- Secondo una nuova ricerca, lo scioglimento del ghiaccio in Antartide ha provocato un aumento del livello globale del mare di ben 7,6 millimetri dal 1992 - e circa il 40% di questi, cioè 3 millimetri, si sono aggiunti solo negli ultimi cinque anni.
- Questo è il risultato di un'importante collaborazione scientifica di valutazione climatica chiamata IMBIE (Ice Sheet Mass Balance Inter-comparison Exercise), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature la scorsa settimana.
- I risultati dell'IMBIE dimostrano come l'Antartide stia perdendo ghiaccio ad un ritmo tre volte più veloce rispetto a sei anni fa. Prima del 2012, l'Antartide perdeva ghiaccio ad un ritmo abbastanza costante di 76 miliardi di tonnellate all'anno, contribuendo di circa 0,2 millimetri all'innalzamento del livello del mare. Dal 2012 al 2017, tuttavia, il tasso di perdita è aumentato drasticamente a 219 miliardi di tonnellate di ghiaccio all'anno, facendo alzare il livello del mare di circa 0,6 mi
Nel luglio dello scorso anno, un blocco di ghiaccio di 5.800 chilometri quadrati si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio Larsen in Antartide, cadendo nell’Oceano Antartico.
Ne è risultato un iceberg enorme, grande all’incirca come lo stato americano del Delaware, che tuttavia non ha contribuito all’innalzamento del livello del mare, poiché già galleggiava sulla superficie dell’oceano prima di staccarsi dal corpo di ghiaccio principale. Ma molti altri ghiacciai si stanno sciogliendo nel continente, e trovandosi sulla terraferma lo scioglimento dei loro ghiacci causerà l’innalzamento del livello del mare sulla terra. Oggi abbiamo una delle stime più affidabili di sempre di quanto questi ghiacci contribuiscano a questa situazione.
Secondo una nuova ricerca, lo scioglimento del ghiaccio in Antartide ha provocato un aumento del livello globale del mare di ben 7,6 millimetri dal 1992 – e circa il 40% di questi, cioè 3 millimetri, sono aumentati solo negli ultimi cinque anni.
Questo è il risultato di un’importante collaborazione scientifica di valutazione climatica chiamata IMBIE (Ice Sheet Mass Balance Inter-comparison Exercise), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature la scorsa settimana. Andrew Shepherd dell’Università di Leeds nel Regno Unito e Erik Ivins del Jet Propulsion Laboratory della NASA in California hanno guidato un team di 84 scienziati provenienti da 44 organizzazioni internazionali che hanno utilizzato 24 rilevazioni satellitari per produrre la valutazione.
I ricercatori fanno notare che in Antartide c’è abbastanza ghiaccio per incrementare il livello globale del mare di 58 metri, il che ci dà la misura di quanto sia imperativo per noi cercare di capire quanto ghiaccio l’Antartide stia effettivamente perdendo, al fine di valutare l’impatto del cambiamento climatico sulla Terra.
I risultati dell’IMBIE dimostrano che l’Antartide sta perdendo ghiaccio ad un ritmo tre volte più veloce rispetto a sei anni fa. Prima del 2012, l’Antartide perdeva ghiaccio ad un ritmo abbastanza costante di 76 miliardi di tonnellate all’anno, contribuendo di circa 0,2 millimetri all’innalzamento del livello del mare. Dal 2012 al 2017, tuttavia, il tasso di perdita è aumentato drasticamente a 219 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno, facendo alzare il livello del mare di circa 0,6 millimetri.
“Abbiamo sospettato a lungo che i cambiamenti nel clima terrestre influenzassero le calotte polari. Grazie ai satelliti lanciati dalle nostre agenzie spaziali, possiamo ora monitorare con sicurezza le effettive perdite di ghiaccio e il contributo globale sul livello del mare “, ha riferito in una dichiarazione Andrew Shepherd dell’Università di Leeds.
“Secondo le nostre analisi negli ultimi dieci anni si è verificato un aumento importante nelle perdite di ghiaccio dell’Antartide, e il livello del mare oggi sale più rapidamente di quanto non abbia fatto negli ultimi 25 anni. Questa deve essere una priorità per i governi, i quali hanno il dovere di occuparsi della protezione delle comunità e delle città che si affacciano sul mare.
Shepherd e il team hanno scoperto che l’aumento nella perdita di ghiaccio dal 2012 è in gran parte dovuto ad un più rapido spostamento dei ghiacciai nell’Antartide Occidentale e nella Penisola Antartica, e alla crescita ridotta della calotta dell’Antartide Orientale.
L’Antartide occidentale è stata la sede dei maggiori cambiamenti, poiché le perdite di ghiaccio annuali sono passate da 53 miliardi di tonnellate negli anni ’90 a 159 miliardi di tonnellate negli ultimi anni, principalmente a causa del riscaldamento degli oceani che ha determinato la rapida riduzione dei ghiacciai di Pine Island e Thwaites. Secondo i ricercatori inoltre, il collasso delle calotte della penisola antartica, come la piattaforma di ghiaccio Larsen, ha causato un aumento delle perdite di ghiaccio di 25 miliardi di tonnellate all’anno dall’inizio degli anni 2000.
La calotta glaciale dell’Antartide orientale, d’altra parte, ha avuto un andamento piuttosto costante negli ultimi 25 anni, aumentando in media di soli 5 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno.
“I satelliti ci hanno regalato una stupefacente panoramica di tutto il continente, che dimostra come l’Antartide stia cambiando. La lunghezza della registrazione satellitare ora ci consente di identificare le regioni che hanno subito una perdita di ghiaccio prolungata per oltre un decennio “, ha riportato in una dichiarazione Pippa Whitehouse, ricercatrice presso la Durham University nel Regno Unito e membro del team IMBIE.
“Il prossimo obiettivo è quello di comprendere quali sono i processi che determinano questo cambiamento. Per farlo, dobbiamo continuare a tenere sotto osservazione la calotta glaciale, ma dobbiamo anche volgere uno sguardo al passato e cercare di capire come essa abbia reagito ai cambiamenti climatici già avvenuti.
FONTE
• Shepherd, A., Ivins, E., Rignot, E., Smith, B., van den Broeke, M., Velicogna, I., … & Nowicki, S. (2018). Mass balance of the Antarctic Ice Sheet from 1992 to 2017. Nature, 556, pages219-222. doi:10.1038/s41586-018-0179-y