- È ampiamente dimostrato che tenere in piedi ciò che resta delle foreste nel mondo è fondamentale per combattere il cambiamento climatico. Ma una serie di nuove ricerche pubblicate la settimana scorsa dimostra che le foreste giocano un ruolo anche più importante di quanto non si pensasse per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
- Per raggiungere tali obiettivi, l'economia globale dovrà essere rapidamente decarbonizzata. Secondo una nuova relazione del Woods Hole Research Center (WHRC), centro di ricerca sul clima, con un'azione aggressiva per proteggere e ripristinare le foreste tropicali, potremmo ricavare più tempo per effettuare tale transizione.
- La deforestazione è causa di circa il 10% delle emissioni globali ma rimuovere tale fonte di emissioni rappresenta solo metà del contributo che le foreste possono fornire per contrastare il riscaldamento climatico globale. Altre ricerche indicano che piantare alberi e porre rimedio al degrado delle foreste sono tanto fondamentali quanto lo è fermare la deforestazione.
È ormai ampiamente riconosciuto che tenere in piedi ciò che resta delle foreste nel mondo è di fondamentale importanza per combattere il cambiamento climatico. Tuttavia, una serie di nuove ricerche pubblicate la settimana scorsa dimostra che le foreste giocano un ruolo ancora più importante di quando non si pensasse nel raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
La ricerca è stata pubblicata alla vigilia della conferenza annuale delle Nazioni Unite sul clima (ventritreesima conferenza delle parti alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici o COP23) che ha avuto inizio a Bonn, in Germania, il 6 novembre.
Il programma dell’ONU per la riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado delle foreste, noto come REDD, è stato inserito nell’Accordo di Parigi come articolo autonomo e ciò indica l’importanza di ampliare gli sforzi della comunità internazionale per fermare il riscaldamento globale. L’Accordo è stato sottoscritto da quasi 200 Paesi nel dicembre 2015 e ha fissato l’obiettivo di “mantenere l’aumento della temperatura media globale in questo secolo ben al di sotto dei 2 °C in più rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitarlo ulteriormente a 1,5 °C”.
Per raggiungere tali obiettivi, l’economia globale dovrà essere decarbonizzata rapidamente e l’utilizzo di combustibili fossili dovrà essere ridotto drasticamente mentre l’utilizzo di energia pulita e rinnovabile dovrà essere incrementato in modo altrettanto rapido. Secondo una nuova relazione del Woods Hole Research Center (WHRC), centro di ricerca sul clima, intervenendo con un’azione aggressiva per proteggere e ripristinare le foreste tropicali, potremmo ottenere più tempo per effettuare tale transizione.
“Porre fine alla perdita di foreste tropicali, migliorare la loro gestione e ripristinare 500 milioni di ettari di foreste tropicali potrebbe ridurre abbastanza le emissioni da rendere disponibile altri 10-15 anni per ridurre drasticamente il nostro utilizzo di combustibili fossili”, viene affermato nella relazione. “Il potenziale è anche maggiore se viene preso in considerazione il ruolo svolto dal settore dell’uso del suolo nel suo complesso”.
La deforestazione è causa di circa il 10 per cento delle emissioni a livello globale. Tuttavia, eliminare tale fonte di emissioni rappresenta solo metà del contributo che le foreste possono fornire per contrastare il riscaldamento climatico globale. Si ritiene che porre rimedio al degrado delle foreste possa essere fondamentale per gli sforzi contro il cambiamento climatico forse proprio quanto lo è fermare la deforestazione, visto che gli sforzi di riforestazione possono rafforzare il ruolo che le foreste svolgono come pozzo di assorbimento del carbonio.
Se è vero che le foreste eliminerebbero attualmente dall’atmosfera il 30 per cento delle emissioni di carbonio prodotte dall’uomo, potrebbero eliminarne molto di più. Se permettiamo alle giovani foreste secondarie di ricrescere e miglioriamo la gestione delle foreste oltre a fermare la deforestazione, il WHRC rileva che “la dimensione cumulativa del pozzo di assorbimento del carbonio potrebbe aumentare di 100 miliardi di tonnellate di carbonio entro il 2100 – valore significativamente maggiore di quanto non lo sia attualmente”. Ciò equivale approssimativamente alla quantità di emissioni che creiamo in un decennio con l’utilizzo di combustibili fossili.
“Non possiamo raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento a 1,5 °C senza sfruttare il potenziale delle foreste e dei terreni agricoli per immagazzinare una maggiore quantità di carbonio”, ha affermato Philip Duffy, presidente e direttore esecutivo del WHRC. “A tale fine, è necessario evitare le emissioni future e utilizzare tali fonti per eliminare la CO2 dall’atmosfera. Le emissioni nette di CO2 relativamente ridotte che derivano dall’uso del suolo (circa il 10 per cento di tutte le emissioni dell’uomo) sono calcolate dalla differenza tra emissioni ed eliminazioni molto maggiori. Ciò nasconde il grande potenziale delle foreste e del suolo nel contribuire a ridurre il riscaldamento climatico”.
È tanto importante porre fine alla deforestazione e ripiantare le foreste quanto lo è evitare di utilizzare i combustibili fossili
Oltre al fermare la deforestazione, sono in realtà tre le diverse attività che possono rafforzare il ruolo delle foreste nell’arrestare il riscaldamento globale: l’imboschimento, o l’azione di piantare alberi nel terreno che precedentemente non era sede di foreste; il rimboschimento, per il quale vengono ripiantate foreste su terreni in cui non erano presenti; il ripristino delle foreste, che prevede la piantumazione di nuovi alberi per migliorare la salute di foreste che versano in uno stato di degrado.
Un’altra relazione, anch’essa pubblicata la settimana scorsa, da Forest Climate Analytics, esamina gli sforzi per l’imboschimento, il rimboschimento e il ripristino delle foreste su larga scala in Cina, India e Corea del Sud. Secondo la relazione, con gli sforzi profusi per piantare alberi, questi tre Paesi hanno rimosso dall’atmosfera oltre 12 miliardi di tonnellate di biossido di carbonio nel corso degli ultimi due decenni “il che dimostra quanto carbonio possa essere rimosso con interventi attivi incentrati sulla piantumazione e la manutenzione di alberi”.
“L’esperienza della Cina – che emette più carbonio di qualsiasi altro Paese – è particolarmente rilevante, in quanto i programmi di rimboschimento, in Cina, non hanno solo rimosso CO2 dall’atmosfera e aumentato la superficie coperta da foreste di oltre il 50 per cento ma hanno anche fornito un reddito aggiuntivo alle comunità rurali e garantito che le foreste fornissero servizi ecosistemici fondamentali a sostegno della produttività agricola” ha affermato in una dichiarazione Michael Wolosin, presidente di Forest Climate Analytics e autore della relazione.
Un’ennesima ricerca – un documento di lavoro di cui è coautore Martin Herold dell’università di Wageningen in Olanda – sottolinea ulteriormente che, per fermare l’aumento della temperatura a livello globale, le foreste sono tanto importanti quando lo è smettere di utilizzare i combustibili fossili. Herold e i suoi colleghi ritengono che la quantità di carbonio immagazzinato nelle foreste della Terra sia maggiore del 40 per cento rispetto alla quantità contenuta in tutti i depositi di combustibili fossili nel mondo. Infatti, affermano i ricercatori, il carbonio immagazzinato nelle foreste è attualmente pari a una quantità cinque volte superiore a quella che possiamo rilasciare nell’atmosfera terrestre per rispettare l’obiettivo dei 2 °C.
“Liberare tale carbonio nell’atmosfera con la deforestazione continua non solo ci porta ai peggiori effetti del cambiamento climatico ma determina anche la perdita di un importante pozzo di assorbimento del carbonio a livello globale”, ha affermato Herold in una dichiarazione. “Spesso la gente non ha idee chiare sulla longevità delle foreste – certo, i singoli alberi muoiono, ma le foreste tornano naturalmente a crescere. Finché l’uso del suolo non cambia, le foreste rappresentano un elemento fisso della struttura del pianeta che assorbe il carbonio. Proteggere il carbonio immagazzinato nelle foreste non è diverso dall’agire per garantire che i depositi di combustibili fossili rimangano sotto terra”.
Una delle principali difficoltà da superare: i finanziamenti per tenere in piedi le foreste sono estremamente ridotti rispetto ai finanziamenti disponibili per le attività economiche, l’agricoltura in particolare, che contribuiscono maggiormente alla deforestazione. In tutto, gli investimenti destinati a fermare la deforestazione sono pari ai 2,3 miliardi di dollari dei 167 miliardi di dollari che, dal 2010, le istituzioni multilaterali e i Paesi sviluppati hanno destinato agli sforzi per contrastare il cambiamento climatico. Secondo una relazione di Climate Focus, ciò rappresenta meno dell’1,5 per cento dei fondi per ridurre il riscaldamento climatico. Stando alla relazione, nel corso dello stesso periodo di tempo, i finanziamenti in favore delle pratiche agricole ordinarie sono stati quasi 40 volte maggiori rispetto ai fondi forniti per la tutela delle foreste.
“Dato che i Paesi operano per onorare i loro impegni nel quadro dell’accordo globale sul clima, dobbiamo considerare i luoghi in cui abbiamo già avuto successo nel ridurre il carbonio presente nell’atmosfera proteggendo e facendo crescere foreste”, ha affermato Wolosin di Forest Climate Analytics.
“L’esempio della Cina dimostra che non abbiamo bisogno di attendere una soluzione tecnologica futura per rimuovere il carbonio. Le foreste rappresentano una tecnologia naturale per la rimozione del carbonio e costituisce una tecnologia dimostrata e disponibile nell’immediato da utilizzare su larga scala. Senza una guida significativa da parte dei decisori politici, questa grande opportunità per sfruttare pienamente il potenziale delle foreste e del suolo nella riduzione del riscaldamento globale potrebbe andare persa”.
CITAZIONI
- Climate Focus. (2017). Progress on the New York Declaration on Forests: Finance for Forests – Goals 8 and 9 Assessment Report. Prepared by Climate Focus in cooperation with the New York Declaration on Forest Assessment Partners with support from the Climate and Land Use Alliance.
- Houghton, R. A., Birdsey, R. A., Nassikas, A., & McGlinchey, D. (2017). Forests and Land Use: Undervalued Assets for Global Climate Stabilization: Why protecting and restoring forests and promoting sustainable agriculture and land use is more important than ever for the future of our planet. Woods Hole Research Center.
- Wolosin, M. (2017). Large-scale Forestation for Climate Mitigation: Lessons from South Korea, China and India. Forest Climate Analytics.
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