- Degli scienziati inglesi e americani lanciano l’allarme per quelle che, a loro giudizio, sono le conclusioni fuorvianti a cui giungono gli attuali modelli per la stima dei futuri danni economici causati dai cambiamenti climatici su tutto il pianeta.
- In un recente articolo, Thomas Stoerk dell’Environmental Defense Fund, Gernot Wagner del Center for the Environment dell’Università di Harvard e Bob Ward dell’ESRC Centre for Climate Change Economics and Policy della London School of Economics and Political Science scrivono che “è sempre più evidente che gli attuali modelli economici degli impatti mondiali complessivi dei cambiamenti climatici trattano in maniera poco corretta i dati incerti e sminuiscono enormemente i potenziali rischi futur
- Gli autori hanno inviato una lettera a Hans-Otto Pörtner and Debra Roberts, i co-presidenti del gruppo di lavoro che al momento sta preparando l’AR6 dell’IPCC, per mostrare loro l’articolo e le indicazioni che questo fornisce su come tener conto in maniera migliore delle “incertezze correlate alle decisioni politiche sul clima.”
Degli scienziati inglesi e americani lanciano l’allarme per quelle che, a loro giudizio, sono le conclusioni fuorvianti a cui giungono gli attuali modelli per la stima dei futuri danni economici causati dai cambiamenti climatici su tutto il pianeta.
In un articolo pubblicato all’inizio di giugno sulla rivista Review of Environmental Economics and Policy, gli autori Thomas Stoerk dell’Environmental Defense Fund, Gernot Wagner del Center for the Environment dell’Università di Harvard e Bob Ward dell’ ESRC Centre for Climate Change Economics and Policy alla London School of Economics and Political Science scrivono che “è sempre più evidente che gli attuali modelli economici degli impatti mondiali complessivi dei cambiamenti climatici trattano in maniera poco corretta i dati incerti e sminuiscono enormemente i potenziali rischi futuri.”
A questi modelli si affidano i policy maker che stanno tracciando una rotta per il pianeta per attenuare e adeguarsi agli impatti dell’aumento globale delle temperature: tra questi ci sono anche gli autori del Sesto Rapporto di Valutazione (AR6) del Gruppo Intergovernativo di esperti sul Cambiamento Climatico (IPCC), la cui pubblicazione è attesa tra il 2021 e il 2022.
Il punto in questione è costituito da ciò che Stoerk, Wagner e Ward descrivono come “incongruenze” tra le stime scientifiche degli impatti fisici dei cambiamenti climatici e gli impatti economici. I tre autori sostengono infatti che il Quinto Rapporto di Valutazione (AR5), pubblicato nel 2014, si basava su un’indagine apparsa per dimostrare che gli impatti economici avrebbero rappresentato solo una piccola frazione del PIL mondiale, almeno fino a 2,5 gradi di riscaldamento.
Allo stesso tempo però, gli autori della relativa sezione dell’AR5 “rilevavano anche che le stime degli impatti economici mondiali pubblicate erano ‘altamente incerte’ e che ‘un numero di fattori era stato omesso.’” Ciò è dovuto al fatto che queste stime erano basate sui cosiddetti “modelli di valutazione integrati clima-economia,” abbreviati con l’acronimo inglese IAM. Gli IAM utilizzati per le previsioni economiche e climatiche sono stati oggetto di critiche perché non considerano la gamma completa di effetti potenziali del riscaldamento globale.
“Oggi abbiamo una consapevolezza sempre maggiore delle limitazioni della presente generazione di IAM, compresa una considerazione poco corretta dei potenziali danni dei cambiamenti climatici, specialmente a livelli medio-alti di riscaldamento (ovvero > 2°C)” scrivono i ricercatori nell’articolo, aggiungendo che “tali livelli di riscaldamento sono diventati sempre più probabili.”
In particolare, continuano, le stime precedenti degli impatti economici dei cambiamenti climatici ignorano la possibilità di raggiungere i “tipping point,” i punti di non ritorno in cui il riscaldamento globale diventa un circolo vizioso che si auto-rinforza e gli impatti non solo vengono accelerati ma diventano potenzialmente inarrestabili e irreversibili. Con il crescente aumento delle temperature, specialmente in uno scenario di riscaldamento globale fuori controllo, le discrepanze tra le stime di impatti fisici e impatti economici prodotte dagli IAM attuali diventano più ampie, sostengono Stoerk, Wagner e Ward.
“Queste discrepanze tra le stime degli impatti fisici e degli impatti economici sono ampie, e sono importanti,” scrivono. “Del resto, gli impatti fisici spesso non vengono convertiti in termini monetari e sono stati ampiamente ignorati dagli economisti del clima.”
Gli autori hanno inviato una lettera a Hans-Otto Pörtner and Debra Roberts, i co-presidentii del gruppo di lavoro che al momento sta preparando l’AR6 dell’IPCC, per mostrare loro l’articolo e le indicazioni che questo fornisce su come tener conto in maniera migliore delle “incertezze correlate alle decisioni politiche sul clima.”
I tre scienziati incoraggiano l’AR6 a riconoscere in maniera esplicita i dati incerti e la gamma dei potenziali rischi futuri impliciti nella connessione clima-economia, “dalle emissioni di gas serra alle concentrazioni, dalle concentrazioni alle temperature medie mondiali, dalle temperature ai danni al clima e dai danni alle possibili reazioni della società.”
Nello specifico, suggeriscono che l’IPCC si concentri maggiormente sul processo decisionale, alla luce di “rischio, incertezza e totale ambiguità” dei futuri impatti economici dovuti ai cambiamenti climatici, e cerchi valutazioni migliori su come tale imprevedibilità influenzi le stime economiche e finanziarie dei costi del riscaldamento globale.
Gli autori scrivono anche: “la nostra speranza è che, seguendo queste indicazioni, l’AR6 sarà capace di risolvere alcune delle contraddizioni documentate nelle stime degli impatti fisici ed economici dei cambiamenti climatici e di portare avanti in modo più efficace la missione dell’IPCC di fornire ai policy maker un approccio solido e rigoroso per valutare i potenziali rischi futuri dei cambiamenti climatici.”
CITAZIONI
• Stoerk, T., Wagner, G., & Ward, R. E. (2018). Recommendations for Improving the Treatment of Risk and Uncertainty in Economic Estimates of Climate Impacts in the Sixth Intergovernmental Panel on Climate Change Assessment Report. Review of Environmental Economics and Policy. doi:10.1093/reep/rey005