- La commissione del Patrimonio Mondiale dell’Unesco ha deciso di includere nella lista dei siti a rischio il mare di Cortez e le sue isole del Golfo della California in Messico, uniche aree in cui risulta che le vaquite siano in grave pericolo.
- Il numero di queste focene è calato drasticamente da circa 300 nella metà degli anni 2000 a soli 10 esemplari secondo stime recenti, a causa per lo più del loro imbrigliamento nelle reti di pesca del bracconaggio del pesce totoaba.
- La persistente caccia illegale del totoaba costituisce una minaccia all’eccezionale valore uni-versale del sito del Patrimonio Mondiale, ha affermato la Commissione per il Patrimonio Mondiale, raccomandando di includere questo sito nella lista del Patrimoni Mondiali in peri-colo.
La Commissione del Patrimonio mondiale dell’Unesco ha deciso di includere nella lista dei siti a rischio il Mare di Cortez e le sue isole nel Golfo messicano della California, uniche aree in cui risulta che le vaquite siano in pericolo.
Per le vaquite (Phocoena sinus), la specie di focena più piccola e più minacciata, si tratta di una vera e propria tragedia. Il numero di queste focene, secondo stime recenti, è calato drasticamente da circa 300 a metà degli anni 2000 a circa 10 esemplari, a seguito del loro imbrigliamento nei tramagli destinati alla cattura del totoaba (Totoaba macdonaldi). Anche il totoaba, reperibile sol-tanto nel Golfo della California, è una specie in pericolo di estinzione. Mentre in Cina esso è ap-prezzato in virtù della sua vescica natatoria, la domanda commerciale per la sua delicatezza ne ha fatto emergere la pesca illegale con il tramaglio e un enorme contrabbando in Messico.
Secondo una relazione, le poche vaquite superstiti vivono in un’area molto piccola, per lo più all’interno del rifugio delle vaquite, laddove la pesca illegale del totoaba è praticata in misura eccessiva. “L’incombente estinzione di una specie così iconica come la vaquita, che si osserva all’interno della presunta zona protetta del sito del Patrimonio Mondiale, non fa che allertarci sulla severità del commercio illegale della fauna selvatica’, ha commentato in una intervista Peter Shadie, direttore del programma del Patrimonio Mondiale dell’IUCN. ‘La linea di condotta costruttiva assunta dal Messico nel fronteggiare la lista dei pericoli nel Gol-fo della California contribuirà, con il sostegno sempre pronto dell’IUCN, a mettere in moto gli interventi per fermare questa minaccia prima che essa esaurisca ulteriormente il nostro prezioso patrimonio marino’. Le isole e le aree protette del Golfo della California, ovvero il Mare di Cortez e le sue isole, essendo state incluse nella lista del Patrimonio Mondiale nel 2005 e comprendendo l’habitat delle vaquite, sono riconosciute come aree cruciali per la conservazione marina. In virtù della diversità spettacolare dei loro habitat, paesaggi e specie viventi, queste zone sono considera-te avere un ‘valore universale eccezionale’, indicato con l’abbreviazione OUV (dall’inglese ‘outstanding universal value’). Come fa notare la relazione, il persistente commercio illegale del totoaba costituisce una minaccia all’OUV. Nel raccomandare che tali aree siano incluse nella lista del Patrimonio Mondiale in pericolo, la commissione del patrimonio Mondiale ha richiesto al Messico di sviluppare, in collaborazione con il Centro del Patrimonio Mondiale e l’IUCN, una serie di misure correttive, con un arco di tempo per la loro progettazione e realizzazione…, al fine di cercare di risolvere il problema della pesca illegale e di realizzare le necessarie riforme norma-tive e operazionali per la pesca legale, assicurandosi che questa sia ecosostenibile e che non catturi anche i mammiferi marini, gli squali e le tartarughe, tutto ciò al fine di garantire la prote-zione a lungo termine dell’OUV della aree protette”.
