- Un nuovo articolo pubblicato dai più importanti ambientalisti e dai capi di varie istituzioni globali discute l'adozione di un obiettivo nature-positive.
- Ciò richiederebbe il recupero della Terra a partire dal 2020 e l'avvio di un percorso nature-positive entro il 2030 in modo da strutturare un recupero completo entro il 2050.
- Secondo gli autori, la nature positivity offrirebbe un obiettivo complessivo per la natura che coinciderebbe con la missione della Convenzione sulla diversità biologica (CBD) e i suoi accordi per snellire lo sviluppo sostenibile, il clima e la biodiversità.
- L'articolo è stato pubblicato pochi giorni prima dell'incontro del Subsidiary Body on Scientific, Technical and Technological Advice (SBSTTA), in cui le parti forniranno dei consigli sul quadro globale di biodiversità post-2020 della CBD.
Il mondo trabocca di cattive notizie sull’incapacità delle persone di prendersi cura del pianeta. Ma esiste un modo per modificare questa narrazione, afferma l’ambientalista canadese Harvey Locke. Secondo lui è cruciale lottare per un mondo nature-positive che si occupi meno di distruzione e più di recupero.
Locke ha affermato in un’intervista per Mongabay “Sappiamo di essere su un missile che punta all’abisso e dobbiamo invertire completamente la rotta. Dobbiamo puntare nell’altra direzione, verso una soluzione positiva. Non c’è spazio per la sperimentazione. Non possiamo semplicemente [prendere] una vecchia radio a galena, una di quelle in cui bastava girare un po’ la manopola per passare da una stazione all’altra. Non funzionerebbe. Invece di ascoltare la radio, dobbiamo essere su internet; questo è il livello di cambiamento di cui parliamo.”
Locke è l’autore principale di un nuovo articolo pubblicato il 30 aprile, qualche giorno prima dell’inizio di un incontro virtuale di sei settimane organizzato dal Subsidiary Body on Scientific, Technical and Technological Advice (SBSTTA), un organo scientifico consultivo intergovernativo per le Parti della Convenzione sulla diversità biologica (CBD). Guido Broekhoven, a capo della ricerca e dello sviluppo politico nel WWF, ha riferito a Mongabay in un’intervista che a questo incontro il SBSTTA fornirà indicazioni sul quadro globale di biodiversità post-2020.
Broekhoven, che non ha preso parte allo studio, afferma “Quello che verrà discusso e consigliato negli incontri delle prossime sei settimane sarà un segnale incredibilmente importante di un nuovo livello di ambizione [e] della dimensione globale del quadro di biodiversità.”
L’articolo, che ha visto la collaborazione di Johan Rockström dello Stockholm Resilience Centre e dei dirigenti di varie istituzioni globali, afferma che l’adozione della nature positivity fornirebbe un obiettivo sintetico per la natura, e ciò coincide con la missione della CBD: vivere in armonia con la natura. Questo connetterebbe e semplificherebbe gli accordi globali che riguardano la biodiversità, il clima e lo sviluppo sostenibile.
Locke afferma “Il nostro obiettivo in fatto di clima è molto chiaro: si chiama carbon neutrality o neutralità delle emissioni di carbonio, lo strumento che, con il giusto impegno, ci porterà a un mondo più caldo di 1,5°C. Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile si occupano dell’equità sociale, ma non abbiamo mai riunito i bisogni della natura nella semplice idea che persone di tutto il mondo possono rimanere indietro. E questo è ciò che l’idea di un obiettivo globale di nature positivity vuole fare.”
L’articolo presenta tre obiettivi per arrivare a un mondo nature-positive: il recupero della natura a partire dal 2020; l’inizio di un cammino nature-positive entro il 2030 (misurato sulla base del 2020); e un pieno recupero entro il 2050. Gli autori riconoscono che “La perdita e la degradazione di parti della natura sono un risultato inevitabile della continua domanda di cibo, energia, materiali, trasporti e diversi stadi dello sviluppo umano” ma affermano che la società deve affrettarsi a intervenire per riuscire nella nature positivity entro il 2030.
Broekhoven afferma “Ci sono circa un milione di specie minacciate dall’estinzione. E se vogliamo invertire la direzione, dobbiamo avere una vera ambizione verso la nature positivity entro il 2030. Ciò ci sta anche mettendo sul cammino verso qualcosa [su cui] quasi tutti concordano, [che] è vivere in armonia con la natura entro il 2050.”
Secondo l’articolo, giungere a un mondo nature-positive includerebbe azioni come il rallentamento dell’estinzione di specie a rischio, la protezione di almeno il 30% dei terreni e delle acque, il ripristino di territori degradati e un cambiamento verso produzioni e pattern di consumo sostenibili.
Queste azioni aiuterebbero a creare un mondo più resiliente e stabile, capace di “Affrontare sconvolgimenti e sollecitazioni senza raggiungere punti di non ritorno,” affermano gli autori. Per com’è il mondo adesso, gli uomini hanno già spinto diversi processi del sistema terrestre (conosciuti come “limiti planetari”) oltre i limiti di sicurezza, minacciando di proiettare il pianeta in uno stato nuovo e sconosciuto che potrebbe non essere così ospitale per gli uomini.
Locke afferma “Noi viviamo sulla Terra, e stiamo rovinando la nostra casa. Dobbiamo cambiare e diventare più nature-positive. È necessario modificare il nostro rapporto con gli altri diventando più equilibrati. E dobbiamo modificare il nostro rapporto con l’energia per renderci carbon neutral. È molto semplice
Una correzione fondamentale, secondo Locke, consiste nel comprendere che la società e l’economia dipendono completamente da un pianeta sano e funzionante.
Locke dice “Nel passato, pensavamo che la migliore idea di sviluppo sostenibile [fosse] trovare il giusto equilibrio tra economia, società e ambiente. Ma questo è concettualmente errato.
L’unico motivo per cui l’economia esiste è quello di supportare la società umana. L’economia non possiede una vita propria. Essa non significa nulla al di fuori del contesto umano. E il contesto umano non è possibile fuori da un sistema terrestre funzionante. È stata fatta molta confusione al riguardo. E noi diciamo ‘Basta alla confusione, dobbiamo salvare il posto in cui viviamo.’”
Locke afferma che una delle parti più emozionanti di questo articolo è la collaborazione tra i capi di varie istituzioni globali, che vanno dalla World Business Council for Sustainable Development alla The Nature Conservancy alla Business for Nature.
“Non conosco altri consensus paper come questo e su questa scala con una tale varietà di persone e così tanta sostanza al suo interno”.
Broekhoven sostiene che raggiungere un mondo nature-positive entro il 2030 non è solo importante; è essenziale.
“Deve essere fatto,” afferma. “Questa è la nostra idea, deve essere fatto. E non esiste la bacchetta magica per realizzarlo.”
La missione potrebbe essere ardua, ma Broekhoven dice di essere incoraggiato dall’interesse crescente e dal supporto della comunità imprenditoriale a raggiungere la nature positivity e ottenere il coinvolgimento delle nuove generazioni.
Locke crede che l’umanità possa tirarsi fuori dalla situazione attuale ridefinendo il suo rapporto con la Terra e modificando le proprie interazioni con il pianeta da cui dipende.
“Dobbiamo avere qualcosa per cui vivere nel ventunesimo secolo” afferma. “Dobbiamo sognare un pianeta giusto, equo, prospero e rigoglioso che ci porti al punto che sogniamo.
Il compito di ogni generazione è dare speranza alla successiva. La mia ha dato sconforto a quella dopo, che è un risultato enormemente fallimentare. Questo articolo serve a dare speranza alla prossima generazione.”
Citation:
- Locke, H., Rockström, J., Bakker, P., Bapna, M., Gough, M., Hilty, J., … Zurita, P. (2021). A Nature-Positive World: The Global Goal for Nature.
Elizabeth Claire Alberts Elizabeth Claire Alberts è scrittrice per Mongabay. Puoi trovarla su Twitter: @ECAlberts.
Articolo originale: https://news-mongabay-com.mongabay.com/2021/05/new-paper-urges-shift-to-nature-positivity-to-restore-earth/