- La maggior parte delle specie di insetti stecco si confonde con l'ambiente circostante, sfuggendo in tal modo alla vista dei predatori.
- Ma i maschi di due specie scoperte di recente in Madagascar, l'Achrioptera manga e l'Achrioptera maroloko, presentano dei colori molto vivaci.
- Alcuni scienziati ritengono che ciò consenta loro di attrarre le femmine, anche a rischio di essere individuati dai predatori.
- I loro colori caratteristici li rendono adatti a diventare potenziali specie bandiera, specie rappresentative di quelle regioni ricche di biodiversità in cui sono state scoperte: le foreste della Montagna dei Francesi e di Orangea.
Se nel bel mezzo di una foresta vi dovesse capitare di imbattervi in un rametto che cammina, molto probabilmente avete incontrato un insetto stecco. A questo gruppo di insetti, che si è evoluto in modo da mimetizzarsi con l’ambiente circostante, durante questo mese si sono aggiunte due nuove specie, scoperte in Madagascar, che presentano una differenza sostanziale: le nuove specie esibiscono una straordinaria gamma di colori che, al contrario, le fanno risaltare.
“Quasi tutte le oltre 3000 specie note di insetti stecco cercano di essere poco appariscenti e somigliano a dei ramoscelli”, afferma Sven Bradler dell’Università di Göttingen, in Germania, che è stato coautore di un articolo sulla recente scoperta. “Le eccezioni sono pochissime – e ne abbiamo appena scoperte altre due”.
Per Frank Glaw, esperto della popolazione rettiliana del Madagascar presso la Collezione Zoologica Statale Bavarese e autore principale dell’articolo, la scoperta è rimasta per lungo tempo in attesa di verificarsi. Quindici anni fa, Glaw insieme ad una squadra di professionisti, durante una spedizione erpetologica nelle foreste della Montagna dei Francesi e di Orangea, nel nord del Madagascar, si è imbattuto in due insetti giganti dai colori straordinari.
“Oltre a diverse nuove specie di anfibi e rettili e alcune specie di rettili riscoperte, perché sparite dalla circolazione da circa 100 anni, abbiamo scoperto anche due specie di insetti stecco giganteschi, estremamente sbalorditivi e dai colori straordinari, cosa che ha scatenato il mio interesse per loro”, ha dichiarato Glaw a Mongabay.
Questi esemplari differiscono dalle specie conosciute di insetti stecco, per la morfologia e la colorazione, ma sono state le differenze nei codici del loro DNA – segmenti di DNA abbinati ad una banca dati di riferimento – che ci hanno consentito di confermare la loro designazione come nuove specie del genere Achrioptera. La squadra ha chiamato la nuova specie A. manga e A. maroloko. Manga significa “blu” in malgascio mentre maroloko è il termine per “colorato”.
Gli insetti stecco appartengono alla categoria degli insetti Phasmatodea e le nuove specie rientrano nella famiglia degli Achriopterini, i cui appartenenti sono grandi, dai colori sgargianti e caratteristici del Madagascar e dell’arcipelago delle Comore. C’è un altro genere nella famiglia degli Achriopterini, quello dei Glawiana, che comprende una sola specie conosciuta: Glawiana glawi – dal nome di Frank Glaw.
Presenti soprattutto ai tropici e nelle zone subtropicali, gli insetti stecco fanno di tutto per non essere individuati da predatori come uccelli e rettili. Quando si muovono imitano il movimento ondeggiante delle foglie e dei rami; altre volte restano assolutamente immobili per ore. Le loro abitudini notturne rendono ancora più difficile la loro identificazione da parte dei predatori – e anche degli scienziati. Per riuscire a studiarli meglio, Glaw con i suoi colleghi hanno allevato le specie di insetto stecco in cattività.
Dato che la sopravvivenza degli insetti stecco dipende molto dagli stratagemmi che essi riescono ad adottare, scienziati come Glaw sono sconcertati dal fatto che i maschi di alcune specie presentino colori tanto sgargianti. Una teoria è incline a considerare tale aspetto come un vantaggio evolutivo: nel mondo degli insetti stecco, grigi e secchi, i maschi dai colori vivaci attraggono maggiormente le femmine. Tuttavia, ciò mette a repentaglio il loro mimetismo, quindi qualsiasi vantaggio di accoppiamento conferito dai colori brillanti li pone nella condizione di dover superare l’elevato rischio di trasformarsi in cibo per i predatori. Un’altra teoria afferma che i colori appariscenti possano servire da avvertimento per i predatori, segnalandone la tossicità.
“I dati che abbiamo a disposizione secondo cui i maschi adulti di molte specie di Achrioptera sono colorati, mentre le femmine no, lasciano la questione ancora irrisolta. Immagino e spero che i nostri risultati stimoleranno ulteriori ricerche per giungere ad una conclusione”, ha affermato Glaw.
La splendida colorazione dei maschi di insetti stecco giganti, li rende adatti a diventare potenziali specie bandiera, rappresentative dell’eccezionale biodiversità propria del Madagascar, in particolare della Montagna dei Francesi e di Orangea, secondo Glaw, che ha affermato che “Entrambe queste aree sono uniche in termini di biodiversità, e ospitano un gran numero di specie microendemiche di animali e piante”.
Immagine banner del manga Achrioptera, una delle due nuove specie del Madagascar scoperte da Frank Glaw, Sven Bradler e colleghi. Immagine di Frank Glaw.
Malavika Vyawahare è la reporter dello staff del Madagascar per Mongabay. La puoi trovare su Twitter: @MalavikaVy
Fonti
Glaw, F., Hawlitschek, O., Dunz, A., Goldberg, J., & Bradler, S. (2019). When giant stick insects play with colors: Molecular phylogeny of the Achriopterini and description of two new splendid species (Phasmatodea: Achrioptera) from Madagascar. Frontiers in Ecology and Evolution, 7, 105. doi:10.3389/fevo.2019.00105
Articolo originale: https://news-mongabay-com.mongabay.com/2019/04/colorful-display-of-newly-described-stick-insects-confounds-scientists/