- La nuova specie di calamaro pigmeo appartiene al genere Idiosepius, un gruppo di piccoli animali marini simili a calamari che si ritiene siano i più piccoli cefalopodi del mondo.
- I ricercatori hanno chiamato la nuova specie Idiosepius hallami, o calamaro pigmeo di Hallam, in nome del figlio della studiosa australiana di malacologia, Amanda Reid, che l'ha aiutata nella raccolta di animali per effettuare ulteriori confronti.
- I calamari pigmei si trovano generalmente in acque poco profonde tra fanerogame marine e mangrovie, alcuni degli habitat marini più minacciati.
Gli scienziati hanno appena scoperto una nuova specie di “calamaro pigmeo” delle dimensioni di un’unghia di pollice.
La piccola creatura marina, tuttavia, non è un vero calamaro. Appartiene a un gruppo di animali simili a calamari che si ritiene siano i più piccoli cefalopodi del mondo, la famiglia di creature marine che include polpi, calamari e seppie. I calamari pigmei, attualmente rappresentati dal genere Idiosepius, crescono fino a circa 2 centimetri in lunghezza del corpo (esclusi testa, braccia e tentacoli).
In un nuovo studio pubblicato su Zootaxa, i ricercatori hanno raccontato che Amanda Reid, esperta di cefalopodi, ha incontrato per la prima volta la nuova specie di Idiosepius mentre studiava esemplari di calamari pigmei conservati presso l’Australian Museum Research Institute (AMRI) di Sydney. L’esperta ha scoperto che alcuni esemplari provenienti dall’Australia orientale non assomigliavano agli altri calamari pigmei già conosciuti, e inoltre altri esemplari erano stati identificati in modo sbagliato.
“Mentre stavo identificando alcuni pigmei tra le collezioni dell’AMRI, ho trovato una specie che, in base alle sue caratteristiche morfologiche, non “rientrava” in quelle già note in Australia”, ha scritto Reid in un post sul blog del museo australiano. “Inoltre, si è scoperto che un’altra specie di calamaro pigmeo appartenente all’area meridionale era stata confusa con una terza specie proveniente dal nord”.
Per confermare il suo status, i ricercatori hanno raccolto diversi nuovi esemplari del nuovo calamaro pigmeo e ne hanno confrontato la morfologia e il DNA con esemplari di altre specie già conosciute.
Il team ha chiamato la nuova specie Idiosepius hallami, o calamaro pigmeo di Hallam, in nome del figlio di Reid, Hallam, che l’ha aiutata a raccogliere altri animali per il sequenziamento del DNA.
“Sappiamo molto di più sulle specie più grandi (e spesso commestibili) di calamari, ma queste piccole sono spesso trascurate”, ha detto in una dichiarazione Jan Strugnell, professore associato alla James Cook University in Australia, che ha effettuato il sequenziamento del DNA. “Questa scoperta ha portato ad un esame più approfondito di tutte le specie conosciute in questa famiglia di calamari piccoli e ha anche spinto a una revisione della classificazione e ad una migliore comprensione del gruppo nel suo complesso.”
Lo studio suggerisce anche di collocare il calamaro pigmeo meridionale, Idiosepius notoides, in un nuovo genere, Xipholeptos.
“Confrontando questa nuova specie con il calamaro pigmeo meridionale precedentemente conosciuto, Idiosepius notoides, è risultato chiaro che anche quest’ultimo differisce notevolmente da tutti gli altri calamari pigmei già conosciuti sia nei tratti morfologici che molecolari e forma un clade distinto alla base dell’albero evolutivo dei calamari pigmei “, ha scritto Reid. “Per questo è stato collocato in un nuovo genere, Xipholeptos, ora il secondo della famiglia.”
I calamari pigmei si trovano generalmente in acque poco profonde tra le fanerogame marine e le mangrovie, alcuni degli habitat marini più minacciati, ma anche alcuni degli “assorbitori di carbonio più efficaci” al mondo, ha spiegato Strugnell. “Quindi, una maggiore comprensione di questi habitat e di ciò che ci vive, è di grande importanza”, ha concluso.
Citazioni:
- Reid, A. L. & Strugnell, J. M. (2018). A new pygmy squid, Idiosepius hallami n. sp. (Cephalopoda: Idiosepiidae) from eastern Australia and elevation of the southern endemic ‘notoides’ clade to a new genus, Xipholeptos n. gen. Zootaxa 4369(4): 451–486