- Secondo i risultati di un censimento pubblicato a fine maggio, la popolazione di gorilla di montagna nei Monti Virunga, in Africa orientale, a giugno 2016 registrava 604 esemplari, un numero superiore rispetto ai 480 del 2010. La popolazione aveva toccato un minimo storico di 242 individui nel 1981.
- Il gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei) è una sottospecie del gorilla orientale con due distinte sottopopolazioni: una sui monti Virunga e l'altra nel Parco nazionale impenetrabile di Bwindi, in Uganda. Un censimento condotto nel 2011 ha rilevato che nel Parco Nazionale Impenetrabile di Bwindi vivono circa 400 gorilla, ciò significa che il numero totale di gorilla di montagna ora si ritiene essere superiore ai 1.000 individui.
- Gli ambientalisti hanno subito celebrato questa tanto attesa buona notizia sulla crescente popolazione di gorilla di montagna, tuttavia restano diffidenti riguardo le numerose e persistenti minacce che la sottospecie deve ancora affrontare.
Secondo i risultati di un censimento pubblicato a fine maggio, la popolazione di gorilla di montagna dei Monti Virunga in Africa orientale a giugno 2016 registrava 604 esemplari, un numero superiore rispetto ai 480 del 2010. La popolazione aveva toccato il minimo storico di 242 individui nel 1981.
Il gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei) è una sottospecie del gorilla orientale con due distinte sottopopolazioni: una sui monti Virunga e un’altra nel Parco nazionale impenetrabile di Bwindi, in Uganda. Un censimento condotto nel 2011 ha rilevato che nel Parco Nazionale Impenetrabile di Bwindi vivono circa 400 gorilla, ciò significa che il numero totale di gorilla di montagna ora si ritiene essere superiore ai 1.000 individui.
Secondo il Dian Fossey Gorilla Fund International, il recente censimento della sottopopolazione presente sui Virunga conferma che il gorilla di montagna è “l’unica popolazione di primati allo stato selvatico di cui si sa per certo che il numero è in aumento”. Il gruppo sottolinea anche che la ricerca ha dimostrato che la crescente popolazione di gorilla di montagna è dovuta in gran parte “all’intensa protezione quotidiana” fornita dalle autorità del parco nazionale e da altri ambientalisti.
La Dottoressa Tara Stoinski, Presidente, Amministratore Delegato e Chief Scientific Officer del Fossey Fund, un’organizzazione partner coinvolta nel censimento, ha affermato che i risultati rappresentano “un enorme successo per la tutela in un momento in cui storie positive come questa sono sempre più rare.” Stoinski ha aggiunto che “Tutti coloro che lavorano per proteggere i gorilla di montagna – i governi di Ruanda, Uganda e Repubblica Democratica del Congo, le organizzazioni di tutela e le comunità locali – hanno molto di cui essere orgogliosi”.
Il gorilla di montagna è elencato come in grave pericolo di estinzione nella lista rossa IUCN, sebbene l’ultima valutazione dell’IUCN sullo stato di minaccia delle sottospecie sia stata in realtà completata nel 2008.
Lo stato di tutela dei gorilla di montagna è ancora piuttosto rischioso, a causa delle numerose minacce dovute al loro habitat limitato e alle crescenti pressioni derivanti dall’intrusione delle popolazioni umane. In particolare, le trappole di cavi e funi fissate per animali come le antilopi, rappresentano un pericolo significativo. I gruppi di indagine che hanno eseguito il censimento hanno dichiarato di aver scoperto più di 380 trappole, che hanno poi smantellato, sebbene almeno in un caso si sia rivelato troppo tardi, nella trappola c’era infatti un gorilla morto.
Il conflitto in corso da lungo tempo nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC) spesso si riversa anche nel Parco Nazionale Virunga, causando ulteriori perdite per la fauna selvatica. All’inizio di quest’anno, cinque ranger e un autista sono stati uccisi in un’imboscata da parte di membri sospetti di una milizia armata in quello che è stato definito l’attacco più mortale nella storia del Parco Nazionale dei Virunga.
A gennaio, l’IUCN ha pubblicato un rapporto che mostra come il parco, fondato nel 1925 come mezzo per proteggere i gorilla di montagna che vivono nelle foreste dei Monti Virunga, sia uno dei siti naturali più minacciati al mondo.
“La continua crescita della popolazione di gorilla di montagna è un fervido promemoria dell’importanza di persistenti strategie di conservazione”, ha dichiarato in una nota il direttore e capo delle guardie del Parco nazionale dei Virunga, Emmanuel de Merode. “Alla luce delle difficoltà che il Parco ha affrontato, questa notizia è incredibilmente importante per noi.”
Il censimento della sottopopolazione dei Virunga è stato guidato dalle autorità dell’area protetta insieme ai governi di Congo, Ruanda e Uganda, i tre stati a guardia del gorilla di montagna, ed è stato sostenuto dal Programma internazionale di conservazione dei gorilla, una coalizione tra Fauna & Flora Internazional e il WWF.
Gli ambientalisti hanno subito celebrato la tanto attesa buona notizia della crescente popolazione di gorilla di montagna, tuttavia restano comunque diffidenti riguardo le numerose e persistenti minacce che la sottospecie deve ancora affrontare.
“Questa è una notizia favolosa per i gorilla di montagna e mostra cosa possiamo fare per la fauna selvatica quando le ONG, i governi e le comunità lavorano insieme”, ha affermato Margaret Kinnaird, Wildlife Practice Leader del WWF.
“Tuttavia, l’elevato numero di trappole incontrate e le numerose altre minacce che affrontano, incluso il cambiamento climatico, indicano che siamo ancora lontani dal vincere la battaglia. I tre Paesi a protezione dei gorilla e i loro partner devono continuare a lavorare insieme per salvaguardare il massiccio del Virunga, non solo per la protezione di queste incredibili creature, ma anche per il benessere delle popolazioni locali con cui condividono il paesaggio. La storia dei gorilla di montagna può essere un modello su come ripristinare e mantenere la preziosa biodiversità della nostra terra.”
Anche Sir David Attenborough è intervenuto, affermando in una dichiarazione: “Quando ho visitato per la prima volta i gorilla di montagna nel 1979, la situazione era terribile; il numero di questi animali straordinari era spaventosamente basso. Quindi è incredibilmente incoraggiante osservare come gli sforzi di così tanti gruppi diversi – comunità, governi, ONG – abbiano dato i loro frutti. Ovviamente, le minacce ai gorilla di montagna non sono completamente scomparse, quindi la sfida ora é quella di garantire che questi risultati siano mantenuti a lungo nel futuro.”
CITAZIONI
• Robbins, M., Gray, M., Kümpel, N., Lanjouw, A., Maisels, F., Mugisha, A., Spelman, L. & Williamson, L. 2008. Gorilla beringei ssp. beringei. The IUCN Red List of Threatened Species 2008: e.T39999A10292321. doi:10.2305/IUCN.UK.2008.RLTS.T39999A10292321.en. Downloaded on 05 June 2018.