- Gli scienziati hanno scoperto una mega-colonia di pinguini di Adelia nelle remote isole Danger dell’Antartide.
- I ricercatori hanno utilizzato droni quadrirotori per scandagliare i loro annidamenti in maniera automatizzata e hanno poi usato dei software per rielaborare le immagini dei singoli annidamenti.
- Tale metodo ha consentito un calcolo veloce e altamente accurato delle osservazioni sul campo.
- Lo studio convalida la metodologia che combina le immagini satellitari con la ricerca effettuata sul campo attraverso l’ausilio di veicoli ariali inanimati (UAV).
Gli scienziati hanno scoperto una ‘supercolonia’ di pinguini di Adelia nelle remote isole Danger dell’Antartide. Ciò ha alimentato la speranza che questa popolazione di uccelli non stia declinando così rapidamente come si era pensato.
La scoperta, documentata in uno studio che è stato pubblicato agli inizi di marzo nel Scientific Reports, è giunta dopo che la biologa Heather Lynch, della Stony Brook University, e Matthew Schwaller, della NASA, hanno notato nel 2014 ciò che sembravano macchie di guano nelle immagini satellitari delle Danger Islands, una remota catena di isole normalmente ghiacciate a largo della penisola antartica.


Nel dicembre del 2015, Lynch e un team di ricercatori multinazionali hanno intrapreso una spedizione sulle isole trovandovi migliaia di uccelli nidificanti. Gli scienziati hanno utilizzato dei droni quadrirotori per sondare gli annidamenti jn maniera automatizzata, utilizzano poi dei software per sviluppare le immagini dei singoli nidi. Tale metodo ha permesso di ottenere in maniera veloce e molto accurata una stima relativa alle osservazioni sul campo.
“I droni ci permettono di sorvolare l’ isola in una sorta di griglia scattando una foto ogni secondo da attaccare poi all’interno di un enorme collage che mostra l’intero continente in 2D e in 3D”, ha dichiarato Hanumant Singh, co-autore dello studio e ingegnere della Northeastern University che ha sviluppato le immagini e il sistema di navigazione dei droni
A cura di Thomas Sayre McChord, Hanumant Singh, Northeastern University, @ Woods Hole Oceanographic Institution
In totale, i ricercatori hanno contato un milione e mezzo di pinguini. Gli scienziati hanno scritto: “La nostra ricerca ha rivelato che le isole Danger ospitano 751.527 paia di Pinguini di Adelia, più dell’insieme del resto della penisola antartica, e costituiscono la terza e quarta colonia di pinguini di Adelia più grande al mondo”.


A detta dei ricercatori, tale scoperta è significativa per un paio di motivi. Prima di tutto, lo studio conferisce validità alla metodologia che combina le immagini satellitari con gli studi effettuati sul campo per mezzo di aeromobili a pilotaggio remoto (UAV). In secondo luogo, è la prova che la popolazione di pinguini di Adelia ha scampato il declino che si è notato sulla parte occidentale della penisola antartica. A tale proposito gli scienziati raccomandano di stabilire sulle isole Danger delle speciali aree marine protette.
Ha affermato infatti Lynch in un comunicato: “Fino a poco tempo fa, le isole Danger non erano conosciute come un importante habitat per i pinguini. Ora che sappiano quanto questa area sia importante per l’abbondanza dei pinguini, possiamo procedere a disegnare aree marine protette nella regione gestendo altresì la pesca dei krill nell’Antartide”.


CITAZIONE:
- Alex Borowicz et al. Multi-modal survey of Adélie penguin mega-colonies reveals the Danger Islands as a seabird hotspot. Scientific Reports volume 8, Article number: 3926 (2018) doi:10.1038/s41598-018-22313-w