- Adesso le immagini satellitari dell’Amazzonia riescono a distinguere, per la prima volta, i diversi fattori che contribuiscono alla perdita di foresta.
- I rilevamenti satellitari mostrano che lo scorso anno nell’Amazzonia brasiliana sono stati deforestati circa 1,1 milioni di ettari, la perdita più elevata dal 2017.
- Nelle regioni amazzoniche del Perù e della Colombia la deforestazione è stata importante, ma in diminuzione rispetto agli anni precedenti.
Una nuova analisi di dati satellitari sull’Amazzonia, pubblicata alla fine di maggio, fornisce l’indagine più dettagliata mai realizzata sulla deforestazione in questa zona, anno per anno, mostrando esattamente dove e perché la foresta pluviale viene distrutta in Brasile, Bolivia, Perù e Colombia.
Il rapporto dell’organizzazione non governativa Amazon Conservation, che è possibile visualizzare sulla piattaforma Global Forest Watch del World Resources Institute, ha osservato i dati satellitari provenienti dall’università del Maryland. Un loro recente aggiornamento ha consentito di distinguere, per la prima volta, tra i diversi fattori che contribuiscono alla perdita di foresta amazzonica: i precedenti algoritmi non erano, infatti, in grado di farlo. Il rapporto fa parte del Monitoring of the Andean Amazon Project (MAAP) portato avanti da Amazon Conservation.
I dati satellitari consentono, adesso, di rivelare la differenza tra incendi forestali e altre forme di perdita di foresta: un aspetto fondamentale per gli ambientalisti che cercano di capire dove la foresta è maggiormente colpita.
Gli incendi non sempre sono una forma di deforestazione: entrambi contribuiscono a ciò che gli ambientalisti chiamano “perdita di foresta”, ma in modo diverso. In molti casi, infatti, gli incendi degradano soltanto la foresta, perché gli alberi rimangono ancora in piedi e possono persino essere recuperati.
“Questi dettagli consentono di osservare la deforestazione effettiva,” ha detto a Mongabay Matt Finer, ricercatore senior di Amazon Conservation. “Precisamente, stiamo comprendendo meglio le attività che avvengono in Amazzonia,” ha aggiunto. “Penso proprio che questo possa indicarci dove concentrare le politiche contro la deforestazione nell’intera Amazzonia.”
In passato, i dati satellitari mettevano insieme i tre fattori principali che contribuiscono alla perdita di foresta: la deforestazione causata direttamente dall’uomo, gli incendi e perdite di foresta “naturali,” ovvero dovute a circostanze come frane e fiumi a meandri. La possibilità di analizzare questi fattori separatamente fornisce dati più precisi sull’Amazzonia.
Per esempio, nell’Amazzonia brasiliana la deforestazione sembrava aver raggiunto l’apice nel 2016 con più di 3 milioni di ettari, una cifra impressionante che sembra piuttosto un’anomalia nel grafico della deforestazione annuale. Infatti, la versione aggiornata dei dati rivela che la maggior parte di questi ettari sono andati persi a causa di incendi e solo 1,5 milioni a causa di vera e propria deforestazione.
Una situazione simile si è verificata quando, all’inizio del 2019, il Presidente brasiliano Jair Bolsonaro è salito al governo, e un picco nel tasso di deforestazione ha attirato critiche da tutto il mondo nei confronti delle sue politiche sull’ambiente. Sebbene ci sia stato un aumento della deforestazione nel corso del suo mandato, i nuovi dati mostrano che la maggior parte della perdita di foresta è stata causata da incendi forestali, e non da deforestazione diretta da parte dell’uomo.
I dati della deforestazione nel 2021
Il rapporto di Amazon Conservation comprende anche i dati finali, a partire dal 2021, sulla deforestazione, in aumento in molte zone della regione.
I rilevamenti satellitari mostrano che, lo scorso anno, nell’Amazzonia brasiliana sono stati deforestati circa 1,1 milioni di ettari, la cifra più elevata dal 2017. Inoltre, il 2021 è stato il quarto anno di fila in cui in Brasile si è verificato un leggero aumento della deforestazione, la maggior parte della quale, secondo il rapporto, si è concentrata lungo le strade principali (in particolare le autostrade 163, 230, 319 e 364) che attraversano gli stati di Acre, Amazonas, Parà e Rondônia. Le strade sono, di solito, buoni indicatori della deforestazione causata dall’uomo perché consentono il passaggio di autocarri e il trasporto di infrastrutture per il disboscamento e l’agricoltura.
“In Brasile, ci sono molte persone del settore agricolo che hanno una visione dello sviluppo completamente errata,” afferma Suely Araújo, consulente per le politiche pubbliche per Climate Observatory, una coalizione brasiliana di gruppi di società civili. “Queste persone vedono le norme ambientali come barriere da scavalcare e non come regole che migliorano le misure per la sostenibilità.”
Contemporaneamente, gli incendi nell’Amazzonia brasiliana hanno riguardato la zona più a sudest, ovvero lo stato del Mato Grosso: ciò fa pensare che quest’area è interessata da incendi di territori già deforestati e dalla deforestazione stessa.
In quest’area, così come molte altre in Brasile, si è verificata quella che il rapporto chiama “combinazione uno-due,” ovvero la deforestazione seguita da incendi che vengono appiccati per preparare i terreni a essere coltivati o a essere usati come pascoli.
“Gli allevatori di bestiame agiscono senza preoccuparsi minimamente dell’ambiente,” ha dichiarato Araújo. Usano il bestiame per occupare le terre. Le terre sono molto più importanti del bestiame. E quando si tratta di perdita di foresta, questa è la ricetta per la distruzione.
La Bolivia, lo scorso anno, ha subito la seconda peggiore deforestazione tra tutti i paesi dell’Amazzonia, con 161.000 ettari: il terzo totale più alto mai registrato in questo paese, secondo il rapporto. La maggior parte di questa cifra è il risultato delle coltivazioni nel distretto di Santa Cruz.
Nell’area peruviana e colombiana dell’Amazzonia, la deforestazione è stata importante, ma ha avuto un tasso inferiore rispetto agli anni precedenti. Il Perù ha perso 132.400 ettari di foresta, a causa, soprattutto, dell’espansione delle colonie di Mennoniti, mentre la Colombia ha perso 98.000 ettari a causa del fenomeno dell’accaparramento della terra, o land grabbing, della presenza di strade e dell’allevamento di bestiame.
“Ci troviamo molto vicini al punto critico,” ha detto Araújo a proposito destino della foresta. “E abbiamo prove scientifiche di ciò. La distruzione dell’Amazzonia rappresenterà un pericolo per il continente e per l’intero pianeta.”
Immagine del banner: Amazzonia brasiliana nei pressi di Puerto Maldonado. Foto gentilmente concessa da Ivan Mlinaric/Flickr.
Nota dell’editore: Mongabay collabora con il World Resources Institutes (WRI) al finanziamento del progetto Forest Trackers, che fa leva sui dati di Global Forest Watch per identificare velocemente perdite di foresta preoccupanti in tutto il pianeta e catalizzare indagini più approfondite nelle aree in questione. Ciononostante, Mongabay mantiene una completa indipendenza editoriale nei confronti delle storie riportate utilizzando tali dati e il WRI non ha alcuna influenza sui contenuti pubblicati da Mongabay.
Articolo originale: https://news-mongabay-com.mongabay.com/2022/05/satellite-data-brings-new-insights-on-what-drives-amazon-forest-loss/