTA CON CHRISTOPHER HERNDON, M.D.



Mongabay: Perché l’enciclopedia è importante?



Chris Herndon (left) and Arturo, a shaman (right), look over drafts of the new encyclopedia. Photo courtesy of Acaté.
Chris Herndon (a sinistra) e Arturo (a destra), revisionano delle bozze della nuova enciclopedia. Foto gentilmente concessa da Acaté.


Christopher Herndon: L’enciclopedia rappresenta la prima volta in cui gli sciamani di una tribù dell’Amazzonia hanno creato un’intera trascrizione completa delle loro conoscenze mediche, scritta nella propria lingua e con le loro parole. Nei secoli, i popoli dell’Amazzonia hanno trasmesso tramite la tradizione orale un’accumulata ricchezza di conoscenze e tecniche di cura che sono il prodotto dei loro profondi legami spirituali e fisici con il mondo naturale. I Matsés vivono in uno degli ecosistemi di maggiore biodiversità del pianeta e sono diventati esperti nella conoscenza delle proprietà curative delle sue piante e animali. Eppure, in un mondo in cui il cambiamento culturale destabilizza persino le società più isolate, questo sapere sta rapidamente scomparendo.


È difficile stabilire quanto rapidamente questo sapere può andar perso dopo che una tribù entra in contatto con il mondo esterno. Una volta estinto, questo sapere, insieme all’autosufficienza della tribù, non potrà mai essere recuperato del tutto. Storicamente, in molti gruppi indigeni la conseguenza della perdita dei sistemi di cura locali si avvicina alla quasi totale dipendenza dai sistemi sanitari esterni disponibili in zone così remote e di difficile accesso, che sono rudimentali ed estremamente limitati. Non sorprende quindi che, nella maggior parte dei paesi, i gruppi indigeni sono quelli che hanno il tasso più alto di morte e malattia.




Mappa che mostra gran parte del territorio dei Matsés, anche se non comprende le comunità Matsés brasiliane all’interno della riserva della Vale do Javari. Immagine gentilmente concessa da Acaté/Instituto Investigaciones de la Amazonía Peruana. Cliccare sull’immagine per ingrandire.

L’iniziativa è importante dal punto di vista dei Matsés perché la perdita di cultura e la scarsa assistenza medica sono tra le loro più grandi preoccupazioni. La metodologia di cui si sono fatti pionieri per proteggere con successo e salvaguardare il loro sapere possono servire come un modello replicabile per altre comunità indigene che stanno affrontando un’ erosione culturale di pari entità. Per un movimento di salvaguardia più ampio, sappiamo che c’è una forte correlazione tra gli ecosistemi intatti e le regioni popolate dagli indigeni, il ché fa sì che il rafforzamento della cultura indigena sia uno dei modi più efficaci per proteggere ampie aree di foreste pluviali.


Mongabay: Perché l’ora di registrare queste informazioni è adesso?



Christopher Herndon: Il sapere dei Matsés e la saggezza accumulata nel corso delle generazioni è stata sull’orlo del baratro dell’estinzione. Fortunatamente era rimasto qualche Matsés anziano che deteneva ancora il sapere ancestrale, dato che il contatto assiduo con il mondo esterno si è verificato solo nell’ultima metà del secolo scorso. I guaritori erano adulti all’epoca del contatto iniziale e avevano già padroneggiato le loro abilità prima che venisse loro detto che erano inutili, dai missionari e dai lavoratori governativi. Al tempo in cui iniziammo il progetto nessuno degli sciamani anziani aveva dei Matsés più giovani che fossero interessati a imparare da loro.



Uno dei più celebri guaritori anziani Matsés è morto prima che il suo sapere potesse essere trasmesso, quindi doveva essere fatto adesso. Acaté e i capotribù Matsés decisero di fare dell’enciclopedia una priorità prima che morissero altri anziani e che il loro sapere ancestrale sparisse con loro. Il progetto non mirava a salvare una danza tradizionale o un costume, si trattava della loro salute e di quella delle generazioni future di Matsés. La posta in gioco non poteva essere più alta di così.



Mongabay: Che aspetto ha l’enciclopedia?



Christopher Herndon: Dopo due anni di intenso lavoro da parte dei Matsés, l’enciclopedia adesso include cinque capitoli da parte di cinque maestri guaritori ed è lunga più di 500 pagine! Ogni voce è catalogata secondo il nome della malattia, con una spiegazione: di come riconoscerla dai sintomi; della causa; di quale pianta usare; di come preparare la medicina e di opzioni terapeutiche alternative. Una fotografia fatta dai Matsés di ogni pianta accompagna ogni voce all’interno dell’enciclopedia.



L’enciclopedia è scritta per mano di e dal punto di vista dello sciamano Matsés, che descrive come gli animali della foresta pluviale sono coinvolti nella storia naturale delle piante e collegati con le malattie. È una vera enciclopedia sciamanica, interamente scritta e redatta dagli sciamani indigeni, la prima a quanto sappiamo di questo tipo e con questo scopo.


Mongabay: In che modo spera che questa enciclopedia possa aiutare gli sforzi ambientalisti?

Shaman and apprentice. Photo courtesy of Acaté.
Uno sciamano e il suo apprendista. Foto gentilmente concessa da Acaté.



Christopher Herndon: Noi crediamo che responsabilizzare i popoli indigeni sia l’approccio più redditizio e duraturo per la conservazione delle foreste pluviali. Non è un caso che le rimanenti aree di foreste intatte nell’eco-zona neotropicale si sovrappongano strettamente con le zone abitate da indigeni. I popoli tribali capiscono e danno valore alle foreste pluviali perché dipendono da esse. Questa relazione va al di là di una semplice dipendenza utilitaristica: c’è una connessione spirituale con la foresta, un senso di interconnessione che è difficile comprendere attraverso gli schemi mentali compartimentali degli occidentali, ma nondimeno è reale.



Molte delle gravi minacce ambientali nelle remote zone indigene che si sentono alle notizie (petrolio, legname, miniere e simili) sono costituite da industrie esterne che opportunisticamente si approfittano dell’indebolita coesione sociale interna dei popoli indigeni contattati di recente, delle loro risorse limitate e della loro crescente dipendenza dal mondo esterno. I tema unificatore delle tre aree programmatiche di Acaté, economia sostenibile, medicina tradizionale e agro-ecologia è l’autosufficienza. Acaté non ha predeterminato queste tre priorità di conservazione: sono state discusse con gli anziani dei Matsés che sapevano che il modo migliore per proteggere la loro cultura e le loro terre è attraverso una posizione di forza e indipendenza.


The encyclopedia was reviewed and edited over several day in a gathering of the Matsés chiefs and remaining elder shamans. Photo courtesy of Acaté.
L’enciclopedia è stata revisionata e modificata per svariati giorni in un consiglio di capitribù Matsés e dei rimanenti sciamani anziani. Foto gentilmente concessa da Acaté.



Dal punto di vista della conservazione ambientale globale, i Matsés proteggono oltre 3 milioni di acri di foreste pluviali nel solo Perù. Quest’area
comprende alcune delle foreste più intatte, dalla maggiore biodiversità e più ricche di carbone. Le comunità Matsés sulla sponda brasiliana dei fiumi Javari e Yaquerana costituiscono i confini occidentali della riserva indigena della Vale do Javari, una regione grossomodo grande come l’Austria che contiene il numero maggiore di tribù “non contattate”, in isolamento volontario, rimaste al mondo. Ai margini meridionali del territorio Matsés, alle sorgenti del fiume Yaquerana, si trova La Sierra del Divisor, una regione di sconcertante bellezza naturale, biodiversità e anche di gruppi tribali non contattati. Per questi motivi, anche se i in totale Matsés possono contare una popolazione di poco più di 3.000 elementi, essi sono situati in una posizione strategica al fine di proteggere una vasta area di foreste pluviali e un certo numero di gruppi tribali isolati. Responsabilizzarli significa: conservazione ad alto rendimento.


Mongabay: detto che l’enciclopedia è solo la Fase 1 di un’iniziativa più ampia da parte di Acaté; quali sono le altre componenti necessarie per mantenere i loro sistemi sanitari tradizionali?



Christopher Herndon: Il completamento dell’enciclopedia è un primo passo storico e critico verso il mitigare le minacce esistenziali nei confronti della saggezza curativa e dell’autosufficienza Matsés. Tuttavia, l’enciclopedia da sola non basta per mantenere la loro autosufficienza, siccome i loro sistemi di cura si basano su un’esperienza che può essere trasmessa solo attraverso lunghi periodi di tirocinio. Purtroppo, a causa di influenze esterne, quando abbiamo iniziato il progetto nessuno degli anziani aveva degli apprendisti. Eppure, allo stesso tempo, la maggior parte dei villaggi utilizzavano ancora attivamente e dipendevano ancora dalle conoscenze delle piante officinali dei guaritori anziani rimasti, la maggior parte dei quali si stima che abbia più di 60 anni.


Giant monkey frog. Photo by: Rhett A. Butler.
Phyllomedusa bicolor. Foto di: Rhett A. Butler.



Nella Fase 2, il Programma Tirocinio, ogni sciamano anziano (molti dei quali sono anche gli autori dei capitoli dell’Enciclopedia) saranno accompagnati nella foresta da Matsés più giovani perché questi imparino le piante e li assistano nella cura dei pazienti. Il programma di tirocinio è stato iniziato nel 2014 in un villaggio di Esitrón sotto la supervisione dello sciamano anziano Luis Dunu Chiaid. Dato il successo del tirocinio-pilota a Esitrón, è stato concordato all’unanimità dai Matsés, in un recente incontro, che questo programma dovesse essere espanso a più villaggi possibile, dando priorità ai villaggi che non hanno più guaritori tradizionali.



L’obbiettivo finale dell’iniziativa è la Fase 3, l’integrazione e il miglioramento della consegna dei metodi curativi “Occidentali” con le pratiche tradizionali. Wilmer, un promotore sanitario nella piccola clinica di Esitrón e uno dei tirocinanti del programma-pilota costituisce un modello di ruolo per altri operatori sanitari Matsés. Lui capisce che la futura sanità di questi popoli dipende dalla creazione di un sistema sanitario duale e attivo che permetta alla comunità di attingere al meglio di entrambi i mondi.



Inoltre, è stato concordato che il nostro lavoro agro-forestale dovrebbe estendersi fino a includere l’integrazione delle piante officinali. Ciò si baserà sulla foresta officinale creata da uno dei più grandi guaritori Matsés a Nuevo San Juan e attualmente mantenuta da suo figlio Antonio Jimenez. Agli occhi di un esterno, questa foresta sembra un tratto non ben specificato di foresta pluviale lungo il sentiero che porta alle loro fattorie, a circa 10-15 minuti dal loro villaggio. In presenza di un mastro sciamano che indica le piante curative, ci si rende conto in un momento che si è circondati invece da una costellazione di piante officinali coltivate dai guaritori Matsés, da essere usate per trattare un’ampia gamma di disturbi. Molte piante rampicanti e funghi non crescono in giardini aperti ed esposti al sole e necessitano degli ecosistemi della foresta pluviale perché si riproducano. Il posizionamento della foresta curativa a 10-15 minuti di distanza dai loro villaggi è caratteristico dell’efficienza Matsés. Se si ha un bambino malato, non si vuole viaggiare 4 ore per trovare la cura.


Mongabay: L’enciclopedia è stata scritta solo in lingua Matsés per tutela contro la prospettiva di sfruttamento e il furto del sapere indigeno. La paura di pirateria biologica costituisce una preoccupazione reale per i Matsés?

Applied traditional medicine of the Matsés. Photo courtesy of Acaté.
Medicina tradizionale applicata dei Matsés. Foto gentilmente concessa da Acaté.



Christopher Herndon: Sfortunatamente, la Storia abbonda di esempi di furto ai danni dei popoli indigeni. Per i Matsés in particolare, si tratta di realtà. Le secrezioni cutanee della Phyllomedusa bicolor vengono utilizzate nei rituali di caccia dei Matsés. Le secrezioni, ricche di un’ampia gamma di peptidi bioattivi, vengono assimilate all’interno del corpo attraverso l’applicazione su bruciature o tagli esposti. Entro pochi istanti le tossine inducono delle risposte cardiovascolari e involontarie intense che in ultima istanza portano a uno stato di coscienza alterata e di acutezza sensoriale accentuata.



Anche se il raggio della Phyllomedusa bicolor si estende per tutta l’Amazzonia settentrionale, si registra che solo i Matsés e un esiguo numero di vicine tribù Panoan usano le sue potenti secrezioni. Dopo che dei resoconti che i Matsés le usavano si sono trasmessi al di fuori della foresta, alcune ricerche sulle secrezioni di questa rana in laboratorio hanno rivelato un complesso cocktail di peptidi con potenti proprietà vasodilatatrici, narcotiche e antibatteriche. Svariate compagnie farmaceutiche e università hanno presentato dei brevetti sui peptidi senza il riconoscimento dei popoli indigeni per i quali a lungo hanno svolto un ruolo unico e importante nella loro cultura. Un peptide antimicotico della rana è stato persino impiantato transgeneticamente dentro una patata.



La paura della pirateria biologica è sfortunatamente una porta che si è aperta in entrambi i sensi. Molti gruppi ambientalisti e scienziati in Amazzonia hanno portato avanti dei progetti per documentare la conoscenza indigena della fauna locale, come ad esempio la registrazione dei nomi degli uccelli, ma in generale non si sono mai spinti oltre quando si arrivava alle piante medicinali, per paura di essere accusati di facilitare la bio-pirateria. Eppure, con la conoscenza delle piante officinali che sparisce in fretta tra la maggior parte dei gruppi indigeni e senza nessuno che la trascriva, i veri perdenti alla fine sono tragicamente coloro che vogliono tutelare gli interessi degli indigeni. La metodologia sviluppata dai Matsés e da Acaté può essere un esempio perché altre culture indigene salvaguardino il loro sapere ancestrale.


Mongabay: Qual è la metodologia di Acaté e come fa a proteggere il sapere?


Christopher Herndon: Acaté e i Matsés hanno sviluppato una metodologia innovativa per proteggere il loro sapere ancestrale sulle piante medicinali dall’estinzione e allo stesso tempo salvaguardare le informazioni sensibili dal furto da parte di esterni. L’Enciclopedia è scritta solo in lingua Matsés. È fatta da e per i Matsés e nessuna traduzione verrà prodotta in spagnolo o inglese. È fatta da e per i Matsés e nessuna traduzione verrà prodotta in spagnolo o inglese.


Looking over the new encyclopedia. Photo courtesy of Acaté.
Controllo della nuova enciclopedia. Foto gentilmente concessa da Acaté.



Ogni capitolo dell’Enciclopedia della Medicina Tradizionale è stato scritto da uno sciamano anziano rinomato scelto dalla comunità. Ogni anziano è stato messo in coppia con un Matsés più giovane che nell’arco di mesi ha trascritto il suo sapere fotografando e scrivendo a proposito di ogni pianta. Le foto e i testi sono stati compilati e scritti su un pc portatile da Wilmer Rodríguez López, un Matsés che è un esperto nella trascrizione scritta della loro lingua.



All’incontro, una volta compilata l’Enciclopedia, la bozza che superava le 500 pagine di lunghezza è stata modificata e rivista collettivamente dagli sciamani della tribù nell’arco di svariati giorni. L’Enciclopedia completa ora è in fase di impaginazione e stampa per i Matsés, sotto la loro direzione e non verrà né pubblicata né disseminata al di fuori delle loro comunità.



Ci aspettiamo che il successo senza controversie della metodologia a cui Acaté e i nostri collaboratori indigeni hanno aperto la strada aprirà le porte per sforzi simili lungo tutta l’Amazzonia e oltre. Stiamo già vedendo delle iniziative da parte di altre organizzazioni che non vedono l’ora di replicarla.



Mongabay: Ovviamente il fulcro è preservare la cultura e il sapere Matsés, ma il loro sapere medico potrebbe in teoria aiutare le popolazioni future in tutto il mondo. Ci sono delle condizioni specifiche con le quali gli sciamani e il popolo Matsés potrebbero condividere il loro sapere sulle cure e le piante dell’Amazzonia? O la fiducia è stata tradita troppo a fondo?



Christopher Herndon: Acaté non può rispondere per i Matsés su quest’argomento. Quello che posso dirvi dal fatto di lavorare con i guaritori indigeni di ogni parte dell’Amazzonia è che li ho trovati in generale aperti nel condividere il loro sapere, se approcciati con rispetto. Hanno anche una curiosità intellettuale riguardo ad altri sistemi di guarigione, incluso il nostro.




Matsés village. Photo courtesy of Acaté.
Un villaggio Matsés. Foto gentilmente concessa da Acaté.



Alcuni dei medicinali più importanti dell’umanità, come il chinino e l’aspirina, sono stati sviluppati attraverso l’apprendimento dai guaritori tradizionali. A causa del clima politico e della paura internazionale di pirateria biologica, intraprendere iniziative del genere è una sfida persino per le compagnie farmaceutiche ben intenzionate, che si impegnano in accordi di compartecipazione agli utili in modo eguale. Dal punto di vista pratico, la complessità del sapere e delle medicine indigeni è tale che non è possibile valutare a pieno la fitochimica all’interno dello spazio temporale entro il quale il sapere è in procinto di perdersi. L’Enciclopedia, anche se non è stata concepita con questo scopo, mantiene delle possibilità aperte in futuro per i Matsés: un futuro che, in contrasto con la maggior parte dei precedenti storici, sarà quello che loro stessi determineranno.



Inoltre non dovremmo perdere di vista il fatto che, prima della loro enciclopedia, l’intero sistema sanitario dei Matsés si trovava sul punto incontrollato di sparire a causa delle influenze del mondo esterno. I Matsés vivono in zone remote per le quali la somministrazione di cure esterne è una sfida ed è limitata. Gli ambulatori sanitari in molte comunità Matsés, in particolare quelle che si trovano più lontano alle sorgenti del fiume, esauriscono in maniera critica i medicinali più di base, come quelli utilizzati per curare la malaria falciparum, una malattia introdotta. I Matsés pagano di tasca loro per queste medicine esterne, il ché costituisce una spesa considerevole per molti anziani che non hanno fonti di introito. Il semplice microscopio per lo striscio della malaria era rotto in quasi tutti i villaggi che ho visitato. A confronto, noi viviamo in un mondo di abbondanza di sanità. Se ci deve essere un dialogo, secondo il mio punto di vista dovrebbe cominciare dal modo per poterli assistere nel presente piuttosto che da come loro ci potrebbero aiutare in futuro.



Mongabay: Molti vedono la medicina e la salvaguardia delle foreste pluviali come due cose distinte. In che modo la salute è connessa con l’ambiente?



Christopher Herndon: La salute delle persone, la loro cultura e l’ambiente sono indissolubilmente legati tra loro. Non si dovrebbe pensare alle dure realtà mediche e socioeconomiche di Haiti senza tenere in considerazione che il 98% del paese per metà costituito da isole è stato deforestato, con metà della terra che è stata erosa, insieme al suo potenziale futuro. Il confine tra Haiti e l’adiacente Repubblica Dominicana si può vedere dal satellite come un’improvvisa transizione dal marrone al verde, il risultato di due diversi approcci allo sfruttamento delle risorse. Allo stesso modo, le immagini dell’Etiopia che esistono nella coscienza moderna sembrano smentire il fatto che, solo cento anni fa, l’Etiopia era un paese con una quantità considerevole di copertura forestale.



Clinic in Matsés village. The Matsés use both traditional healing and Western medicine, but supplying and running remote clinics is difficult. Photo courtesy of Acaté.
Una clinica in un villaggio Matsés. I Matsés utilizzano sia le cure tradizionali sia la medicina occidentale, ma è difficile rifornire e mandare avanti delle cliniche in luoghi remoti. Foto gentilmente concessa da Acaté.



Il destino dei Matsés e della loro cultura sarà legato per sempre al futuro delle loro foreste. Proteggendo le loro foreste e rinforzando la loro cultura, si sta proteggendo la loro salute da un futuro piagato del diabete, della malnutrizione, della depressione e dell’alcolismo, la seconda ondata di malattie “introdotte” che tipicamente si stabiliscono nelle comunità indigene dopo qualche generazione che entrano in contatto con il mondo esterno. Vista in questo modo, le iniziative di salvaguardia [dell’ambiente] possono essere estremamente redditizie e costituire degli approcci preventivi alla sanità.


Mongabay: In che modo l’enciclopedia potrebbe aiutare a preservare la cultura dei Matsés?



Christopher Herndon: A volte il cambiamento sul campo comincia con qualcosa di tanto semplice e potente quanto un’idea. L’idea che la tua cultura, le tradizioni e i modi di vivere non sono inferiori o qualcosa di cui vergognarsi, come altri possono averti detto. L’idea che le foreste pluviali che tu chiami casa hanno un valore infinitamente più grande delle riserve di petrolio o del mogano ricavato per produrre mobili di lusso. L’idea che la tua profonda conoscenza dell’ambiente della foresta pluviale non ti rende primitivo e arretrato, ma piuttosto ti posiziona in prima linea nel movimento globale per la salvaguardia [dell’ambiente]. L’Enciclopedia è un primo passo tangibile verso il colmare una lacuna generazionale in aumento prima che sia troppo tardi. L’iniziativa dell’Enciclopedia restaura un rispetto per la saggezza degli anziani e restituisce alla foresta pluviale il suo ruolo di miniera di guarigione e di luogo d’apprendimento.


Mongabay: L’Enciclopedia è stata completata e conclusa in un’assemblea di capi Matsés provenienti da tutto il loro territorio e i rimanenti sciamani anziani della tribù. Com’era l’atmosfera durante l’incontro?



Herndon with shaman looking at medicinal plants. Photo courtesy of Acaté.
Herndorn con uno sciamano che guardano le piante medicinali. Foto gentilmente concessa da Acaté.



Christopher Herndon: L’incontro senza precedenti si è tenuto in uno dei villaggi più remoti del territorio Matsés. È estremamente difficile descrivere a parole l’emozione avvertita da tutti i partecipanti quando i Matsés anziani hanno parlato delle battaglie che hanno combattuto – letteralmente – per difendere il territorio Matsés e il loro stile di vita. Molti stavano trattenendo le lacrime quando un anziano dopo l’altro ha fatto appello alla gioventù perché colga l’opportunità di riempire il vuoto incombente lasciato dalla progressiva scomparsa degli anziani, proprio come avevano fatto loro quando i loro nonni erano in vita. Ho lavorato nel campo della salvaguardia bio-culturale in Amazzonia per 15 anni ma l’ascoltare il loro potere oratorio e la determinazione nelle loro voci è stata una delle esperienze che più mi ha ispirato. Ci si rende conto all’improvviso che i Matsés sono guerrieri fino al midollo, che hanno combattuto a lungo per proteggere le loro terre e che hanno tutta l’intenzione di continuare a farlo.





Rivelazione: Chris Herndon lavora a bordo di Mongabay.org, mentre il fondatore di Mongabay Rhett Butler siede a bordo di Acate Amazon Conservation. Rhett non è stato coinvolto nel processo editoriale di questa intervista.




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