- Alcuni ricercatori hanno rilevato per la prima volta in assoluto una nuova colonia di pinguini Papua in Antartide.
- La colonia è stata rilevata sull'isola Andersson che si trova a Est della penisola antartica, vale a dire il punto più a Sud della regione in cui la specie sia mai stata trovata.
- Gli scienziati ritengono che i cambiamenti climatici abbiano svolto un ruolo chiave in tale avvistamento, in quanto l’innalzamento delle temperature e lo scioglimento record dei ghiacciai permettono alla specie di popolare nuove aree.
- Gli scienziati e gli ambientalisti rinnovano l'invito di creare una rete di zone marine protette in Antartide per contribuire alla salvaguardia della regione tenendo conto dei rapidi cambiamenti climatici.
In gennaio, la M/N “Arctic Sunrise”, nave rompighiaccio di Greenpeace, stava solcando il mare di Weddell, in Antartide, quando i membri dell’equipaggio hanno avvistato qualcosa di imprevisto.
“Uno degli scienziati a bordo, Alex Borowicz, […] si trovava sul ponte della nave e stava utilizzando i binocoli” ha dichiarato in una video intervista a Mongabay Louisa Casson, attivista per gli oceani di Greenpeace UK a bordo della Arctic Sunrise. “Gli sembrava di aver notato una colonia di pinguini, in un punto in cui non ne erano mai stati avvistati prima di allora”.
Durante l’avvicinamento della nave all’isola Andersson a Est della Penisola Antartica, l’equipaggio ha confermato che si trattava di una colonia di 75 esemplari di pinguini Papua (Pygoscelis papua), specie rilevata per la prima volta in assoluto in tale area. Gli scienziati hanno dichiarato che si tratta del punto più a Sud dell’Antartide in cui gli esemplari di tale specie siano mai stati rilevati e ritengono che la loro presenza in quel luogo sia dovuta agli effetti dei cambiamenti climatici.
Heather Lynch, esperta di pinguini dell’Antartide della Stony Brook University (nello Stato americano di New York) nonché ricercatrice che guida a distanza la spedizione, ha dichiarato a Mongabay in una video intervista che “a questo punto potrebbe sembrare una frase fatta, ma sono come i canarini utilizzati nelle miniere di carbone in quanto sono fortemente legati alle condizioni della banchisa”.
I pinguini Papua si trovano generalmente nella regione subantartica e le maggiori colonie si trovano presso le isole Falkland, in Georgia del Sud e in aree della Penisola Antartica. Diversamente dalle altre specie di pinguini che migrano per trovare cibo o per fini riproduttivi, i pinguini Papua restano nello stesso punto sia in estate che in inverno. Di conseguenza, le condizioni ambientali devono essere ottimali per tutto l’arco dell’anno affinché possano sopravvivere in un determinato luogo.
“Sono molto opportunisti per cui, se si presenta la possibilità, non indugiano a colonizzare le aree liberate dal ritiro della banchisa”, ha affermato Lynch. “Li utilizziamo quindi come una sorta di strumento per capire quanto abbiano inciso i cambiamenti climatici nel trasformare la Penisola Antartica in un’area maggiormente subantartica o con un clima più temperato”.
Il ghiaccio attorno all’Antartide si scioglie a una velocità allarmante a causa dei cambiamenti climatici che provocano il riscaldamento del pianeta. Uno studio del 2019 ha fatto notare che il ghiaccio dell’Antartide si stava sciogliendo sei volte più velocemente rispetto a quanto non avvenisse negli anni ’70. Gli scienziati continuano a osservare con particolare attenzione il ghiacciaio Thwaites (noto come il “ghiacciaio dell’Apocalisse”) perché, se dovesse sciogliersi completamente, causerebbe un innalzamento del livello del mare di vari metri.
Lo scioglimento del ghiaccio antartico non comporterebbe però solo l’aumento del livello del mare. Potrebbe modificare anche le correnti oceaniche, le condizioni meteorologiche fino ai tropici e causare problemi alle popolazioni di krill che sono alla base dell’alimentazione di molte specie, ivi compresi i pinguini, le balene e i pesci
Gli scienziati e gli ambientalisti sono a favore della creazione di tre nuove zone marine protette nella regione antartica, comprensive della parte orientale dell’Antartide, della Penisola Antartica e del mare di Weddell, pari a circa 4 milioni di chilometri quadrati dell’oceano australe, e sostengono che ciò sia fondamentale per aiutare la regione a reggere gli innumerevoli effetti dei cambiamenti climatici nonché l’ulteriore pressione provocata dalla pesca industriale di krill. L’organismo internazionale cui spetta una decisione di questo tipo è la Commissione per la conservazione delle risorse marine viventi dell’Antartide (Commission for the Conservation of Antarctic Marine Living Resources, CCAMLR) che, tuttavia ha ripetutamente mancato l’obiettivo di trovare un accordo sulla creazione di tali zone marine protette.
Casson ha dichiarato che la CCAMLR si era inizialmente posta il 2012 come termine per la creazione della rete di zone marine protette “proprio per proteggere i pinguini perché stanno subendo tutti questi cambiamenti” ma da allora, nell’arco di circa 10 anni, non è successo niente.
“Sappiamo che le zone marittime protette costituiscono uno strumento veramente importante per aiutare la fauna e la flora selvatiche ad adattarsi e sviluppare la resilienza nei confronti dei cambiamenti in corso”, ha affermato Casson.
L’Arctic Sunrise ha compiuto metà della sua missione nel mare di Weddell. Oltre alle ricerche sui pinguini Papua, esaminerà la situazione delle popolazioni di pinguini di Adelia (Pygoscelis adeliae) e di pinguini pigoscelide antartico (Pygoscelis antarcticus).
“Desideriamo fornire argomentazioni più efficaci in favore della necessità di proteggere tali zone”, ha dichiarato Casson, “nonché di far sì che aumenti la pressione da parte del pubblico sui governi per indurli infine a raggiungere un accordo e a proteggere l’Antartide in modo adeguato, così come avrebbero dovuto fare già molto tempo fa”.
Citazioni:
Armitage, T. W., Manucharyan, G. E., Petty, A. A., Kwok, R., & Thompson, A. F. (2020). Enhanced eddy activity in the Beaufort gyre in response to sea ice loss. Nature Communications, 11(1). doi:10.1038/s41467-020-14449-z
Fuentes, V., Alurralde, G., Meyer, B., Aguirre, G. E., Canepa, A., Wölfl, A., … Schloss, I. R. (2016). Glacial melting: An overlooked threat to Antarctic krill. Scientific Reports, 6(1). doi:10.1038/srep27234
Rignot, E., Mouginot, J., Scheuchl, B., van den Broeke, M., van Wessem, M. J., & Morlighem, M. (2019). Four decades of Antarctic Ice Sheet mass balance from 1979–2017. Proceedings of the National Academy of Sciences, 116(4). doi:10.1073/pnas.1812883116
Immagine nel banner: pinguini di Papua sull’isola Andersson in Antartide. Immagine tutelata da copyright di Tomás Munita / Greenpeace.
Articolo originale: https://news-mongabay-com.mongabay.com/2022/01/as-climate-change-melts-antarctic-ice-gentoo-penguins-venture-further-south/